Nuove aperture

Slow Food, Fast Cars: Massimo Bottura sale in Ferrari e apre il suo sesto ristorante a Maranello

di:
Alessandra Meldolesi
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massimo bottura ferrari

Aprirà a fine 2020 negli spazi del Cavallino di Maranello il quinto ristorante di Massimo Bottura, in partnership con il marchio di auto di lusso. Un’epitome della modenesità sotto il segno dell’eccellenza.

La Notizia

Slow food, fast cars, ha sempre ripetuto come un mantra Massimo Bottura. Un’epitome della modenesità, fatta di auto di lusso e cultura gastronomica, grossa cilindrata e sapienza popolare, che ha reso celebre la città emiliana nel mondo. La notizia è che il grande chef si appresta a salire finalmente in Ferrari: aprirà a fine 2020 negli spazi del Cavallino di Maranello, che quindi cambierà gestione, il suo sesto ristorante, dopo l’Osteria Francescana, la Franceschetta, Gucci Osteria, Casa Maria Luigia e Torno Subito a Dubai.


La notizia era nell’aria, ma ha finalmente trovato conferma in occasione della conferenza aziendale sui risultati del terzo trimestre. È stato l’amministratore delegato Louis Camilleri a spiegare come Ferrari intenda diversificare il suo business, mantenendo il focus sul made in Italy. Che significa un accordo di lungo termine con Giorgio Armani e la nuova corsa nel circuito del fine dining.

Il ristorante, finora gestito da Clementina Neri, si era distinto per un menu prettamente tradizionale, tutto tortellini, bollito e gnocco fritto con salumi, servito ai suoi 180 coperti. Ma la proprietà ha optato per il cambiamento. Originariamente una stalla, trasformata in scuola aziendale e poi ristorante, per le cure di Athos e in seguito Anna, si trova nelle immediate adiacenze della Scuderia, sull’insegna il leggendario cavallino rampante, all’interno un museo dei cimeli, dove le pareti narrano corse, piloti e passioni.


Qui Enzo Ferrari, detto il Drake, pranzava quotidianamente con i suoi collaboratori, dietro una tendina che creava un separé con la sala, dopo aver stabilito il menu del giorno insieme al gestore, appena messo piede in città. Pranzi che potevamo protrarsi fino alle 17, con la TV sempre accesa per tenersi costantemente informato. Per argomento più donne che motori. E l’abitudine non è andata perduta ai piani alti. Se finora il cliente sperava di incontrare i piloti e lo staff tecnico in un momento di relax, da oggi potrebbe imbattersi nel più grande cuoco del mondo per un pit-stop di genio creativo.

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