Tutto quello che c’è da sapere su Tom Aikens è scritto qui, leggere per credere: ecco la storia del più giovane chef britannico mai premiato con 2 stelle Michelin.
La storia
Tom Aikens è uno degli chef più talentuosi della Gran Bretagna. Il suo record? All'età di 26 anni è diventato il più giovane britannico ad aver ricevuto due stelle Michelin. Nato a Norwich nel 1970, viene introdotto nel mondo del cibo molto presto: suo padre e suo nonno lavoravano nel settore del vino, mentre sua madre era un'appassionata coltivatrice di ortaggi. Alla precoce età di 16 anni, con il fratello gemello Robert si iscrive alla Hotel School al City College di Norwich ("ma ho sempre avuto le idee chiare: spadellavo già ad otto anni", confessa oggi).
Di lì a poco, nel 1989, Tom consegue il Diploma di Ristorazione Avanzata e si impegna a diventare un grande chef, lavorando in prestigiosi ristoranti sia nel Regno Unito che a Parigi. Oggi ne possiede diversi in tutto il mondo, tra cui Tom's Kitchen e Muse a Londra e The Fat Pig a Hong Kong. Non solo: è anche un noto volto televisivo, grazie alle apparizioni in Iron Chef, Great Chefs Of The World e Market Kitchen su UK Good Food Channel. Ormai di casa al Great British Menu, vi è comparso sia come partecipante sia come giudice. È stato concorrente dello show nella sesta stagione, nel 2011, e nell'ottava, nel 2013, dove ha finito per vincere il round iniziale. È poi è stato lui stesso un giudice dell’undicesima stagione l'anno scorso.
L’apice della sua carriera coincide con la fase in cui riconfermò i due macaron del prestigioso Pied à Terre di Londra nel 1996, battendo il “record anagrafico” che ancora oggi ne fa il più giovane bistellato di sempre nel Regno Unito. Nel 1999, tuttavia, Tom decise di lasciare l’indirizzo per aprire un ristorante tutto suo, e il successo degli anni seguenti non fa che confermare il suo talento. Attualmente detiene una sola stella Michelin presso il Muse by Tom Aikens.
@James-McDonald-RS“Offro ai miei ospiti due diversi menù degustazione, che vanno da sei a 11 portate”, racconta. “Entrambi rappresentano una sorta di autobiografia culinaria, ispirata da persone che ho incontrato lungo il cammino. Anche le stagioni hanno un impatto decisivo: per me, quel che conta è utilizzare i prodotti che stanno crescendo in questo esatto momento dell’anno, restituendo al pubblico sapori veri”.
Lo chef ha anche pubblicato tre libri basati sulla sua vita professionale: Tom Aikens Cooking, Fish e Easy. Consigli per le nuove leve? “Direi che la cosa più importante, quando si entra nel settore, sia quella di avere un obiettivo ben preciso. Perché non è un segreto che il business della ristorazione porti con sé infinite ore di lavoro, rendendo difficile conciliare carriera e vita personale. Detto questo, per me fare lo chef è la cosa più appagante che si possa immaginare. Impossibile annoiarsi, la cucina evolve di continuo”.
Fonte: thesun.co.uk
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