Attualità enogastronomica

La Brexit "uccide" i ristoranti? Lo stellato Pied a Terre di Londra chiude a pranzo per mancanza di personale straniero

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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COPERTINE RG CORNICI Pied A terre Moore

David Moore, proprietario di Pied à Terre, lamenta la mancanza di personale di sala e cucina nel Regno Unito a causa della pandemia e della Brexit.

La notizia

Trovare del personale qualificato di sala o di cucina sembra essere diventato una vera e propria caccia al tesoro nel Regno Unito (e non solo). La situazione è talmente critica che diversi ristoratori si sono trovati a dover chiudere i battenti o ridurre il personale per gestire in modo efficiente le proprie attività. David Moore, proprietario del ristorante Pied à Terre di Londra, insignito di una stella Michelin, ha dichiarato di aver deciso di interrompere il servizio del pranzo per "preservare" la poca manodopera che gli è rimasta.


David Moore e il suo executive chef Asimakis Chaniotis



Come molti ristoratori londinesi, Mr. Moore è preoccupato per la carenza di personale causato dalla crisi della pandemia. A oggi, in effetti, il numero di posti vacanti nel Regno Unito ha raggiunto il livello più alto da marzo 2020. E il settore dell'ospitalità è stato colpito più duramente rispetto ad altri, avendo dovuto cessare le attività per lunghi mesi e rispettare rigorose restrizioni sanitarie. La contingenza ha portato al licenziamento di molti dipendenti, spesso costretti ad abbandonare del tutto la ristorazione.


 

David Moore racconta che 800 persone hanno fatto domanda per il ruolo di receptionist a novembre 2020; quando ha offerto lo stesso incarico tre settimane fa, invece, ha ricevuto non più di sette richieste di assunzione, "e una sola persona è venuta al colloquio". Anche con stipendi alti, non ci sono molti candidati: la Brexit è sicuramente il fattore scatenante della carenza di personale, soprattutto a Londra. Mr. Moore ha spiegato che prima della pandemia solo tre dei suoi 30 dipendenti erano britannici; oggi lo staff conta 12 membri e molti ex collaboratori sono tornati nei loro Paesi d'origine durante la fase acuta del Covid, tagliando definitivamente i ponti con il Regno Unito.



A causa della mancanza di personale, alcuni ristoranti chiudono per dei giorni extra, altri addirittura hanno cambiato proposta gastronomica. Secondo UK Hospitality, 1,3 milioni di lavoratori stranieri hanno lasciato il Regno Unito durante la pandemia. Diversi ristoratori hanno chiesto al governo del Regno Unito di concedere visti di lavoro di 18 mesi o due anni alle persone che desiderano lavorare negli hotel nel Regno Unito.


Un membro del governo, che non ha apprezzato l'importanza del problema, ha dichiarato: “Vogliamo che i datori di lavoro si concentrino sulla formazione e investano nella nostra forza lavoro nazionale, piuttosto che dipendere dalla manodopera straniera. I datori di lavoro dovrebbero sforzarsi di assumere i disoccupati inglesi quando le restrizioni finiranno".

Fonte: foodandsens.com

Foto: crediti Pied à Terre

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