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Antinoo’s: al SINA Centurion c’è una delle tavole più interessanti di Venezia

di:
Marco Colognese
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copertina antinoos

Nell'hotel 5 stelle SINA Centurion Palace lo chef Giancarlo Bellino propone una cucina in cui tecnica e immediatezza si intrecciano dando vita a piatti nitidi, dal gusto pulito e mediterraneo.

Ristorante Antinoo's

Il ristorante


Venezia è una città delicata, fragile e immensamente bella, messa a dura prova da ogni genere di circostanza: si tratti della grande acqua alta, della pandemia o dell’inciviltà di un flusso turistico mal gestito. Nulla di tutto questo potrà mai toglierle la sua unicità, il suo essere arte a cielo aperto, tra luoghi noti al mondo intero e angoli meno frequentati da quella massa che tende a muoversi compatta.


Il Sina Centurion Palace, cinque stelle lusso della Sina Hotels, è uno di quei posti defilati: da queste parti la gente passa, certo, anche perché ci si trova nel sestiere di Dorsoduro tra il museo di Peggy Guggenheim, la basilica di Santa Maria della Salute e Punta della Dogana. Ma il caos è sempre distante da questo albergo che si sviluppa in un palazzo del tardo XIX secolo, fatto realizzare dall’architetto Trigomi Mattei in stile gotico-veneziano in mattoni e pietra d’Istria.




Arredato nella sua versione odierna dall’architetto Guido Ciompi, vede opere d’arte moderna e contemporanea mescolarsi felicemente in un contesto di classica eleganza. Noto nell’Ottocento come Palazzo Genovese, l’edificio sorge nell’area di uno dei chiostri del monastero di San Gregorio. Un luogo a colori, dove vale sempre la pena sostare, anche perché le stanze, una cinquantina, sono davvero di ragguardevole bellezza.



Si arriva nella corte, la si attraversa e al di là dell’ingresso c’è il Canal Grande, sul quale il Centurion gode di un affaccio privilegiato e dell’attracco. Alla direzione dell’albergo c’è un general manager illuminato come il napoletano Paolo Morra, uomo con il culto dell’accoglienza e la passione per l’ottima cucina.


Va da sé che sia stato lui il primo a credere in una ristorazione interna aperta al pubblico e affidata dal 2019 a Giancarlo Bellino, classe 1983, pugliese che arriva da San Paolo Civitate, tra la Daunia e il Gargano, il quale racconta: “Siamo entrati subito in sintonia, si è fidato e ha scommesso su di me affidandomi le redini della cucina una volta uscito lo chef precedente. C’è un bel rapporto di reciproca stima, tiene alta la motivazione della squadra e ci appoggia nelle nostre scelte”. L’Antinoo’s Lounge & Restaurant, regno del cuoco, è composto di due sale, entrambe molto eleganti e naturalmente con vista sul Canal Grande, la white e la red room, la prima luminosissima sui toni del bianco e l’altra calda e intima.



Bellino studia in un istituto alberghiero abruzzese e fa esperienza sempre nel mondo dell’hotellerie, fatta eccezione per una breve parentesi con un’attività in proprio: “Ho sempre visto questo ambiente come quello che poteva darmi la formazione più completa: colazioni, snack, bistrot, ristorante fine dining, c’è sempre stato tutto.” Così, prima dell’arrivo al Centurion, lo si trova a Firenze a Villa San Michele, a Gstaad, a Venezia al St Regis (all’epoca Europa e Regina). La sua è una cucina in cui tecnica e immediatezza coincidono, i piatti sono nitidi, comprensibili e soprattutto molto buoni.



La cucina e i piatti


Innanzitutto io amo l’italianità, mi piace rappresentarne i prodotti. Uso pochi ingredienti principali, tre o quattro al massimo, perché preferisco trasformarli piuttosto che mescolarli abbinandoli tra loro. Poi, lavorando in un albergo con clientela internazionale, cerco di proporre quello che le persone si aspettano da una compagnia come la nostra che fa dell’Italia la sua bandiera”. Mediterraneità, quindi, gusti puliti e bellezza:Per un cuoco che come me ama questa città, quello che ispira e l’arte che esprime, è importante che il piatto sia esteticamente riuscito, certo. Questa però è una responsabilità, perché il rischio è che sia soltanto bello da vedere più che buono. Per me il risultato visivo è qualcosa che deve avvenire in scioltezza, perché ragiono con l’idea che prima di tutto debba soddisfare il palato.

Gambero rosso di Marzara con acciughe e lamponi



Si sta bene, allora, con piatti come il fresco carpaccio di manzo dry aged con funghi cardoncelli e tartufo nero, così come con la gustosissima seppiolina in salsa al nero impreziosita da gocce di nduja, prezzemolo, aglio e il suo fegato o con le raffinate linguine ai frutti di mare. Eccellente il risotto al rosmarino con “umami” al pomodoro e aglio dolce, tra note sapide, acidità e morbidezza.

Carpaccio di manzo dry aged con funghi cardoncelli e tartufo nero



Seppiolina in salsa al nero con gocce di nduja, prezzemolo, aglio e il suo fegato



Linguine ai frutti i mare- Crediti Paolo della Corte



Non sono da meno le lasagnette alle alghe con guazzetto di garusoli e aria di pepe di Sarawak. Tra i secondi è molto buona la spigola ai sapori di barena, perfettamente cotta alla plancia, con salicornia, alghe e ristretto di pesce.

Lasagnetta alle alghe con guazzetto di garusoli



Raviolo di branzino all’amo con burro salato affumicato e caviale pressato



Non manca la carne, anch’essa di grande qualità, con il maiale nero affumicato accompagnato da una salsa alla senape antica e pak choi. Si può terminare l’ottima cena con un tradizionale tiramisù con biscotti veneziani oppure ancora con la ganache al cioccolato fondente con frutti rossi e meringa al cocco. Una tra le tavole più interessanti a Venezia.

Ganache al cioccolato fondente con frutti rossi e meringa al cocco


Indirizzo


SINA Centurion Palace - Antinoo's Restaurant

Dorsoduro 173 -30123 Venezia, Veneto

Tel: 041 342 8703

Sito web

 

 

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