La tradizione culinaria delle Dolomiti proposta in chiave gourmet e un gemellaggio di intenti e passione che dura da oltre 20 anni. Questo è Amici del Rifugio Crucolo.
La storia e il ristorante
Una vera e propria stube trentina nel cuore della campagna reggiana, un unicum nel suo genere sia come ambiente sia come cucina, in un territorio votato alla tradizione emiliana. In questo luogo i piatti sono molto diversi, profumano di Dolomiti. Perché gli Amici del Rifugio Crucolo non è solo un ristorante, ma un gemellaggio di intenti e passione che da oltre 20 anni si lega con il vero Rifugio Crucolo, dal 1782 punto di riferimento della buona tavola in Località Val Campelle – Scurelle (TN).

A creare questo legame sono stati l’amore per la montagna di Maurizio e quello per la cucina di Deanna, insieme alla volontà di portare le emozioni del trentino a casa loro, in pianura. Una idea scaturita dall’amicizia con la famiglia Purin, nove generazioni di gestori del Rifugio Crucolo.

E quel legame ancora oggi continua. Sono Tiziano e Marcello, i figli di Maurizio e Deanna, a portare avanti l’attività con un tocco gourmet, frutto di studi ed esperienze come quella a Moena al fianco dello chef Luca Cattoni: “I nostri genitori hanno aperto in un periodo fertile per la ristorazione, decidendo di proporre le tipicità culinarie del territorio trentino. Noi abbiamo voluto portare avanti tutto questo, mettendovi qualcosa di più e maggiormente ricercato, senza tradirne la vera anima”.

Quello con i monti e le sue tradizioni è un filo conduttore che si respira in ogni particolare. Fin dall’ingresso nel ristorante l’atmosfera dalla quale si viene assorbiti è quella delle Dolomiti, con panche e sedie in legno tipiche dei masi, una splendida stufa in maiolica, con la caratteristica struttura soprastante, che un tempo serviva da letto dove poter dormire al caldo. E poi le foto dei rifugi, attrezzi d’epoca e oggetti in stile tirolese a completare il quadro, risultato di una attenta ricerca nel corso degli anni che papà Maurizio ha effettuato tra i banchi degli antichi mercatini trentini.

Da una piccola porta di accede alla cantina dove stagiona lo speck proveniente direttamente dal Crucolo, così come formaggi, vini e liquori. È il luogo dove si sosterebbe ore in meditazione, sorseggiando un amaro alle erbe mentre si respira il profumo intenso delle baffe appese al soffitto. Così, dopo il lavoro di mamma e papà, che continuano a fornire il loro prezioso supporto, oggi il progetto gastronomico di Amici del Rifugio Crucolo è nelle mani dei figli Francesca, che gestisce la parte amministrativa, Tiziano e Marcello in cucina, insieme alle mogli Chiara e Jessica in sala.

La cucina
La tradizione trentina, con le sue tipicità e bontà fa capolino nei piatti del menu proposto da Amici del Rifugio Crucolo, presentandosi con una veste ancora curata e ricercata grazie alla finezza di Tiziano e Marcello. Sono loro a dividersi lo scettro della cucina: Tiziano, definito “la mente”, concentrato più sulle preparazioni di carne e pesce; Marcello votato a panificazione, pasta fresca e pasticceria, ma anche appassionato sommelier.
C’è tanta attenzione alla materia prima, la volontà di sensibilizzare nei confronti di ingredienti meno conosciuti come il pesce di fiume, che loro selezionano accuratamente. Una accuratezza che torna in ogni scelta di prodotti provenienti direttamente dal territorio trentino e altoatesino come il burro di malga, le farine, la carne e, appunto, il pesce di lago e fiume. “Abbiamo fatto un grande lavoro con i nostri fornitori, creando i giusti canali per reperire la materia prima di alta qualità, capace di raccontare al meglio i sapori della montagna. E poi, formaggi e salumi vengono direttamente dal Crucolo”, spiega Tiziano.

“La nostra idea è quella di catapultare i clienti direttamente in Trentino, attraverso profumi e abbinamenti accattivanti. Ogni piatto ci rispecchia, quando lo si assaggia si riesce a conoscere il carattere e il linguaggio di chi lo ha preparato”, aggiunge Marcello. Pane fatto in casa, stuzzicante nelle varianti con farina di segale, ai cereali e con semi di girasole, cumino e zucca, accompagnato da burro di malga montato, rappresenta il benvenuto stimolando salivazione e appetito. Non si può tralasciare il tipico bretzel della casa servito caldo, nella sua abbondante porzione “large”.

Nonostante la svolta gourmet, i sontuosamente saporiti capisaldi rimangono inalterati e continuamente apprezzati. Si parla di canederli speck e formaggio, pappardelle con ragù di cervo, lombata di cervo, battuta al coltello di capriolo, tinca affumicata direttamente da Marcello e Tiziano, battuta di salmerino e trota.



A proposito di evoluzione, lo stinco di maiale si presenta “al quadrato”, disossato e pronto da assaporare in tutta la sua succulenta bontà, servito con anelli di cipolla fritti e patate.

Gli spaghetti monograno Felicetti abbracciano il crudo di trota marmorata, con basilico, burro affumicato e shuttelbrot. Il fagottino di vitello ripieno si sposa con il Casolet Val di Sole, le pere, la salsa di fichi e le perle di balsamico di mele.

Spaghetti monograno Felicetti, crudo di trota marmorata, con basilico, burro affumicato e shuttelbrot.

Poi i dolci, al netto di ogni variazione, a vincere il posto d’onore sono sempre lo strudel di mele e la sacher torte.


Oltre al menu alla carta, anche due percorsi degustazione che narrano il pensiero culinario degli chef passando tra boschi e masi. Una piacevole selezione di vini e l’immancabile digestivo finale direttamente dai monti del Crucolo: il Parampampoli, bevanda liquorosa, con note speziate e la giusta dose di caffeina, servita alla fiamma in un gioco coreografico che precede l’assaggio corroborante.

Indirizzo
Amici del Rifugio Crucolo
Via Gattalupa Sud n. 88, 42122 – Gavasseto (Reggio Emilia)
Tel: 346 588 0623