L’Incertezza del mercato e la mancanza degli aiuti governativi convincono lo Chef Giancarlo Perbellini a non riaprire i suoi locali
La Notizia
Secondo il Dpcm annunciato nella conferenza stampa di sabato 16 Maggio dal Presidente del Consiglio Conte lunedì 18 Maggio bar e ristoranti avrebbero potuto riaprire rispettando, ovviamente, le stringenti regole imposte dal protocollo nazionale. Nonostante il “via libera”, però, numerosi ristoratori hanno deciso di non alzare le saracinesche, perché come si è visto ascoltando le voci delle numerose manifestazioni degli scorsi giorni sparse in tutta la Penisola, le condizioni di riapertura non garantiscono la sopravvivenza delle attività, anzi, spesso, rischiano di portare ad una perdita piuttosto che ad un guadagno. Di questo avviso è anche lo chef Giancarlo Perbellini che ha deciso di non aprire fino a Settembre Casa Perbellini, il suo ristorante due stelle Michelin, a Verona. Secondo l’opinione dello chef le incertezze del mercato rischiano di sopraffare le linee guida. “Non possiamo riaprire con questo livello di incertezza si tratta di un locale con costi altissimi e che lavora solitamente per il 35/40% con il turismo. Ora manca il turismo e non riusciamo a immaginare se l’economia si riprenderà, quando e come. Come facciamo a riaprire?”, ha dichiarato Perbellini.Dei suoi sette locali, per ora, ne apriranno solo due: la pizzeria Du de Cope e la taperia Tapasotto. Per la riapertura di Locanda Quattro Cuochi, Bistrot Perbellini, Al Capitan della Cittadella e pasticceria XDolce Locanda bisognerà attendere, forse, fine mese. “Non bisogna dimenticare che la cassa integrazione l’abbiamo anticipata noi a tutti i nostri dipendenti e che avevamo chiesto i prestiti a garanzia statale per cinque dei nostri locali e che, sono passati due mesi, ad oggi non abbiamo visto nemmeno un centesimo. Come al solito ci siamo salvati da soli e con le nostre forze, ma non avremmo potuto aspettare ancora. La riapertura era necessaria. Ora speriamo in una risposta adeguata del mercato”, ha aggiunto lo chef.
Auspicando in una positiva risposta della clientela e soprattutto che gli aiuti governativi previsti non siano solo millantati, ma concreti ci si augura che chef Perbellini come molti altri suoi colleghi trovino la forza e le risorse per aprire le proprie attività quanto prima.