Roma Nord scopre il suo rifugio gourmet: benvenuti a Casa Malgarini, dove lo chef ha trasformato la casa di famiglia in un ristorante accogliente e dall’anima green grazie all’orto di proprietà.
Foto di Matteo Lippera
Avete presente quando si vuole andare a mangiare fuori e si è indecisi tra il concedersi un ristorante più elegante, o magari optare per una trattoria più informale, ma dove tecnica e gusto non mancano all’appello? Casa Malgarini potrebbe essere la risposta a questo dubbio amletico perché è la perfetta crasi di questi due emisferi gastronomici: piatti complessi ma riconoscibili in un’atmosfera “casalinga”, nel senso più positivo del termine.

Siamo alla Giustiniana, nella zona Nord-Ovest di Roma, dove il casale di famiglia nel 2023 è diventato un ristorante grazie a Leonardo Malgarini, chef e proprietario dell’insegna insieme alla moglie e alla famiglia. Ma tutto comincia nel 2022, quando il cuoco romano acquista un terreno adiacente all’indirizzo, destinato a diventare l’anima di Casa Malgarini: un’azienda agricola di 3,5 ettari coltivati in regime biologico con olivi, alberi da frutto, arnie e un orto di 7mila metri quadrati.



Il ristorante e la cucina
Volutamente nascosta, Casa Malgarini dall’esterno sembra ancora quel casale di campagna caldo e accogliente. Suonando il citofono si apre il cancello alle cui spalle comincia un piccolo sentiero che conduce all’ingresso. Anche qui non manca il campanello, a ribadire la dimensione familiare che caratterizza l’insegna. Nei mesi più caldi si può mangiare nei tavoli esterni, circondati da quegli stessi alberi da frutto a cui lo chef attinge quotidianamente. Ma è all’interno che il ristorante si rivela nella sua veste più sincera tra i toni caldi del legno, il camino e le ampie vetrate che immergono i commensali nel verde circostante.



In questo scenario la cucina di Leonardo Malgarini connette definitivamente l’ospite con la sua filosofia. I prodotti dell’azienda agricola sono la trama costante dei piatti, con le verdure che si ritagliano un ruolo da protagonista in alcune ricette, ma in verità è la carne – specialmente la selvaggina – e talvolta il pesce, a trainare l’offerta culinaria.

I piatti
Gli amuse bouche sono nel segno del vegetale come la buonissima Tartare di pomodori affumicati condita con olio al basilico, da gustare in un boccone con il giocoso cucchiaio in legno. Lo chef è abile anche nella proposta lievitata, in cui assaggiamo una notevole brioche al pomodoro in cui l’acqua dell’ortaggio caratterizza l’impasto completato con un caramello ai pomodori, timo e origano.

Si continua sul filone green con la Cipolla in gratella, una versione fondente e umami della pianta erbacea cotta sotto sale, ripiena di stracotto di cipollotti e condita con fonduta di blu di bufala e fondo di cipolla. Sgombro, teriyaki e basilico è una deviazione iodata del percorso, dove emergono influenze nipponiche e un buon utilizzo di erbe come finocchio marino, salicornia e borragine, tutte provenienti dall’azienda agricola.



La terza portata rivela la passione dello chef per la carne e i sapori intensi: Lingua di Marango passata allo yakitori, vichyssoise (fondo ristretto) di patate e porri, riduzione di cipolla in agrodolce, senape e misticanza. I Casoncelli ripieni di stracotto di coniglio con tartare di scampi sono golosi ed equilibrati, impreziositi da una nota dolciastra donata dalla cruditè e dalla bisque di crostacei.




Non conoscono stagioni i Risotti cotti in brodo di gallina e mantecati con burro francese, zafferano, Parmigiano Reggiano 24 mesi e fondo di manzo. Un piatto encomiabile, signature di Leonardo Malgarini. Nell’ultima portata salata lo chef si diletta in un vibrante Piccione, cipollotti e fichi: ottime le cotture sia del petto che della coscia, ma sono i side il vero colpo di scena con il Torcinello di cuore, sedano e alette e un Finto fico composto da cuore e fegatini.


Il pre-dessert? Al sapore di autunno e bosco con Mandarino, castagne e tartufo, mentre la Bavarese alla vaniglia con gelato e carpaccio di uva fragola è il dolce che ci vuole per chiudere con note leggiadre. Oltre alla carta, ci sono due percorsi degustazione, Dal Principio (7 portate 75€) e un menu al buio di 9 portate a 90€, mentre per un pasto più smart c’è la possibilità di scegliere due portate salate e una dolce a 60€.

Casa Malgarini
Via della Giustiniana, 670b, Roma
t. 06 8777 2889