Chef

L’eredità di Gualtiero Marchesi: c’è un museo vivente con tutti i suoi piatti da provare

di:
Alessandra Meldolesi
|
gualtiero marchesi museo vivente

Un museo vivente in cui è possibile assaggiare tutti i piatti del Maestro della cucina italiana. Un ristorante sul Lago di Como a lui dedicato che è una splendida cornice per i suoi capolavori.

La Notizia

Sono passati quasi due anni, da quando Gualtiero Marchesi ci ha lasciato. La sua cucina però è ancora viva, e non solo nelle interpretazioni di innumerevoli allievi, che confermano ogni giorno un monoteismo tutto italiano. È al Grand Hotel Tremezzo, nella riviera delle Azalee bagnata dal lago di Como, che fra meraviglie art nouveau, colonnati e arredi patrizi si possono ancora degustare, invariati, capolavori fuori dal tempo. La scorsa primavera hanno trovato la loro cornice in un ristorante rinnovato, La Terrazza Gualtiero Marchesi, al cui servizio è una cucina anch’essa fiammante.


Raviolo aperto



Fu nel 2011 che il grande chef mise piede per la prima volta nella struttura, su consiglio dell’amico artista Nicola Salvatore, e ne fu folgorato. Da lì il progetto di portare la sua cucina nell’hotel storico di proprietà della famiglia De Santis, ormai giunta alla terza generazione. Seguì un lungo soggiorno, volto a mettere a punto con il resident chef Osvaldo Presazzi il menu giusto per i luoghi, fresco e stagionale. Dopo la sua dipartita, la proprietà ha voluto onorarlo con la ristrutturazione, senza badare a spese. Nell’interior design risaltano oggi marmi di Carrara e francesi, pavimenti veneziani, pareti di ceramica e rame. La cucina è stata ampliata scavando la collina, rubando spazio al back office e alla vecchia caffetteria: il risultato non ha nulla da invidiare alla Terrazza, in termini di vista panoramica e arrangiamento estetico; ma anche la funzionalità e le tecnologie sono al top. Praticamente ogni postazione affaccia sulle onde e interagisce con la sala.

Gualtiero Marchesi e Osvaldo Presazzi



Risotto oro e zafferano



Osvaldo Presazzi, che vanta esperienze all’Hôtel de Crillon di Parigi, alla Palme d’Or di Cannes e al Four Seasons di Milano, continua a omaggiare il Maestro attraverso i suoi signature intramontabili: il dripping di pesce, l’insalata di spaghetti al caviale ed erba cipollina, riso, oro e zafferano, il raviolo aperto, il rosso e il nero, il filetto alla Rossini reinterpretato e tanti altri. Formano anche un degustazione di 4 o 6 portate a 140 o 160 euro, più il pairing a 50 o 60. Tutto imbastito su materie prime locali e stagionali, elaborate secondo una tecnica e un approccio italiani.  “Dal momento in cui ho incontrato Marchesi nell’autunno del 2010, il mio modo di cucinare è stato rivoluzionato”, racconta Presazzi. “Poco a poco ho iniziato ad abbracciare i suoi principi. Mi ha trasmesso un profondo rispetto verso gli ingredienti nel quadro di piatti sartoriali”.

Dripping di pesce




In alternativa gli ospiti possono sedersi a tavole più informali, come L’Escale Trattoria & Wine Bar, il barbecue sulla spiaggia T Beach e il T Bar, impreziosito dalle sete di Como della famiglia Ratti. Ed è un sogno del Maestro portato a compimento. “Marchesi ha sempre ripetuto che la cucina doveva rendere più piacevoli le tante ore che il cuoco trascorre al lavoro”: il tripudio della grande bellezza italiana.

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta