Nuove aperture

La Famiglia Iaccarino apre il ristorante Don Alfonso negli Stati Uniti

di:
Federica Gatto
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don alfonso stati uniti

Continua la bella storia gastronomica del Don Alfonso. Dopo svariati giri per il mondo tra Toronto, Nuova Zelanda e Macao, la famiglia Iaccarino approda in Nord America, con una nuova consulenza al The Ritz-Carlton di Saint Louis.

La Notizia

In Missouri, nel giugno del 2020, gli Iaccarino aggiungeranno un nuovo tassello nella mappa geogastronomica iniziata già qualche anno fa, intraprendendo l’ennesimo percorso che attravererà stili e continenti e moltiplicherà  le proposte adattandosi a nuovi spazi e culture.

I progetti pensati per gli Stati Uniti? “Per Saint Louis il format scelto è Casa Don Alfonso. Una proposta casual, attuale e dall’anima profondamente mediterranea. Fedele nella filosofia, ma rinnovata nell’espressione, sempre più affine al gusto di oggi. Una cucina mediterranea contemporanea dove il ruolo di protagonista è lasciato ai prodotti, attentamente selezionati e valorizzati."


La proposta Americana sarà molto simile alla quella di Sant’Agata: in carta nessun percorso degustazione ma una ventina di piatti tra antipasti, primi, secondi e dolci per una spesa media di circa 80 euro. Non mancheranno i piatti storici del Don Alfonso, come il vesuvio di rigatoni combinati ad una serie di  piatti che Ernesto non esita a definire “più confort food che gourmet”.


La famiglia Iaccarino giunge a Saint Louis in formazione completa, designer incluso, con l’intento di replicare l’idea di una casa contemporanea napoletana. Qui Marco De Luca, l’architetto di casa Iaccarino, avrà la supervisione del progetto e collaborerà con lo studio di architettura americano che segue i lavori così da replicare l’accoglienza del sud e l’anima mediterranea anche negli ambienti.


Discorso analogo vale per la mise en place (circa 60 coperti) dove a tavola le ceramiche vietresi la faranno da padrone. Della cantina se ne occuperà Mario che con il suo arrivo amplierà la carta dei vini con circa 150 etichette italiane. Tutta da fare invece la brigata di cucina con qualche presenza in arrivo direttamente da Sant’Agata sui Due Golfi.

Una bella sfida quella che vede protagonista la famiglia napoletana, riusciranno nell’intento di educare gli americani a mangiare italiano vero?

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