Solo due fra gli undici tre stelle italiani hanno già fissato la data per la loro riapertura: si tratta del Mudec e del ristorante Uliassi, rispettivamente per il 2 e il 13 giugno.
La Notizia
“Carissimi amici del ristorante St. Hubertus, speriamo stiate bene in questo tempo così difficile e che ci sta mettendo tutti a dura prova. Stiamo prendendo molto seriamente le nostre responsabilità nei vostri confronti e nei confronti dei nostri collaboratori, cercando di pianificare con grande attenzione e premura la nostra riapertura prevista a luglio 2020”, si legge sul sito del ristorante guidato da Norbert Niederkofler. Non è l’unico tre stelle che abbia deciso di procrastinare la riapertura oltre il tanto atteso 18 maggio. Gli altri 10 hanno scelto parimenti di attendere: la prudenza è la regola.![](/upload/multimedia/1-sus-chef-michele.jpg)
Un altro ristorante d’albergo, la Pergola del Rome Cavalieri, potrebbe riaprire anch’esso a inizio luglio, ma ancora non è certo: dipende in larga parte dai tempi della ristrutturazione integrale della hall, tuttora in corso.
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Massimo Bottura non ha ancora una data, ma esclude di riaprire la Francescana il 18. “Torneremo quando ci sarà la sicurezza per riaprire, quando ci renderemo conto che ogni cosa è a posto. Prima di tutto voglio tutelare il mio team, la mia squadra è la mia famiglia e il mio futuro. Quando tutti saremo in sicurezza riapriremo e ricominceremo più forti di prima”, ha dichiarato al convegno inaugurale del Motor Valley Fest Digital, come riporta l’Huffington Post. “Il settore dell’ospitalità è quello che ha subito perdite maggiori. Noi lavoriamo molto con l’estero, per me sarà una grande sfida, ma continuiamo a ricevere premi: proprio stanotte mi è arrivata da New York la notizia che Casa Maria Luigia ha ricevuto il premio per la migliore esperienza gastronomica nel mondo per l’anno appena trascorso. Quindi continuiamo a investire e a credere nel nostro territorio. A porte chiuse, stiamo continuando a lavorare per aprire il ristorante a Maranello: l’inaugurazione cadrà fra febbraio e marzo prossimi, sarà un luogo meraviglioso”.
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In Lombardia, regione probabilmente sottoposta a restrizioni speciali, aspettano di saperne di più la famiglia Santini del Pescatore che ci dicono “per il momento le regioni stanno decidendo i protocolli, per noi finché non ci sarà libera circolazione tra regioni diverse, diventa difficile. Un parmigiano o un veronese non possono venire al Pescatore.” e Chicco Cerea di Da Vittorio il quale commenta: “Solo confusione…”. Mentre Enrico Bartolini ha già una data: il 2 giugno.
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Massimiliano Alajmo aspetta le disposizioni definitive sul piano sanitario e comunque esclude che Le Calandre possano riaprire lunedì, socchiudendo qualche spiraglio per gli altri ristoranti del gruppo.
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Riccardo Monco dal canto suo presume di poter rimettere in moto l’Enoteca Pinchiorri da metà giugno, “ma aspettiamo di vedere come si evolve la situazione”.
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Più o meno per le stesse date dovrebbe essere pronto Mauro Uliassi. “Apriamo sabato 13 giugno per molte ragioni. Una di queste è che il ristorante è ancora un cantiere. Stavamo cambiando tutti i frigoriferi e stiamo finendo solo adesso. I lavori del Lab si sono arrestati il 10 marzo e al momento sono pronti solo due piatti”.
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Niente di definito neppure al Reale di Niko Romito, che non fissa date: “Apriremo quando la situazione sarà per noi più chiara e più certa”.
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Enrico Crippa sta aspettando le scelte regionali, perché in Piemonte permane un punto interrogativo sul 25 maggio. Ma l’apertura dovrebbe avvenire a stretto giro. “Se la data fosse quella, magari apriremmo per il ponte, in modo da avere una settimana per rimettere tutto in ordine e capire come comportarci”, anticipa il direttore Vincenzo Donatiello.