Attualità enogastronomica Food&wine

Marta Clot la giovane sommelier catalana che vuole rendere più “leggero” il mondo del vino

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina Marta Clot

Marta Clot non è solo una sommelier di grande talento, ma anche un influencer molto acclamata da un pubblico giovane, non per forza appassionato alla materia. Attraverso un approccio disinvolto, e privo di pregiudizi, la trentenne sta abbattendo le barriere del mondo elitario del vino, e s'impegna affinché piccoli produttori locali della Catalogna vengano conosciuti e apprezzati. 

La sommelier 

In molti appassionati di vino già la conosceranno date le centinaia di migliaia di follower, ma per chi non sapesse ancora chi è segnatevi questo nome: Marta Clot, la trentenne catalana che ormai da qualche tempo è una delle più importanti e originali sommelier e influencer dell’enologia spagnola.

Marta Clot 1 PS
 

Nota per raccontare il mondo del vino in modo disinvolto e senza tanti orpelli, Marta desidera avvicinare e far conoscere, a quante più persone, il nettare degli dei e liberarlo da quell’alone di elitarismo che da sempre lo avvolge. “Sembra che per bere vino sia necessario conoscerlo meticolosamente o fare un corso. Il vino fa paura e dobbiamo porre fine a tutto ciò. Mi piace parlare del vino in generale, con un tono diretto e disinvolto, come se stessi parlando con i miei amici. Penso che sia importante rendere più leggero l’approccio a questo settore. Quante volte si sente dire: “Non me ne intendo di vini”, ma chi conosce a fondo la produzione del formaggio o di altri prodotti?”, racconta a El Pais.

Marta Clot sommelier PS
 

Marta ha iniziato la sua carriera come pasticcera e solo qualche anno più tardi, quando ha sentito la necessità di una svolta, si è iscritta a un corso di degustazione a Barcellona. “Mi è piaciuto molto. Ho visto quel corso come un’opportunità per collegare il vino al mio lavoro di pasticcera per creare abbinamenti”. Decide, così, di diventare sommelier e iniziare a lavorare presso il Wine Palace di Sant Cugat, dove mette in pratica i suoi studi e impara a rapportarsi con le persone.

Marta Clot Mike Cano PS
Mike Cano e Marta Clot

Proprio in quel periodo inizia a realizzare contenuti sui social fino a creare Vi & Companya, il progetto avviato con Mike Cano, suo partner e socio, per raccontare la sua passione. Attraverso video, post e divertenti gag Marta parla del vino a 360 spaziando nei contenuti: da “5 consigli per andare a una fiera del vino”, a “come conservare il vino in casa” o “come sembrare un'esperta di vino”.  Ogni creazione firmata dalla Clot vanta numerosissime visualizzazioni da parte di un pubblico piuttosto eterogeneo.

Marta Clot 2 PS
 

“Su entrambe le reti (TikTok e Instagram]) più dell’80% dei nostri follower ha tra i 18 e i 44 anni. La maggior parte proviene dal Messico, dalla Spagna, dall’Argentina, dal Cile e dal Brasile e non c’è quasi nessuna differenza di genere. Ritengo che anche la "generazione sobria" sia attratta dai miei contenuti perché arrivano anche a chi non è necessariamente consumatore di vino. Ci tengo a sfatare poi molti luoghi comuni. Il vino fa paura e dobbiamo porre termine all’approccio ingessato di un tempo. Mi danno fastidio anche altri preconcetti, come che il bianco sia per il pesce e il rosso per la carne; che il vino bianco si beva troppo freddo; che più un vino è caro, meglio è e poi…Perché non si può bere il vino in un bicchiere di plastica? Qualcuno me lo spieghi. Sono un attivista del vino e lo bevo anche da un bicchiere di plastica se non c'è un'alternativa migliore”, spiega. Marta vuole, inoltre, promuovere l’enologia spagnola e in particolare quella della sua regione, la Catalogna. "Solo quattro bottiglie su dieci aperte in Catalogna sono vini catalani, ecco perchè voglio concentrarmi sui piccoli produttori della regione”.

Marta Clot 3 PS
 

L’influencer-sommelier catalana è in continuo fermento e lo studio è una presenza costante nella sua vita per permetterle di portare avanti la sua “missione” tanto da farle sentire la necessità di andare “valicare lo schermo". "Voglio dedicarmi alle degustazioni fatte in casa; sono strepitose. Le persone sono super gentili e mi piace raccontare e divertirsi bevendo alcuni vini in modo che le persone si sentano libere di fare domande e io possa rispondere”, confida.

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