Prosegue la polemica per gli scontrini da capogiro di Salt Bae: l’ultimo ammonta a ben 100.000 euro, e come al solito l’ira degli utenti si scatena contro il “re della carne”. Che però, di tutta risposta, annuncia di voler tagliare i costi del riscaldamento nei locali.
Foto di copertina: @ADFO
La notizia
Postare scontrini con prezzi da nababbi sembra essere l’elisir del successo di Salt Bae e del suo “impero della carne”. Proprio come una pozione magica va presa ogni tot ore, altrimenti l’incantesimo scompare, l’irriverente macellaio e imprenditore turco -Nusret Gokce all’anagrafe, ma conosciuto da tutti come Salt Bae- non si esime mai dal continuare a pubblicare sulla sua pagina Instagram conti da capogiro. Questa volta la cena extralusso è stata gustata da quattro commensali nel suo ristorante di Dubai. Ad alimentare ancor più la polemica e l’indignazione del web per lo scontrino da 398 mila e 630 dirham, ovvero 99mila 639 euro, il commento sotto la foto: “I soldi vanno e vengono”.
![salt bae JULIEN WARNAND EPA](/upload/multimedia/salt-bae-JULIEN-WARNAND-EPA.jpg)
Salt Bae, esperto provocatore e ben conscio delle sue trovate mediatiche, con il post ha mostrato a tutti il conto incriminato, le cui voci annoverano, nell'ordine: un carpaccio a 68,70 euro; un filetto coperto dalla salsa di oro commestibile a 250 euro; tre bistecche dorate da 425 euro; patate fritte a 13 euro; un piattino di frutta venduto a 60 euro e i baklava (tradizionali dolcetti turchi) a 105 euro. La cifra, già consistente, esplode, però, quando si passa alle bevande: i 4 commensali (che hanno speso circa 25.000 euro a testa) hanno infatti sorseggiato una bottiglia di Petrus del 2011 dal costo di 16.250 euro e due bottiglie -sempre di Petrus- del 2009 vendute a 49.250 euro. Inutile dirlo, lo scalpore mediatico è stato travolgente, con oltre 12.000 commenti in continua crescita dove le critiche la fanno da padrone. “Il ristorante più caro e più sopravvalutato”, ad esempio, oppure: “È imbarazzante che qualcuno spenda 100mila euro soltanto per del cibo”, scrive chi accusa anche i commensali oltre all'imprenditore.
![salt bae bistecca Kerem Sanliman](/upload/multimedia/salt-bae-bistecca-Kerem-Sanliman.jpg)
E ancora:“Una cena che costa come un appartamento”; “Si sarebbe potuta sfamare l’intera Striscia di Gaza per un mese con quei soldi”, si legge scorrendo tra i commenti, dove c’è anche qualcuno che ricorda la situazione della Turchia dove Salt è nato e cresciuto. Dunque: “Un tale spreco di soldi… Sarebbe bello se almeno il 50% andasse in beneficenza”. Tuttavia, alcuni lo sostengono, asserendo che ognuno possa fare ciò che vuole coi propri soldi. Chissà che cosa ci riserverà il prossimo conto...
![salt bae2](/upload/multimedia/salt-bae2.jpg)
Nel frattempo, riporta il The Guardian, nei locali dello chef-macellaio si punta a un maggior contenimento delle spese: l'esigenza è quella di "migliorare l’efficienza energetica a livello operativo con sforzi come spegnere il riscaldamento centralizzato dopo la chiusura o durante le ore di punta, quando la domanda di riscaldamento è inferiore, e spegnere le luci durante le ore di stop". Secondo precedenti dichiarazioni della società, comunque, "i profitti, prima delle imposte, sono aumentati del 44% a quasi 3,3 milioni di sterline nel 2022, mentre le vendite sono cresciute di quasi il 66% a 13,6 milioni di sterline nel 2022". A quanto pare, un balzo insufficiente ad arginare il caro prezzi delle ultime bollette. Anche su questo, però, si continua a discutere!
![salt bae 2024 02 26 02 22 41](/upload/multimedia/salt-bae_2024-02-26_02-22-41.jpg)