Fagioli neri e rossi, riso, avocado, Tillamook Cheddar, olive nere, panna acida, coriandolo e “Tali sauce” il piatto unico di Tali Ovadia partito come street food conta oggi 12 ristoranti e promette di conquistare la Grande Mela.
Il Ristorante
The Whole Bowl: una soluzione per gli indecisi e per i pigri, dato che una persona in media deve prendere circa 35.000 decisioni al giorno. The Whole Bowl, il ristorante che offre un solo piatto o meglio una sola bowl, ciotola in italiano.
Tali Ovadia quando nel 2001 ha lasciato la start-up di software dove lavorava per iniziare il suo viaggio nel mondo gastronomico di Portland con il suo carretto di appena dieci piedi, non pensava certo che una ventina d’anni dopo quel mezzo si sarebbe trasformato prima in una roulotte, poi in un ristorante e infine in una catena di ben dodici ristoranti. Nove Whole Bowl a Portland, uno a Cincinnati, uno a Flagstaff e dall’undici Novembre uno anche a New York, il primo sull’East Coast.

Una sola bowl composta da fagioli neri e rossi, riso, avocado, Tillamook Cheddar, olive nere, panna acida, coriandolo e la famosissima e magica “Tali sauce” a base di aglio e limone che pare irreplicabile. “E’ solo un piatto perchè quando ho iniziato il mio carrello era di dieci piedi quadrati e non avevo molto spazio per avere molti ingredienti, potevo fare una cosa e volevo farla bene” dice Tali. L’unica scelta da compiere la dimensione, le bowl sono disponibili in due: la Bambino Bowl, da 12 once a 6 dollari e la Big Bowl, da 16 once a 6,50 dollari, ma qui sceglie la fame. Questo piatto è ispirato dai suoi viaggi in Nepal dove aveva apprezzato il Bhat, un piatto di lenticchie e riso che, dopo i primi assaggi, ha integrato con Tillamook Cheddar, panna acide e avocado ispirandoisi alla cucina messicana. Un pasto sano, adatto anche ai vegani se si tolgono panna acida e formaggio, economico e soprattutto veloce. A quanto pare questa bowl è diversa da tutte le altre, ha qualcosa di speciale e irripetibile e sta già conquistando anche i palati di New York.
Nella Grande Mela Whole Bowl si trova a Brooklyn, luogo che è sembrato ideale a Tali e al suo socio newyorkese Adam Sturm per le affinità con Portland dove si apprezza soprattutto il cibo semplice ed economico.

La location di New York nonostante i suoi soli 850 piedi è il più grande di tutte. Quando l’hanno scelta Ovadia e Sturm stavano passeggiando per Brooklyn dove ci sono molti ristoranti veggie quando hanno scorto un cartello che diceva “Negozio con buon Karma”, hanno subito pensato che quello fosse un segno, quindi il posto giusto. Diciotto posti a sedere tra i tavoli e il bancone, un locale luminoso, con mattoni imbiancati a calce, molte piante e tavoli in legno “di alberi già caduti”, perché a Whole Bowl c’è una fortissima attenzione per l’ambiente e la sostenibilità.
Per gestire una catena di dodici ristoranti non si può certo dire che Tali sia un’imprenditrice improvvisata. Visitando il sito di Whole Bowl ci si accorge che c’è una fortissima attenzione al marketing, numerosi video divertenti per spiegare la filosofia e la comodità del minimalismo Whole Bowl. Non mancano le t-shirt e la possibilità del servizio catering a bordo di un camioncino che per 900 dollari stazionerà presso la vostra location per tre ore. Se c’è una nota negativa questa riguarda l’immagine, a quanto pare queste bowl sono poco fotogeniche perchè più che ciotole questi contenitori, completamente compostabili, sono dei cilindri e il succulento contenuto della bowl è stratificato perciò nascosto, poco male da fotografare c’è tutto il contorno.
Il motto di The Whole Bowl è “It’s like eating a hug”, ovvero “è come mangiare un abbraccio”, a quanto pare anche la frenetica New York si è già fatta abbracciare.
Indirizzo
The Whole Bowl488 Metropolitan Avenue (Rodney Street)
Williamsburg, Brooklyn
Tel. +39 347-599-1717
Il sito web