Lo chef e il pasticcere del noto ristorante La Table de Montaigne sono stati gravemente accusati di molestie sul luogo di lavoro. A raccontare la “cucina da incubo” in cui operava è un giovane stagista.
La notizia
A La Table de Montaigne di Bourdeaux si respira aria di scandalo. Dallo scorso giugno, infatti, è stata aperta un'indagine per molestie morali, e non solo, contro lo chef e il pasticcere del ristorante gourmet all’interno dell'hotel 5 stelle Palais Gallien. C’è molta discrezione e riservatezza sulla vicenda, ma la procura di Bourdeaux ha rivelato che "uno degli imputati è perseguito per molestie morali e il secondo per molestie morali sul lavoro, violenza sessuale aggravata (da parte di persona che abusa della sua autorità) e violenza con un’arma, nonché per violenza sessuale aggravata su una seconda vittima”.

Come già detto, tutto è iniziato nel giugno 2022, quando un apprendista cuoco ha denunciato fatti che sarebbero accaduti tra il 28 dicembre 2021 e il 28 maggio 2022. In particolare, calci, pugni, ustioni con utensili da cucina e aggressioni sessuali. Durante le visite mediche effettuate al momento della denuncia sono state rilevate sul corpo della vittima tracce sospette di scottature estese, non riconducibili alle normali mansioni svolte nel locale. Il giovane, com’è normale, si è detto "ancora molto segnato" dalle violenze subite in cucina. In seguito alla prima denuncia sono stati interrogati gli altri dipendenti e tirocinanti, che hanno confermato le accuse e il perenne clima di umiliazione all’interno della struttura.

Per paura di ritorsioni o conseguenze per la propria carriera nel settore della ristorazione, però, nessuno aveva sporto denuncia. Dopo le indagini, tuttavia, un altro ex stagista si è fatto coraggio e ha denunciato i due, tanto che lo scorso 14 marzo il cuoco e il pasticcere sono stati arrestati e posti in custodia dalla polizia. Gli imputati hanno negato le accuse, minimizzando le dichiarazioni ed aggrappandosi alla scusa di comportamenti "abituali" in tutte le cucine.

Il pasticcere, tuttavia, ha ammesso di aver avuto a volte un fare “troppo duro”, giustificandosi con l’aver vissuto la stessa situazione durante il suo apprendistato. Attualmente ai due è vietato entrare in contatto con le vittime e i testimoni e a uno di loro è anche proibito comparire a Bordeaux sino alla data del processo il prossimo 29 giugno.
Fonte: foodandsens.com
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