Tradizione pura, avanguardia e prodotti regionali protagonisti dei due nuovi locali della famiglia Huber, che sdoppia la proposta per soddisfare una clientela più ampia.
La notizia
Alle spalle ha una storia di generazioni di ristoratori lunga più di 400 anni, ma Alexander Huber non si stanca di aggiungere nuove pagine all’intenso libro di famiglia. Lo scorso 3 giugno, lo chef stellato bavarese ha infatti ampliato l’offerta culinaria del ristorante che dal 1612 ravviva e delizia la cittadina di Pleiskirchen. Pluripremiato e primo chef qualificato tra i suoi predecessori alla guida del locale, dopo numerose esperienze di alto livello in tutto il mondo dal 2005 rappresenta l’undicesima generazione a gestire l’attività degli Huber. Senza perdere di vista gusto, freschezza e prodotti regionali, fondamenta del locale - nato come attività secondaria parallela a un'azienda agricola - lo chef nel 2013 ha regalato la prima stella Michelin all’Huberwirt.


Ora, grazie a due nuovi concept, ha voluto però rimodulare l’offerta gastronomica del ristorante sdoppiandola nel "Wirtshaus Huberwirt", dove propone la tradizionale cucina bavarese, e il "Restaurant Alexander Huber", con un’offerta fine dining in cui i prodotti regionali si intrecciano con la continua ricerca e le tecniche d’avanguardia. Nel rispetto della massima qualità, del gusto autentico e dell’ospitalità, che da sempre contraddistingue gli Huber, i commensali ora possono prenotare un tavolo in uno dei locali dello chef di Pleiskirchen. Al Restaurant Alexander Huber i due menu degustazione da 5 o 7 portate permettono di assaporare piatti più ricercati e frutto di costante studio e sperimentazione, mentre al Wirtshaus Huberwirt protagonisti sono grandi classici come il cordon bleu arrotolato e il Lüngerl (piccola salsiccia).

Piatti da taverna, rustici e immediati, adatti a soddisfare un pubblico maggiormente incline ai sapori della tradizione. Sia che si opti per l’avanguardia, che per l’innovazione, ad accompagnare le creazioni di Huber è un'ampia carta vini, sia locali che internazionali, oltre a una selezione di vini rari. "Che si tratti di un'accogliente taverna o di un ristorante gourmet più raffinato, vogliamo che i nostri ospiti si sentano sempre benvenuti e coccolati, come accade da più di quattrocento anni", confida lo chef a Rolling Pin.
