Ufficializzato il nome del successore di Alain Ducasse, che ha già messo le mani avanti di fronte alle critiche della stampa agguerrita. Ecco la sua risposta alle polemiche sulla svolta gastronomica del Plaza Athénée.
La Notizia
Rumors e indiscrezioni dell'ultim'ora lo avevano già annunciato dopo il commiato del grande chef francese che, in procinto di lasciare le cucine del prestigioso Hotel Plaza Athénée il 30 giugno, fra qualche tempo prenderà il timone del ristorante Le Grand Controle alla Reggia di Versailles (qui tutti i dettagli). Ora, però, la notizia è confermata: a raccogliere la pesante eredità di Alain Ducasse sarà Jean Imbert, noto al grande pubblico come vincitore del programma televisivo Top Chef nel 2012, proprietario di Mamie a Parigi e, dai prossimi mesi, responsabile di tutte le realtà ristorative facenti capo a Plaza Athénée, dal Court Jardin alla terrazza Montaigne, passando per la Galerie, il Relais Plaza e il bar annesso all'hotel.Una scelta, quella del colosso dell'ospitalità Dorchester, che ha tutto il sapore di un'inversione di tendenza, stante la giovane età del nuovo acquisto (39 anni) e le sue precedenti esperienze (valide, sì, ma assai lontane dagli standard della cucina stellata, tant'è che nessun locale di Imbert figura nei registri della Rossa). Accolto freddamente da buona parte della stampa francese, lo chef ha sorpreso il pubblico con un post Instagram di grande impatto.
"Avevo 18 anni quando Alain Ducasse è arrivato a Plaza Athénée e mi ha sempre fatto sognare", spiega. "Ma in questo mondo, un autodidatta nato e cresciuto nella periferia parigina con una famiglia estranea al mondo della cucina, senza sostegni particolari o raccomandazioni, può ambire a prendere il posto di uno fra i più grandi chef a livello globale prima dei 40 anni. So bene che dovrò affrontare affrontare sfide molto difficili, ma invece di scrivere commenti sulla mia inadeguatezza al ruolo, perché non concedermi la possibilità di realizzare i miei progetti e darmi una chance?".
Nel frattempo, fioccano le richieste di collaborazione, a iniziare da quella con la maison Dior, che lo vuole come executive chef di una prossima apertura nella sua storica sede al 30 avenue Montaigne, reduce da un massiccio intervento di restauro. Il resto è tutto da scrivere -pardon, cucinare.
Fonte: Madame Figaro
Foto di Copertina: crediti Hotel Plaza Athénée