Pasticceria

Christina Tosi: "Per lavorare nei gourmet sacrificavo la famiglia. Oggi la mia svolta”

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina christina tosi

Christina Tosi e il suo dolce impero: la storia della pasticcera che ha scelto di percorrere una strada ambiziosa, lasciando i ristoranti per l’attività in proprio.

La storia

La “dolcissima fortuna” di Christina Tosi - secondo il Celebrity Net Worth - vale ben un milione di dollari. Lo si sa, la fortuna bacia gli audaci e, sicuramente, Christina audace lo è. Nata a Berea, in Ohio, si è trasferita a Springfield, in Virginia, quando i suoi genitori hanno divorziato. Guidata da un’innata voglia di fare e da una perseveranza alquanto rara, si laurea in matematica applicata e italiano alla James Madison University. Spirito di sacrificio e determinazione sono da sempre tratti distintivi di Christina, ma altrettanto radicato nel suo DNA è l’amore per i dolci. Cresciuta con due nonne amanti della panificazione e una madre e una zia altrettanto golose, già al liceo, durante l’estate, lavora in una panetteria del New Hampshire e all’università nel tempo libero diventa cuoca di linea e cameriera. Una volta laureata vola a Firenze con l’idea di intraprendere una carriera come traduttrice, ma ben presto i dolci la riportano oltreoceano per approfondire gli studi in pasticceria al French Culinary Institute.

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Anche in questo caso l’aspirante pasticcera Tosi non si limita a studiare, ma lavora sei giorni a settimana per sfruttare al meglio ogni occasione le si presenti. Inizia, quindi, a lavorare presso il ristorante francese Bouley per proseguire, poi, con numerose altre esperienze, estremamente diverse tra loro, ma sempre legate alla gastronomia. “Aiutavo gli amici food stylist e ristoratori. Per un po', ho lavorato un giorno alla settimana come assistente editoriale presso Saveur.  Non mi sono mai presa del tempo libero, ero così entusiasta di provare tutto e volevo essere la migliore dipendente, ma nei confronti della mia famiglia ero terribile. Mi sono persa tutte le feste, i compleanni e i matrimoni a casa", ha raccontato al New York Times. Arriva poi il momento di affiancare come pasticcera Wylie Dufresne, per Christina suo grande mentore, tuttavia, presto capisce che la cucina raffinata non le appartiene poi così tanto: "Mi piaceva la sfida di lavorare sotto un pasticcere, ma ho fatto fatica. Alcuni aspetti del mio carattere non si conciliano con quel tipo di dessert, quelle creazioni sono straordinarie, semplicemente non è un tipo di pasticceria che fa per me".

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La vera svolta arriva quando incontra David Chang, patron della catena di ristoranti Momofuku, il suo vero mecenate. Chang scopre il talento di Christina “quasi per caso”. Allora, infatti, la Tosi svolgeva un ruolo d’ufficio e spesso la mattina offriva al team biscotti e snack, che preparava la sera prima. Tanto erano deliziose le sue creazioni che Chang le chiede di realizzare un dolce per il suo bar Ssam per farle, in seguito, curare la proposta dessert dell’intero gruppo Momofuku. "È una leader nata…Christina ha un desiderio insaziabile di imparare. Lei fa e basta... Ci sono pochissime persone che hanno la libertà di fare ciò che vogliono in azienda. Lei sì. Mi fido completamente di lei", ha confidato  Chang al The Guardian . E’ sempre Chang a spingerla a inaugurare il suo primo Milk Bar nel 2008. Da allora l’ascesa è veloce e inesorabile e ben presto la Tosi diventa l’emblema in carne ed ossa della pasticceria creativa, dove ogni creazione è un vero e proprio comfort food. Il suo spirito da maratoneta, perchè, ebbene sì, Christina è anche questo, non le permette di fermarsi, così oggi oltre a gestire ben dieci Milk Bar negli Stati Uniti, lavorare con altri marchi di successo è, anche, autrice di cinque libri. Il mio cervello è costantemente in movimento. La creatività è il mio carburante più feroce…”, scrive per presentarsi.

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