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Alessandro Borghese sbarca a Venezia e apre AB - Il lusso della semplicità

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina alessandro borghese ristorante venezia ok

Dalla Cacio&Pepe ai cicchetti rivisitati, ecco quali piatti verranno proposti nel nuovo ristorante firmato Alessandro Borghese a Venezia.

La notizia

Con un paio di mesi di ritardo dovuti ad alcuni imprevisti nel cantiere, tra le pareti dello splendido Palazzo Vendramin Calergi -storico edificio cinquecentesco di Venezia- ha aperto le porte, o meglio la cucina, AB - Il lusso della semplicità: la nuova avventura firmata Alessandro Borghese.


Il progetto risale a qualche anno fa, ma a causa della pandemia è diventato realtà solo oggi: “Dopo l’acqua alta del novembre 2019, il sindaco di Venezia Brugnaro, che è un mio amico, mi ha chiesto di cucinare per una raccolta fondi di Confindustria. Quella sera ho scoperto che il Comune aveva lanciato un avviso esplorativo per affittare parte del palazzo del Casinò a un’attività di ristorazione: ho subito inviato una manifestazione di interesse e il progetto è stato scelto”, racconta Borghese.



Gli spazi, all’interno di Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, si sviluppano su un’area di 740 metri quadrati, di cui 400 interni e 340 di giardino affacciato sul Canal Grande. 5 diverse sale ospiteranno il ristorante gourmet, la caffetteria, il bistrot con pasticceria, il bar e la cantina dei vini. L’apertura per ora è prevista solo la sera per consentire la registrazione del programma televisivo Celebrity Chef; da metà luglio invece si entrerà a pieno regime grazie al lavoro di una brigata di una trentina di persone italiane, ma anche provenienti dall’estero.



L’unico problema: è già tutto prenotato per 3 mesi. “Da metà luglio sarà possibile venire a trovarci dalle 11 del mattino al dopo cena, per un totale di circa 80 coperti. Abbiamo già prenotazioni per i prossimi tre mesi, siamo belli pieni, ma si può sempre provare a trovare un tavolo approfittando di qualche cancellazione”, spiega Borghese. Per quanto riguarda il menu, AB- Il lusso della semplicità in versione veneziana prevede un mix tra i grandi classici della cucina firmata Borghese e piatti che omaggiano la città di Venezia. Così accanto alla Cacio& Pepe e l’Anatra alla Torba trovano spazio piatti come la Gallina in saor con datteri e chips di polenta e la Picanha veneta con cappuccio scottato e salsa passion fruit, o la Busara di scampi all’aglio nero.



Dall’apertura, alle 11, si potranno mangiare i “chicchetti”, la nostra rivisitazione dei cicchetti veneziani: pesce crudo, ostriche, tagliatelle di seppia, capesante, sauté di coquillage... Poi ci sarà il menu degustazione e la carta, con al massimo 5 piatti per categoria (antipasti, primi, secondi e dessert). L’idea è celebrare Venezia come crocevia di influenze gastronomiche: abbiamo studiato molte ricette antiche e fatto un’attenta selezione di fornitori locali.


Immancabile il gran crudo, che abbiamo chiamato “Bucintoro” come l’imbarcazione intarsiata a bordo della quale viaggiava il Doge”, continua Borghese. Come già avviene nel ristorante di Milano, anche a Venezia gli spazi interni ospitano una galleria d’arte temporanea in cui giovani artisti espongono le loro opere.



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