Sono sempre più diffusi i prodotti a base vegetale che vogliono imitare il sapore della carne, ma non è forse un controsenso scegliere prodotti che rievocano ciò che si è deciso di eliminare?
La Notizia
Per chi pensa che le più vivaci e accese discussioni su cosa sia più o meno giusto portare in tavola e inserire nella propria dieta avvengano tra onnivori e vegani la notizia è una: non è così. I protagonisti del dibattito negli ultimi tempi sono sempre più vegani e vegetariani di lunga data e il focus è sulla sempre maggiore diffusione della cosiddetta “carne vegetale” o, forse, meglio dire “carne finta”. Nei negozi specializzati, ma anche nei più comuni supermercati si moltiplicano prodotti a base vegetale che cercano di sostituire la carne, ognuno dei quali promette di imitare al meglio il sapore e la consistenza della carne più di quello lanciato la settimana prima. La domanda a questo punto sorge spontanea ed è una: se la decisione di eliminare la carne dalla propria diete scaturisce da motivi di salute o ambientali non risulta un controsenso cercare e acquistare prodotti che assomiglino il più possibile a ciò che si è scelto di eliminare?Una domanda, questa, che si è posta la scrittrice Alicia Kennedy che sottolinea: “la convenienza e la familiarità sono fattori dubbiosi dell'economia alimentare. Dopo tutto, sono le ragioni principali per il successo della carne allevata in fabbrica nonostante la sua miriade di problemi che coinvolgono lo sfruttamento umano e animale, il razzismo ambientale e le emissioni di gas serra. Inoltre, se si decide di smettere di mangiare animali per motivi etici, la crescente verosimiglianza di questi prodotti con la carne non è un controsenso?”
Della stessa opinione è anche Romy Gill, chef e autrice di Zaika: Vegan Recipes from India, una vera e propria Bibbia per i vegani, che dichiara: "Per me, il veganismo non è una moda, non è questione di denaro. Il cibo indiano si basa molto sul vegetale, intenzionalmente o meno. Per non parlare del fatto che questi prodotti sono molto più costosi delle fonti proteiche vegetariane come fagioli, lenticchie e legumi. Non sono d'accordo con l'industria che monetizza questo. Se vuoi fare una lasagna vegetariana, puoi prepararla da solo, a buon mercato."
Tra i vegetariani più convinti c’è pure chi ritiene, infatti, che mangiare prodotti studiati per avere un sapore il più possibile simile alla carne sia davvero scoraggiante, così la pensa Helen Brunner, coach di strategia di Washington DC, vegetariana dalle scuole elementari. "Ho provato tutti i prodotti a base di carne falsi e, sebbene alcuni possano avere un sapore OK, li trovo un po' ripugnanti. Probabilmente funziona per i carnivori o per i vegetariani in transizione, ma lo trovo nauseabondo. Sto scegliendo di non mangiare carne per motivi etici e ambientali e non ho bisogno di cibo che mi ricordi cosa sto rifiutando".
A differenza di queste tre autorevoli opinioni c’è però anche chi non la pensa così e vede di buon grado il boom della “carne finta” . Sahil Shah, che lavora in una start-up nella zona di San Francisco, accoglie positivamente questa tendenza perchè amplia le possibilità di scelta per tutti i vegetariani: "Crescendo, andavo a una festa di compleanno e prendevo sempre la pizza al formaggio. Il mio hamburger era lattuga, formaggio, pomodoro. È così noioso. Per non parlare del fatto che le opzioni vegetariane raramente erano così consistenti come le opzioni di carne: un grande fungo, per quanto delizioso, non è nutrizionalmente equivalente a un hamburger. Il nuovo boom della carne finta offre più varietà e, per Shah, un'opportunità per cucinare più ricette che tradizionalmente sarebbero a base di carne, come un bolognese. "
Tuttavia i vegetariani di lunga data sostengono che le carni finte non siano una soluzione o la svolta per le persone che hanno già imparato a vivere senza carne.
Quello che è importante tenere a mente in ogni caso e qualunque sia la propria opinione è che la carne finta è solo un’opzione, solo una piccola parte delle molte alternative disponibili per chi sceglie una dieta a base vegetale.