Nello splendido Teatro Regio di Parma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha festeggiato i 20 anni di attività. Per l’occasione, anche la premiazione dei 23 nuovi Maestri d’Arte e Mestieri in collaborazione con Fondazione Cologni.
*Contenuto con finalità promozionali
Foto di A. Carra
I 20 anni di ALMA
Una lunga storia fatta di passato, presente e sguardo verso il futuro, forti di un filo conduttore radicato sulla celebrazione della ricchezza, eccellenza e varietà di sapori racchiusi nella Cucina Italiana: al Teatro Regio di Parma, ALMA – La Scuola Internazionale della Cucina Italiana ha festeggiato i suoi 20 anni di attività. Vent’anni fatti di professionalità, volti, dialogo, scambi culturali, visione innovativa e rispetto verso la tradizione.
Vent’anni percorsi con una missione ben precisa: valorizzare e promuovere il patrimonio agroalimentare dell’Italia in tutto il mondo. Inclusione, impegno e passione i valori-simbolo della prestigiosa scuola, rappresentati dall’illustratore Gianluca Biscalchin attraverso una grafica dedicata in collaborazione con Adecco.
Un nome fra tutti ne rappresenta le fondamenta e la guida lungo il cammino, quello del Maestro Gualtiero Marchesi, rettore e faro dalla fondazione al 2017. Il suo ricordo, le sue parole, i suoi insegnamenti, si ritrovano ancora oggi come fiamma viva e crepitante, capace di continuare a illuminare e ispirare. E di questo legame lo stesso Marchesi ne era fiero portavoce: “Cari studenti, cari docenti, cari amici, posso dire, senza esagerare, ma con orgoglio, che se ALMA è, lo è anche per merito del sottoscritto. Non so se è stato più un parto o una paternità. Forse le due cose insieme. Mi sento madre e anche padre di questa bellissima scuola. Qui, si viene a imparare le basi del mestiere, ad apprendere le tecniche con cui lavorare per rendere merito e per fare grande la cucina italiana.
Si può fare qualcosa di grande solo se si studia sodo e si pratica senza sosta il mestiere.”
Proprio il concetto dello studio e della pratica, quali chiavi per poter costruire qualcosa di grande, racchiudono tutt’ora il fare e l’agire quotidiano tra i banchi e nelle cucine di ALMA. “Il ventesimo anniversario di ALMA celebra una realtà che ha formato migliaia di ambasciatori del Made in Italy gastronomico nel mondo poggiando sui valori della convivialità e dell’ospitalità italiana, globalmente riconosciuta. – ha sottolineato il Presidente ALMA Alberto Figna in occasione della cerimonia al Teatro Regio - ALMA è nata per preservare e innovare la nostra tradizione culinaria, grazie a docenti ed esperti che hanno reso questa scuola un centro d’eccellenza non solo formativo ma un vero e proprio hub culturale”.
Una storia iniziata il 12 gennaio 2004 nella splendida sede della Reggia di Colorno con 17 allievi e arrivata lo scorso anno a totalizzare 889 studenti (di cui 186 internazionali), su un’offerta didattica di oltre 20 corsi. Ma a impressionare è il quadro generale: sono stati 14.484, di 80 nazionalità diverse, i ragazzi usciti da ALMA in questi vent’anni, sfruttando uno spazio da 5.200 metri quadrati e una biblioteca di oltre 15mila volumi. Un prestigio che ha poi trovato riscontro nel mondo del lavoro (circa il 95% di occupati entro 6 mesi dal diploma), anche grazie alle 700 strutture partner legate all’ospitalità. Significativo si è rivelato il periodo della pandemia, che ha portato a una vera e propria “caccia al personale” con un boom di occupati prima della fine del corso dell’81% a fronte del 30,5% registrato nel 2019.
I 23 NUOVI MAM – MAESTRI D’ARTE E MESTIERI
La cerimonia, condotta da Gerry Scotti, è stata anche l’occasione per celebrare e presentare i 23 nuovi MAM - Maestri d’Arte e Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità, dando vita a un evento sintesi tra italianità ed eccellenza formativa a livello internazionale, ideato in collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. “Il progetto Maestro d’Arte e Mestiere è una naturale estensione della nostra missione, riconoscendo il talento di chi opera nella filiera enogastronomica e nelle arti agrarie. – ha aggiunto Alberto Figna - Con il MAM rendiamo omaggio a questi maestri che, grazie al loro prezioso sapere e al legame con la terra e la cultura gastronomica rappresentano un patrimonio valoriale unico”.
I Maestri sono stati suddivisi in tre aree: produzione, trasformazione e ristorazione.
La produzione ha visto 8 premiati: Filippo Drago (grani e cereali, Sicilia), Alberto e Giuseppe Rosso (frutticoltura, Piemonte); Bruno Sodano (ortaggi e legumi, Campania); Eleonora Noris Cunaccia (botanica ed erbe officinali, Trentino); Francesco Pellegrino (olivicoltura, Sicilia); Mario Pojer (viticoltura, Trentino); la famiglia Paternoster (apicoltura, Trentino) e Pino Spanu (allevamento, Sardegna).
Passando alla trasformazione: Dino Ligorio (pastificio, Puglia); Massimo Cifarelli (arte bianca, Basilicata); Luigi Biasetto (pasticceria, Veneto); Enzo Coccia (pizzeria, Campania); Luigi Caccamo (norcineria, Calabria); Sergio Motta (macelleria, Lombardia); Vittorio Beltrami (arte casearia, Marche); Stefano Guizzetti (gelateria, Emilia-Romagna); Cristina Quattrone (cioccolateria, Calabria) e Gianni Capovilla (distilleria, Veneto).
Infine la ristorazione: Valeria Piccini (cucina, Toscana); Peppe Guida (ospitalità, Campania); Gabriele Gorelli (sommelier, Toscana); Massimo Raugi (sala, Piemonte) e Luca Gargano (miscelazione, Liguria).
Conferiti anche due premi speciali. La giornalista e scrittrice americana Faith Willinger si è aggiudicata quello alla carriera, per la «promozione della cultura enogastronomica italiana»; Ilaria Cappuccini (influencer e sommelier) con l’ex ciclista professionista Nicola Bagioli e Arianna Dell’Agostino (ideatori dell’utilizzo in cucina del Lavéc, la pentola in pietra ollare) hanno invece conquistato il premio Allievo d’Arte e Mestiere dedicato ai giovani talenti che si sono distinti anche per il valore della comunicazione.
L’evento è stato organizzato con il prezioso supporto di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy. Oltre allo sponsor tecnico RISO, la media partnership di Eccellenza Italiana e al supporto creativo dello studio Rampello & Partners.