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Come acquistare cibo a prezzi molto vantaggiosi: sostenibilità in un click con le app per ridurre gli sprechi

di:
Chiara Marando
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app copertina

La sempre maggiore attenzione all’ambito della sostenibilità alimentare ha portato allo sviluppo di applicazioni mirate alla riduzione degli sprechi di cibo: ecco le 5 app più diffuse e utilizzate.

La Notizia

L’attenzione alla sostenibilità ambientale passa anche e soprattutto da una sostenibilità alimentare che diventa riflessione e attenzione all’ambito della riduzione dello spreco in cucina. Un tema nei confronti del quale l’azione di sensibilizzazione attivata a livello globale da enti, associazioni e aziende ha portato a una sempre maggiore comprensione del problema, con conseguenti soluzioni mirate. E si tratta di soluzioni che, su più ampia scala, passano dalla valorizzazione dei prodotti di prossimità fino all’intervento sulla filiera produttiva, anche attraverso l’attuazione di modelli di business diversi ma uniti nella finalità comune. 

Obiettivi per o sviluppo sostenibile, Agenda 2030 ONU



Non a caso l’Agenda 2030 dell’ONU si pone obiettivi precisi a riguardo: «Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto». Da queste leve, e dall’attenzione al cambiamento del mercato e delle tendenze di consumo, sono state sviluppate numerose App e portali che provano a fornire il loro contributo in questa sfida alla sostenibilità. Si tratta di strumenti accattivanti nell’approccio, di facile comprensione e utilizzo che divengono canali utili a evitare lo spreco di cibo rappresentando, al contempo, risposte “salva-portafoglio” divertenti

Ma come funzionano? Semplice, la risposta è che non sempre ottima qualità e sapore sono sufficienti ai prodotti per essere venduti. Per non parlare di quelli con un piccolo difetto estetico o con scadenza imminente. Ecco, queste app aiutano gli utenti/clienti a trovare negozi e alimentari che vendono cibo a prezzi molto ridotti così da non doverlo buttare a fine giornata. 

TO GOOD TO GO


È certamente una delle più diffuse e utilizzate, che negli ultimi tempi si sta facendo spazio sul mercato digitale. To Good To Go ha mobilitato fino a oggi più di 2,1 milioni di italiani, salvando un milione e mezzo di pasti che altrimenti sarebbero andati sprecati. L’utente deve scaricare l’app, registrarsi così da vedere, grazie a una mappa geolocalizzata, quali sono i negozi, bar, bistrò, supermercati e ristoranti aderenti, che hanno deciso di mettere le rimanenze della giornata in vendita a un prezzo inferiore. Solo con qualche click è quindi possibile prenotare la propria “magic box”, per scoprire dopo il ritiro le bontà a sorpresa che contiene. I costi sono veramente molto interessanti per i clienti ma anche utili a coprire l’acquisto delle materie prime da parte delle attività. In più, si gioca sulla curiosità e il piacere di provare qualcosa di diverso ogni giorno.

MY FOODY


Lo scopo di questa app è quello di ridurre lo spreco alimentare, evitando che i supermercati vengano visti come un luogo dove il cibo viene buttato quando invenduto. Attraverso My Foody è possibile scoprire i prodotti in scadenza e scontati nei supermercati più vicini. Una volta concluso l’acquisto online a un prezzo vantaggioso, basta recarsi nel punto vendita per il ritiro. La spesa diventa in tal modo sostenibile ed economica. 

BRING THE FOOD


Quest’app, tutta italiana e sviluppata a Trento, è stata ideata per evitare gli sprechi dando al cibo una seconda vita, attraverso l’importante aiuto a enti di sostegno sociale e caritativi che si occupano di persone in difficoltà.  Anche in questo caso il funzionamento è molto semplice: postando sulla piattaforma i prodotti che si desidera donare si potrà essere contattati da associazioni o realtà no profit che si occupano di fornirlo a chi ne ha bisogno. Bring the food si occupa anche del ritiro del cibo. 

UBO (UNA BUONA OCCASIONE)


La buona occasione in questo caso è evitare lo spreco. Per farlo, l’app UBO invia quotidianamente agli utenti suggerimenti, notizie e memo per aiutare a non far scadere gli alimenti presenti nelle nostre case. L’importante è tenere il sistema aggiornato, inserendo la spesa fatta, date di scadenza comprese, così da avere sempre sotto controllo la situazione e permettere all’app di darci qualche spunto interessante. UBO è l’alleato ideale per chi vuole sapere come poter fare durare più a lungo frutta e verdura, come cucinare qualche ingrediente dimenticato in fondo al cassetto del frigorifero, nonché quali alimenti acquistare in base alla stagionalità. 

THINK ABOUT


Think About è un’app molto interessante perché mette in contatto i produttori di cibo con le aziende che desiderano sensibilizzare e avvicinare i propri dipendenti a uno stile di vita più green e healthy. I produttori hanno l’opportunità comunicare ogni settimana quali cibi vengono messi a disposizione perché non più idonei alla vendita (spesso a causa di una estetica non perfetta). I dipendenti dell’azienda potranno così acquistare i prodotti e riceverli in azienda oppure a casa in soli 2 giorni. E il risparmio non è solo legato alla questione cibo, ma anche alla riduzione delle emissioni di COperché la spesa viene consegnata in un unico viaggio a tutti i lavoratori di ogni singola azienda.

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