La notizia
Bandito il foie gras anche dalla “c
apitale gastronomica francese”. Secondo un’ordinanza del
sindaco di Lione Grégory Doucet, del partito verde
Eelv, il foie gras è vietato da eventi ufficiali, cerimonie e buffet poiché
la sua produzione "va completamente contro il benessere degli animali". La decisione arriva in
un momento cruciale, dato che il foie gras fa parte della tradizione dei pranzi e delle cene di Natale d’Oltralpe.
Margouillat Photo- Shutterstock
La città di Paul Bocuse, che vanta ben
21 ristoranti stellati, non è la prima a proibire l’utilizzo del foie gras in eventi ufficiali; già
Grenoble e Strasburgo, infatti, hanno adottato lo stesso provvedimento. Il sindaco di Strasburgo,
Jeanne Barseghian, dopo aver preso la decisione nella primavera del 2020, a novembre ha scritto una lettera aperta al gruppo della campagna per il benessere degli animali PETA: “
Da quando sono diventato sindaco, ho imposto alla città di non servire più questa specialità gastronomica durante gli eventi ufficiali. Gran parte degli obiettivi ambientali di Strasburgo è legata al rispetto del benessere animale”.
Christophe Marguin
Éric Piolle, sindaco di Grenoble, invece è andato ben oltre, affermando che la produzione di foie gras è "una vergogna francese". Sulla stessa linea anche Sandra Krief, consigliere comunale di Grenoble, che ha rincarato la dose dichiarando
a France 3 : “
È un prodotto che nasce dalle peggiori pratiche possibili. La produzione di foie gras non è una tradizione francese, ma una vergogna francese”. Grenoble ha bandito il foie gras dagli eventi ufficiali già dal 2014 e ha tolto la prelibatezza anche da tutti i menu delle mense scolastiche.
Christophe Marguin
I provvedimenti sempre più diffusi contro la produzione di foie gras hanno sollevato non poche preoccupazioni nei produttori, tanto che Nicolas Lecher, presidente di
un'unione di 11 produttori in Alsazia, ha risposto con una lettera aperta a
Le Parisien: “
Stiamo già lottando con la crisi sanitaria, l'aumento del costo dei cereali e l'influenza aviaria. Se le autorità lanciano questo messaggio ai consumatori, ci complicano enormemente la vita". Anche
Christophe Marguin,
head chef del ristorante
Le Président di Lione, ha definito la decisione una "
acrobazia da pubbliche relazioni" e ha accusato il sindaco di Lione di non essere interessato al cibo o a dialogare con chef e agricoltori. “
Siamo fortunati ad avere prodotti meravigliosi in Francia, incluso il foie gras. Negli ultimi anni gli allevatori hanno compiuto grandi sforzi per assicurarsi che gli animali non soffrano. Abbiamo prodotti eccezionali e penso che dobbiamo continuare a mostrare il loro valore. È una grande fonte di orgoglio valorizzare il nostro 'terroir' attraverso questi prodotti. La gente ama il foie gras. È uno dei prodotti tipici che spingono le persone a cenare al ristorante, poiché non si può realizzare in casa”. Shutterstock
Il foie gras è al centro della polemica già da diversi anni, tanto che il 25 novembre di ogni anno si tiene la
Giornata mondiale anti-foie gras. Se c’è chi vieta il tradizionale piatto francese, tra le autorità c’è anche chi lo difende; nel settembre di quest'anno, infatti
, l'ambasciatore francese nel Regno Unito si è unito agli organismi commerciali del foie gras per opporsi a una proposta di divieto di importazione della prelibatezza gastronomica tipicamente francese.
La produzione di foie gras sul suolo britannico è stata vietata dal 2006, ma il Paese continua a importarlo. Ciò che è contestato è il “
gavage”, ovvero l’alimentazione forzata a cui verrebbero sottoposti gli animali per produrlo
. Alcune aziende hanno risposto a tali accuse lavorando per produrre il foie gras senza gavage. Già nel 2019, per esempio, l'azienda di Tolosa
Aviwell (Alta Garonna, Occitania) ha
iniziato a produrre il suo foie gras biologico "naturalmente grasso", senza la controversa tecnica di alimentazione forzata.
Fonte:
connexionfrance.comFoto dello chef in copertina:
Photo Progress - Laurence PONSONNETFoto dello chef nell'articolo:
Crediti Le Président