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Yartsa gunbu: il fungo più caro del mondo costa 31.000 € al Kg

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Costoso e rarissimo, viene raccolto sopra i 4000 metri per poi essere venduto in tutto il mondo. Lo Yartsa gunbu è il fungo più pregiato che ci sia, tanto da far concorrenza al tartufo.

Il prodotto

Quanto si può dire di un fungo? Beh, nel caso dello Yartsa gunbu, il fungo più costoso al mondo, davvero molto. Già solo il suo processo di formazione è alquanto insolito. Lo Yartsa gunbu, infatti,  è quello che rimane dopo che le spore di un fungo parassita (lo Ophiocordyceps sinensis) vengono trasportate dal vento e finiscono per infettare le larve di un particolare tipo di falena che si trova nelle alte praterie della sud-ovest della Cina, vicino al Tibet.

@Shutterstock
Durante la stagione invernale le larve “attaccate” dalle spore vanno sottoterra per proteggersi dal freddo; poi, in primavera, le spore del fungo si “attivano” e “divorano” il corpo delle larve dall’interno, lasciando però intatto l’esoscheletro. Il fungo, quindi, continua a crescere divorando il corpo delle larve e sviluppa una sorta di stelo marrone che spunta dal terreno per circa quattro o cinque centimetri. Lo Yartsa gunbu cresce solo sopra i quattromila metri ed è molto raro e difficile da raccogliere; proprio per questo motivo, ogni grammo costa più di un grammo d’oro.


I prezzi correnti si attestano intorno a 63,000 dollari a libbra, dunque un chilo di prodotto corrisponde a 31.000 euro. Questa specie cresce solo nei mesi di maggio e giugno, periodo in cui la maggior parte dei tibetani che abitano la zona sono impegnati a raccoglierla. La raccolta stessa, però, non è cosa per tutti; infatti, gli altipiani in cui cresce presentano ripidi pendii e a quell’altitudine l’ossigeno è al 40% rispetto al livello del mare.

@nordentravel
A inizio stagione un esperto cercatore ne trova in media uno ogni quindici minuti, mentre nelle settimane successive circa uno ogni due ore. Nei luoghi dove cresce lo Yartsa gunbu rientra anche la Regione Autonoma del Tibet, un'area molto povera dove la vendita del raro prodotto copre circa il 40% dei guadagni annuali di tutte le famiglie rurali. Lo Yartsa è molto delicato e per i cinesi ha valore solo se consumato intero dopo essere stato essiccato. Sebbene non ci siano prove scientifiche, sempre secondo i cinesi è un medicinale miracoloso che può aiutare a guarire molti problemi fisici, tanto che negli ultimi anni il governo lo ha utilizzato per rinsaldare particolari usanze legate alla medicina tradizionale.


Si dice persino sia afrodisaco e ciò ne accresce non poco il valore commerciale, fermo restando il retrogusto dolce e il conseguente impiego nelle cucine di numerosi ristoranti d’alta fascia. Spesso, proprio per le sue caratteristiche (è leggero, piccolo e vale molto) viene usato come strumento di corruzione, creando non pochi conflitti sia tra i tibetani che tra i tibetani e i cinesi, tanto che il Dalai Lama è arrivato a definirlo “causa di disgrazia per i tibetani".

@Jitendra Raj Bajracharya-ICIMOD
Fonte: wealthygorilla.com

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