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Satricvm, il gourmet che porta i romani fuori Roma: alta cucina nell’Agro Pontino

di:
Serena Curto
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Una coppia con grandi esperienze estere che sceglie l’Agro Pontino per avviare il suo progetto gourmet: questa la storia di Maximiliano Cotilli e Sonia Tomaselli, oggi premiati dalle maggiori guide di settore. A Borgo Le Ferriere, frazione in provincia di Latina, lo chef propone un menu ispirato all’Odissea, narrando attraverso i piatti uno dei due grandi poemi epici greci.

Foto di Lido Vannucchi


La storia

Situato nella frazione di Le Ferriere, in provincia di Latina, Satricvm è un ristorante fine dining nato dall'ingegno di Maximiliano Cotilli e Sonia Tomaselli. Il progetto ha radici profonde, risalenti al 2004, quando venne acquistata una villetta degli anni '60 situata proprio sulla strada principale di Latina. Circondata da un giardino curato in stile orientale, la villetta è stata oggetto di una lenta e meticolosa ristrutturazione che l'ha trasformata nell'incantevole struttura che conosciamo oggi.

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Quest'anno Satricvm celebra il suo 14° anniversario, consolidandosi come riferimento del fine dining nella regione ma anche come punto di incontro tra storia e cultura. Non molto distante dal ristorante si trova infatti il sito archeologico di Satrico - antica città fondata dai Latini e abitata successivamente da Etruschi e Volsci - da cui il ristorante prende il nome.

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Satricvm si trova a pochi chilometri da Roma e nelle vicinanze di numerosi luoghi di interesse culturale. Tra questi, il suggestivo Giardino di Ninfa, il borgo storico di Cori, il pittoresco Borgo di Sermoneta e il Museo Archeologico di Anzio e Nettuno. Un connubio perfetto tra gastronomia, storia e natura dove ogni visita si trasforma in un'avventura culinaria e culturale, degna dei grandi racconti epici.

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Gli interni del ristorante riflettono un design moderno dove l’Odissea ha preso il sopravvento anche tramite qualche notevole elemento di design. Materiali naturali come ardesia, ferro e legno dominano lo spazio, creando un ambiente minimalista che esalta la natura e che risente delle influenze del territorio. Circondata da un rigoglioso canneto, questa ambientazione suggerisce l'atmosfera tipica dei giardini zen giapponesi dove pace e relax la fanno da padrone.

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Lo chef Max Cotilli

Maximiliano Cotilli, nato a Roma e cresciuto a Nettuno, vanta una carriera ricca di esperienze internazionali. Dopo gli studi alla scuola alberghiera Gavio Apicio di Anzio e un periodo in Germania, ha lavorato a Londra con chef rinomati come Giorgio Locatelli e Gordon Ramsay. La sua carriera lo ha portato anche in India, dove ha ricevuto l'Alma Viva Award nel 2006. È nel 2010 però che Chef Cotilli e Sonia Tomaselli tornano in Italia per avviare il progetto Satricvm.

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La sua cucina si basa sull'uso di ingredienti locali e di tecniche culinarie internazionali, creando così piatti che riflettono la biodiversità dell'Agro Pontino -“che è un melting pot di culture, figlio delle genti provenienti da tutta Italia insediatesi qui all’epoca della bonifica”- in cui ingredienti, tecniche e ricerche intraprendono viaggi oltreoceano. Chef Cotilli mostra una vera e propria vena artistica nel dar vita ad opere d’arte d’alta cucina dove manualità, fantasia ed estrema conoscenza delle materie prime adoperate garantiscono un risultato ineccepibile per il cliente. Il ristorante, grazie alla puntuale selezione dei vini curata da Sonia Tomaselli e ad un audace cocktail pairing, offre poi una memoria gustativa unica, ispirata al dialogo con la natura.

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La carriera di Sonia, iniziata al Teca e proseguita al rinomato Pied à Terre - due stelle Michelin- l'ha vista collaborare con figure di spicco come Marchesi e lavorare in prestigiosi ristoranti come Zafferano e nella City con Alberico Penati. Parallelamente, Sonia ha coltivato una profonda passione per il vino, frequentando i corsi AIS a Londra e ottenendo il titolo di sommelier professionista grazie a un Master of Wine. Con il nuovo menu in carta Sonia diventa una splendida voce narrante che accompagna, passo dopo passo, questo incredibile viaggio nella storia e lo fa con suggestione e grandissimo sapere.

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I piatti

Il menu Odissea si divide in due distinti percorsi degustazione: “Nessuno” composto da 5 portate (100 € con abbinamento di 4 calici, acqua e caffè, oppure 70 € senza l'abbinamento) e “Itaca” che comprende 8 portate (130 € con l'abbinamento di 6 calici, acqua e caffè, o 90 € senza l'abbinamento). Ogni piatto può essere anche ordinato singolarmente, con un prezzo di 26 € per i piatti principali e 15 € per i dessert. L’avventura culinaria inizia con "Tutto partì da Troia", una rivisitazione dello stratagemma del cavallo di legno.

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Questo piatto presenta chips di melanzane essiccate, carbone vegetale e farina di ceci, accompagnate dai tipici mezze del Mediterraneo come taramosalata, mandorla fermentata e melanzana bruciata. Al cuore del cavallo, nascosti tra lamine vegetali, si trovano Ulisse e i suoi soldati, rappresentati da ostia edibile. Tra gli antipasti, troviamo Nettuno” - un'interpretazione del Dio del mare con tartare di calamaro, critmo e carne essiccata di cavallo a sfilacci, per un omaggio alla cittadina omonima; “Circe”, una pita greca ripiena di tonno crudo e cotto, coperta da un leggero velo di ricotta, rievocando il profilo della maga Circe.

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La narrazione prosegue con piatti che evocano figure chiave dell'Odissea: “Polifemo”, un vero e proprio occhio in ricciola marinata nel grasso di pecora e glassata con acqua di zafferano; “Penelope”, una stola tessuta dallo chef con fili intrecciati di pasta di semola e grano, farina di lino, ripiena di scampi, feta greca e tzatziki, per celebrare la regina di Itaca e i tradizionali filindeu (la pasta di Dio) della Sardegna.

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C’è poi “Sirene” - un classico di Satricvm - coda di rana pescatrice nella sua salsa; “Scilla e Cariddi” per un richiamo alle radici calabresi dello chef, con "morzello calabro" di carni bianche, liquirizia e timballo di bucatino. Infine, “Iperione”, che invece omaggia la Sicilia con vaca veja, limone arrosto e melange-med. Il capitolo dei dolci inizia con "Naufragio", un cornetto di pasta sfoglia a forma di barchetta su  cipolla ossidata dai toni del mare. Si prosegue con "Le colonne di Ercole", un cremoso olio di Argan con torrone di olive croccanti e una spruzzata di mirra, culminando nelle "Coccole divine dell’Olimpo".

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Il nuovo menu Odissea di Satricvm, nei suoi dettagli e nella sua minuziosa ricerca, promette un viaggio gastronomico indimenticabile attraverso la mitologia e il territorio, celebrando l'arte culinaria con un tocco di magia e avventura di cui Chef Max Cotilli si rende grandissimo porta voce e maestro.

CONTATTI

Satricvm

Strada Nettunense, 1227 - 04100 Latina

Tel. 349 1923153

satricvm@gmail.com - http://blog.maxcotilli.com

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