23 ristoranti, 30.000 pasti, 285 cuochi, 10.000 dozzine di uova alla settimana: le cifre della gigantesca cucina in mare aperto della nave da crociera più grande al mondo
La Notizia
“Interstate 95”, o “I95”: la highway che collega il Maine a Key West, ma anche il nome del lungo corridoio della “Symphony of the Seas”: quasi 362 metri in cui vengono stoccate le 30.000 tonnellate di cibo caricate ogni settimana. Una gigantesca cambusa. 30 tonnellate di ingredienti per realizzare circa 30.000 pasti al giorno.![](/upload/multimedia/1-lead-royal-caribbean-symphony-SYMPHONY0417.jpg)
La “Symphony of the Seas”, del gruppo norvegese-statunitense Royal Caribbean International, è la più grande nave da crociera al mondo, ma anche la più grande cucina e dispensa galleggiante mai ideate e costruite.
Ogni sabato, a Miami, vengono stivati circa 500 pallet di vivande in massimo 8 ore. L’organizzazione deve essere perfetta e i ritmi serratissimi, non si può tardare o la nave non salpa.
30 tonnellate di cibo per sfamare e deliziare i palati delle 9.000 persone a bordo del colosso del mare, per i sette giorni di crociera. Sempre, ma soprattutto nella stagione degli uragani, vengono caricate provviste per due o tre giorni in più. Pallet caricati e poi stoccati in 20 magazzini lungo il “I95” a cui solo il personale di bordo ha accesso. Tutto a tempo di record, perché la merce non può rimanere fuori dalla temperatura controllata per più di 5-7 minuti nei quali un team di 18 persone verifica che la materia prima rispetti gli standard. Sull’igiene e sulla qualità non si può sgarrare, gli ingredienti che non passano il controllo non salgono a bordo.
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23 ristoranti di tutti i tipi: producono cibo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
“Wonderland”, dove assaggiare piatti e cocktail creativi fanno entrare nel “Paese delle Meraviglie”, “Hooked seafood” in cui assaporare ostriche, frutti di mare freschissimi e Tortini di granchio Maryland dorati alla perfezione, “Izumi” per chi, pur essendo ai Caraibi, ha voglia di Asia, “Chops grille”, quando la voglia di carne è irresistibile o “Jamie’s Italian di Jamie Oliver” per chi vuole provare i piatti toscani ideati dal famoso chef britannico: sono solo alcuni dei ristoranti in mare aperto.
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Come in ogni metropoli in cui la gastronomia valga qualcosa, gli ospiti della “Symphony” possono scegliere e gustare davvero di tutto.
18 gigantesche cucine: 12 dedicate solo ai ristoranti specializzati, 3 per la sala da pranzo principale e 3 per servire tutti i ristoranti a bordo, occupano 1.850 persone tra chef, camerieri e lavapiatti. Si lavora a turni ininterrottamente per 10-14 ore al giorno.
285 cuochi: quattro impegnati nella creazione solo alle salse, sei solo alle zuppe, sedici al taglio di verdure. Ognuno ha il suo ruolo come in ogni catena di montaggio, quando i numeri sono come quelli di questo gigante del mare non si può transigere, ognuno deve essere consapevole della sua mansione, solo così la cucina può “navigare” e gli sprechi essere quasi nulli.
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Il team di chef di ogni ristorante, a seconda degli ospiti della nave, ha ben chiaro il fabbisogno di materia prima e deve fare il suo ordine al “mega supermercato sotto il livello del mare” almeno un giorno prima perchè tutto ciò che è congelato deve scongelarsi naturalmente.
I menu cambiano ogni giorno per la sala principale, invece sono fissi per i ristoranti specializzati. Tutti sono studiati e sviluppati dagli chef corporate della sede Royal Caribbean International di Miami. Nessuna variazione è concessa, se non modifiche minime in base ai feedback dei clienti. Puntale alle 16.00 ogni giorno l’Executive Chef, Eladio Rijo Rijo, testa i piatti e anche in questo caso nessuna imperfezione è ammessa.
10.000 dozzine di uova consumate in sette giorni che però diminuiscono se la maggior parte dei clienti è europea.
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La demografia della popolazione di bordo è fondamentale per capire quali saranno i gusti e le richieste dei croceristi della settimana. La sfida più grande per la squadra di 1.850 maestranze, che si aggirano tra le cucine e i tavoli della “Symphony”, è proprio doversi confrontare con gusti, palati e voglie continue e sempre molto diversi tra loro. A bordo non manca mai chi vuole passare una settimana a ostriche e aragosta e chi a pizza e hamburger.
Per chi è un po’ pigro o non ama spostarsi molto per degustare cucine diverse, il mondo gastronomico della “Symphony of the Seas” e i suoi numeri strabilianti sono la soluzione perfetta. Basta passare da un ponte all’altro.