Attualità enogastronomica

Bambini al ristorante, sì o no? Ecco i locali che li escludono

di:
Claudia Bartoli
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copertina bambini al ristorante

Il restaurant manager di un locale belga ha deciso di vietare l’ingresso ai bambini nella sua brasserie. Ecco i motivi della scelta di Noël Brossé, seguito a ruota da numerosi colleghi.

L'opinione

Una “moda” abbastanza recente, quanto insolita, è stata lanciata nel 2018 da un ristoratore belga. Noël Brosse, il manager della Brasserie Sir Charles di Nieuwpoort, ha affisso fuori dal locale il cartello “solo per adulti”, vietando di fatto l’ingresso ai bambini. “Ero davvero stufo. Venivo insultato due o tre volte al giorno perché chiedevo gentilmente di non saltare con le scarpe sporche sulle sedie o di non tagliare i cuscini con i coltelli” racconta Brossé. “Mi è capitato quattro volte di essere ‘aggredito’ perché ho chiesto a questi bambini di essere un po' rispettosi. Inoltre, sono così rumorosi da turbare gli altri clienti. Miro a un pubblico più grande, che mi fa guadagnare cifre diverse".


Il suo esempio è stato, poi, seguito da altri ristoratori, che hanno dichiarato di aver guadagnato in pace e serenità da quando hanno preso la decisione di impedire l’accesso ai bambini. Qualche esempio? In Germania, il ristorante Oma's Küche ("La cucina della nonna", ndr) di Rudolf Markl rifiuta dal 2018 i clienti di età inferiore ai 14 anni dopo le 17:00.


Se il proprietario ha attirato un uragano di critiche, afferma però di non essersi mai pentito della propria scelta. Al contrario. Da quando ha cambiato regole, i suoi ospiti si dicono felici di avere finalmente l'opportunità di mangiare in un'"oasi di pace". E il suo ristorante funziona meglio che mai.


Di mezzo c’è anche un fattore economico da non sottovalutare, dato che, come raccontano coloro che hanno scelto di riservare i locali solamente agli adulti, servendo i più piccoli si guadagna nettamente meno. Se i ristoratori che hanno compiuto questo passo si mostrano felici e soddisfatti, d’altro canto non tutti la pensano allo stesso modo. Per l'ASBL Couples et Familles, escludere i bambini in un ristorante, un hotel o anche in una compagnia aerea, è, in un certo senso, una discriminazione. Tutelare la tranquillità di chi desidera trascorrere un’esperienza piacevole in un locale di qualità è più importante di lasciare che i più piccoli si sentano inclusi e si divertano? Dipende dai punti di vista.


Fonte: 7sur7.be

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