La Notizia
Non era stata una questione di stelle,
ad aver portato Emanuele Petrosino, già secondo di Francesco Sposito e Nino Di Costanzo, alla guida dei Portici di Bologna, ristorante bellissimo e dalle potenzialità ancora inesplorate. Per quella bastava il talento di Agostino Iacobucci, che ha il merito di aver abbozzato una storia di successo. Piuttosto a muovere il direttore Riccardo Bacchi Reggiani erano stati il desiderio di rinnovamento e la fiducia in un giovane talento, già all’opera in via Indipendenza per due anni. E non poteva andare meglio: dopo appena 8 mesi, al primo incarico da chef, non solo la conferma del punteggio, ma l’inaspettato premio Giovane Chef Michelin 2019.
“Da quando sono arrivato nel mese di marzo è stato un crescendo, anche nel senso delle responsabilità e delle notti insonni, a causa dell’impegno mentale”, racconta. “All’inizio Nino di Costanzo mi ha dato una mano, più che altro nella programmazione e gestione dei diversi outlet dell’albergo, dal bistrot al gourmet, ma adesso si occupa principalmente della Bottega, da grande artigiano e perfezionista qual è. Lo considero il mio maestro non solo in cucina, ma nel comportamento e nel saper stare ai fornelli con passione.
La Michelin ci aveva chiamato due o tre giorni prima, per dirci di presenziare alla conferenza stampa, senza specificare alcunché. Poi quando io e Ambrogio, il maître, siamo arrivati, ci hanno fatto sedere in sala e ci siamo preoccupati anche un po’, perché le nuove stelle erano dietro le quinte. Fino all’ultimo momento siamo stati all’oscuro di tutto. Il mio primo pensiero è andato ai ragazzi della brigata, tutti giovanissimi (l’età media è di 25 anni), che hanno creduto in me, tanto che la composizione è rimasta invariata. Poi alla città di Bologna. Stiamo portando qualche novità nelle ricette tradizionali, alleggerendole. Vedi il friggione sul pollo di Laura Peri o il tortello al Parmigiano Reggiano. Ma in generale penso che la città stia attraversando una fase evolutiva e che col tempo le nuove realtà in crescita saranno riconosciute. Ci sono margini per avere altri stellati in città e io spero di essere stato solo il primo”.