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Forbes: quali sono i 10 ristoranti più cool del mondo in cui mangiare nel 2020

di:
Alessandra Meldolesi
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Ecco quali sono i 10 posti più cool del mondo in cui mangiare secondo la prestigiosa rivista Forbes, che ha indagato attraverso alcuni “professional eaters” per stilare una classifica dei luoghi imperdibili per il 2020.

La Notizia

Quali sono i 10 posti più cool dove mangiare nel 2020? Le esperienze più stimolanti? Gli indirizzi più sottovalutati? La rivista Forbes ha chiesto lumi in proposito a un manipolo di “professional eaters”. Per esempio Kristian Brask Thomsen, produttore della pellicola Michelin Stars, culinary ambassador, world tour manager, consulente (anche di Soneva Fushi) e organizzatore di indimenticabili cene come DI:JET (tre pasti in tre giorni in tre ristoranti top, con spostamento su jet privato). Poi Gerhard Huber, cofondatore di foodle.pro, community di gourmet, fra i pochi uomini al mondo ad aver mangiato in tutti i tre stelle. Infine Matt Goulding, vincitore di Emmy e James Beard Award, autore di libri di cucina e di viaggio (fra cui Vegetal Unleashed insieme a José Andrés), con oltre 10 milioni di copie all’attivo. Questi sono i 10 indirizzi, ancora poco conosciuti, che indicherebbero ai loro amici, rigorosamente in ordine alfabetico.

 

ALCHEMIST, COPENHAGEN

restaurant alchemist
È la scelta di Huber, entusiasta del nuovo concetto. “Non c’è bisogno di parole. Oltre cinquanta impressioni di gusti riflessivi, impattanti. Ecco elBulli aggiornato al 21 secolo. Straordinarie tecniche abbinate a sapori fantastici”. Semplicemente “il nuovo, miglior ristorante del mondo”.

 

DIREKTE, BARCELLONA

È la scelta di Goulding, conquistato dall’atmosfera raccolta di quello che sembrerebbe un ristorante kaiseki, invece affaccia sulla Boqueria. “Lo chef Arnau Muñio sta oltrepassando i limiti della cucina di mercato al suo bancone da 9 coperti, con il menu che cambia ogni giorno e i piatti creativi, che fondono tecniche ed estetica giapponese con i migliori prodotti catalani”. Non solo tapas, finalmente, ma “un ristorante all’altezza di uno dei migliori mercati del mondo”.

 

HIAKAI, WELLINGTON<
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Un’altra scelta di Goulding, per il quale “la chef Monique Fiso è un talento speciale, una donna capace di fondere le antiche tecniche e tradizioni maori con tocchi modernisti e un’immaginazione sconfinata. Il risultato è una delle stelle culinarie principali dell’emisfero meridionale, un ristorante da visitare in un paese meglio conosciuto per le scene cinematografiche che per quella gastronomica”.

 

JORDNAER, GENTOFTE, DANIMARCA


È la scelta di Thomsen. “L’ex membro di una gang che ha trovato la sua strada grazie all’amore incondizionato per la moglie e la gastronomia”. Si tratta di una stella lampo, piovuta il primo anno di apertura nei suburbi di Copenhagen. “Da allora sapori a tutto gas, in piatti pittoreschi e creazioni appetitose dove ingredienti nordici, francesi e asiatici vengono cucinati armoniosamente. È già candidato alla seconda stella”.

 

KJOLLE, LIMA


Un’altra scelta di Huber. “Per me Kjolle è il miglior ristorante dell’impero di Virginio Martinez. È gestito da sua moglie Pia Leon e ospitato nello stesso edificio del Central, nascosto al piano alto in uno spazio aperto e arioso. Il cibo è più casual dei piatti costruiti di Martinez. Otto corse, perfettamente calibrate con ingredienti e sapori interessanti”.

 

MEIZAN KIMIYA, KAGOSHIMA, GIAPPONE

La terza scelta di Huber è il ristorante di una coppia di fratelli, Kazuki e Kinsei Kimiya, il primo addetto al sushi e alla pulizia dei bicchieri, il secondo al kaiseki e ai piatti. “Una combinazione insolita, che non ho visto altrove in Giappone”.

 

MERCADO LITTLE SPAIN, NEW YORK CITY

È la terza scelta di Goulding. In tandem con i fratelli Adrià, José Andrés e la sua squadra hanno messo a punto un concept innovativo, che si aggiunge alle loro precedenti e fortunate attività. “Si tratta di una lettera d’amore di 35mila piedi quadrati nel cuore di Manhattan. Che uno desideri churros a colazione, un panino al prosciutto per pranzo, paella su fuoco di legna e frutti di mare mediterranei per cena, non troverà una migliore interpretazione di tutta la forza della cucina regionale spagnola in nessuna parte del mondo, Spagna inclusa”.

 

SALSIFY, CITTÀ DEL CAPO


La quarta scelta di Huber: “L’ex casino di caccia di Lord Charles Somerset, con vista sulla magnifica costiera di Camps Bay, ha recentemente visto l’apertura dell’ultimo arrivato dell’impero Dale-Roberts. Ryan Cole, chef e socio, regna sulla cucina. È migliore della sopravvalutata Test Kitchen da cui arriva. C’è una rara opzione alla carta. Andate per quella, portate amici e assaggiate tutti i piatti del menu”.

 

SONEVA FUSHI, KUNFUNADHOO ISLAND, MALDIVE


La seconda scelta di Thomsen è il punto di ristoro di un resort di lusso, fra i migliori dell’Oceano Indiano. “Si può mangiare sugli alberi sotto un miliardo di stelle in un lussureggiante giardino tropicale, dopo aver raccolto i propri ingredienti spontanei, su un bancone di sushi a 3 stelle o degustare su una duna in solitario un menu preparato appositamente. Con i suoi sette ristoranti e l’ampia scelta di opzioni gastronomiche su misura, Soneva Fushi centra una missione impossibile”.

 

UNDER, LINDESNES, NORVEGIA


L’ultima scelta di Thomsen, fuori dai sentieri già battuti, si spinge sulla costa rocciosa della Norvegia, all’interno di un fiordo.  “Under è uno dei ristoranti più notevoli degli ultimi tempi e assomiglia a una roccia che affonda nel Mare del Nord. È il più grande ristorante sottomarino del mondo, cinque metri e mezzo sotto la superficie dell’acqua, con vista sulle meraviglie subacquee”. Ma il menu degustazione di 18 corse, a base dei migliori prodotti scandinavi, non sfigura.

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