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Lussemburgo, pizzeria in crisi: “Offriamo 4000 € al mese, ma non si trova personale"

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina pizzaiolo 4000 euro al mese

Una pizzeria di Lussemburgo lamenta la carenza di personale, nonostante paghe e condizioni di lavoro appetibili. “Offriamo 4000 € al mese con vitto e alloggio, ma siamo rimasti senza un pizzaiolo”.

La notizia

Anche nel privilegiato Lussemburgo, dove gli stipendi sono sempre stati più alti rispetto ai paesi vicini, si fa sentire il problema della crisi del personale nel settore della ristorazione. Un proprietario di una rinomata pizzeria del piccolo Stato europeo, infatti, ha denunciato tramite i media nazionali la criticità della situazione dopo essersi ritrovato all’improvviso senza il pizzaiolo che per cinque anni l’aveva supportato nell’attività.


"Lo pagavo 4.000 euro netti, 3.980 euro per l'esattezza. Gli ho aumentato più volte lo stipendio, oltre non potevo e lui ha preferito andarsene. In aggiunta alla paga aveva l’alloggio gratis, internet e quando voleva mangiare o bere doveva solo scendere in pizzeria. Il covid ha cambiato la visione delle persone e ora preferiscono stare a casa e ricevere la disoccupazione”. Data la situazione, ad oggi il ristoratore (rimasto anonimo per motivi di privacy) riesce a offrire solo metà dei coperti disponibili all’interno e all’esterno del suo locale, patendo il rincaro del prezzo degli ingredienti, della luce e del gas.


Oggi l’imprenditore si destreggia con ex dipendenti e stagisti: "Due pizzaioli vengono da Liegi, vivono qui solo due o tre giorni alla settimana. Un altro viene da Bascharage part-time. Pago benzina e bonus. Ho un apprendista pizzaiolo di Thionville che formerò quest'estate, ma so che se ne andrà all'inizio dell'anno scolastico. È molto complicato. Per me è una perdita di tempo e di denaro... Quindi sto cercando di cavarmela con i membri della mia famiglia".


Il ristoratore si rammarica per i disagi del sistema lavorativo a livello nazionale, pur non mettendo in discussione la necessità del sostegno di disoccupazione. "D'altra parte, però, se si possono ricevere ingenti sussidi e risparmiare tempo, denaro per viaggi, assicurazioni, ecc, perché lavorare?", commenta sconfortato.

Fonte: 5minutes.rtl.lu

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