Disastro covid: chiude uno dei più celebri pub inglesi dopo 455 anni di storia e meta di celebri romanzieri

di:
Massimiliano Bianconcini
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lamb e flag copertina

Aperto al pubblico dal 1566, il The Lamb & Flag è stato frequentato anche da J.R.R. Tolkien, l’autore del “Signore degli anelli”. I dati commerciali degli ultimi mesi dicono che il pub non è finanziariamente sostenibile.

La Notizia

Il The Lamb & Flag, un pub di Oxford, nel Regno Unito, ha aperto letteralmente i battenti nel 1566. Questo significa che ha iniziato a servire birra durante il regno di Elisabetta I e quando William Shakespeare era appena un bimbo di due anni. Si è poi trasferito nei locali attuali intorno al 1613 e nel tempo ha fatto collezione di una serie interminabile di visitatori, alcuni dei quali molto famosi. È stato infatti un luogo molto abituale per J.R.R. Tolkien, l’autore, tra gli altri, de “Il Signore degli anelli”, e per Lewis Carroll, che ha scritto “Alice nel Paese delle Meraviglie”, quando entrambi soggiornavano ad Oxford per frequentare l’università. Sembrerebbe inoltre che anche il romanziere Thomas Hardy avesse un debole per questo storico pub.


Sfortunatamente, la pandemia ha messo seriamente in crisi questo longevo esercizio commerciale che in 455 anni di storia ha dovuto superare innumerevoli sfide, ma non è stato in grado di sopravvivere al coronavirus. Di proprietà del St John's College, uno degli oltre 40 college che fanno parte dell'Università di Oxford, il The Lamb & Flag ha chiuso alla fine di gennaio. «Il The Lamb and Flag, come molte altre aziende del settore dell'ospitalità, è stato duramente colpito dalla pandemia - ha dichiarato in una nota Steve Elston, vice economo del St. John’s College -. Nonostante gli sforzi dello staff e nonostante le attente valutazioni che sono state fatte per trovare il modo di tenerlo aperto, i dati commerciali degli ultimi 12 mesi dimostrano che il pub attualmente non è finanziariamente sostenibile. Pertanto, i direttori del locale sono obbligati a chiudere il pub».


Secondo inews.co.uk, Elston ha affermato che il pub sarà ancora di proprietà del St. John's College e che si cercherà di «guardare oltre la situazione attuale per capire quale potrebbe essere il suo futuro». Dave Richardson, della filiale di Oxford della Campaign for Real Ale (CAMRA) ha dichiarato che l'organizzazione si opporrà se il Consiglio comunale proverà a cambiare la destinazione d’uso dell’edificio e a breve potrebbe presentare una petizione, per farlo denominare bene di pubblico valore, cosa che proteggerebbe ulteriormente l'edificio e darebbe anche la possibilità ad una associazione il diritto di acquistarlo, se mai fosse messo in vendita. «Ha una storia così lunga che sarebbe sbagliato lasciarla finire così. È un grande pub studentesco ed è molto popolare tra i residenti. Molte persone vi hanno fatto la loro prima tappa, quando hanno visitato Oxford», ha concluso Dave Richardson.


Un recente articolo dell'Oxford Drinker ha ricordato come il pub fosse stato segnalato nella guida “Good Beer” per 20 anni consecutivi, nominato "The City Pub of the Year" più di una volta per il fatto di offrire una mezza dozzina di ottime birre artigianali, oltre al vero sidro. Come è stato notato, la sua chiusura lascia la zona di St. Giles senza locali, visto che il The Eagle and Child, altro storico pub aperto nel 1650, è fermo per dei lavori di ristrutturazione dall'autunno 2019. Le voci tra gli abitanti del quartiere sono sempre più allarmate, anche tra chi non aveva familiarità con il The Lamb & Flag si è improvvisamente reso conto che è difficile immaginare la zona senza di esso. A Oxford, tutti sperano che si riesca a salvare il locale e i posti di lavoro annessi; ma soprattutto che le sue ottime birre possano continuare ad essere servite.

Fonte: Food & Wine 

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