La visita del Presidente Biden e della First Lady presso il ristorante Sistina di New York ha richiesto un'organizzazione meticolosa e la massima attenzione da parte dei servizi segreti. Cronaca dell’intera serata, dai piatti dello chef Giuseppe Bruno all’”operazione sicurezza”.
La notizia
Dopo il suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, accompagnato dalla First Lady Jill Biden, ha scelto di trascorrere una serata rilassante in uno dei ristoranti più iconici di New York: Sistina, situato nel cuore dell'Upper East Side. Lo chef e proprietario, Giuseppe Bruno, ha accolto con entusiasmo i suoi illustri ospiti, che hanno avuto l'opportunità di assaporare la cucina italiana autentica, un punto di riferimento per la gastronomia della Grande Mela da oltre 40 anni.
Per il Presidente Biden era la prima visita al ristorante, mentre la First Lady aveva già cenato da Sistina lo scorso maggio, rimanendo particolarmente colpita dagli spaghetti al pomodoro preparati da Bruno (definiti i più buoni di New York dal grande chef Danier Humm, come vi abbiamo raccontato qui). Proprio su suggerimento di Jill, il Presidente ha deciso di gustare questo piatto iconico, noto per la sua semplicità e l’alta qualità degli ingredienti. Bruno seleziona una combinazione unica di cinque varietà di pomodori provenienti dalla zona vesuviana, creando una salsa densa e profumata che, insieme alla pasta di Gragnano e all’olio extravergine d’oliva di prima qualità, offre un’esperienza gastronomica autentica.
La cena ha rappresentato non solo un momento di alta gastronomia, ma anche un significativo evento di sicurezza e prestigio per il ristorante. La visita del Presidente Biden e della First Lady ha richiesto un'organizzazione meticolosa e la massima attenzione da parte dei servizi segreti. Prima dell'arrivo della famiglia presidenziale, il ristorante e l'area circostante sono stati sottoposti a un approfondito sopralluogo delimitando tutti gli spazi attorno allo stabile, con l’impiego di cani anti-esplosivo e droni. Il contesto attuale, caratterizzato da un periodo storico-politico teso e dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso, ha ulteriormente elevato i livelli di vigilanza. Nonostante il livello di sicurezza fosse altissimo, i servizi segreti hanno deciso di non chiudere l'intero ristorante, permettendo così ai clienti abituali di continuare a gustare i piatti di Sistina, da sempre meta di ospiti di rilevanza mondiale.
Quando il Presidente e la First Lady sono entrati, lo hanno fatto attraverso un accesso secondario, rispettando le procedure di sicurezza. Una volta seduti al tavolo riservato, il focus si è spostato nella cucina di Sistina, dove lo chef Giuseppe Bruno e la sua brigata erano già al lavoro per preparare una cena appositamente pensata per il quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti. Durante l'intera esperienza, due membri dei servizi segreti erano presenti in cucina per garantire la sicurezza dei piatti prima che venissero serviti. La cena è stata caratterizzata da un’atmosfera rilassata, con piatti semplici e genuini. A conclusione della serata, il Presidente Biden ha scelto di assaporare uno dei dolci più amati al mondo, il gelato, optando per una combinazione classica di cioccolato e vaniglia, che ha gradito particolarmente.
Lo chef Giuseppe Bruno ha dichiarato che avere l’opportunità di ospitare il Presidente degli Stati Uniti è stato un grande onore, che si aggiunge alla lunga lista di personalità di spicco che hanno varcato la soglia del suo ristorante. Tra questi, anche gli ex Presidenti Bill Clinton e Barack Obama sono clienti abituali: Clinton apprezza in particolare i risotti stagionali, mentre Obama non rinuncia mai alle lasagne dello chef Bruno.
Dopo circa tre ore, durante le quali hanno avuto modo di assaporare non solo la cucina italiana autentica, ma anche di condividere momenti conviviali e di leggerezza in una vita sempre frenetica, il Presidente ha salutato lo chef Bruno e tutto il suo staff. Al momento della partenza, la First Lady si è avvicinata allo chef, confermando di aver mantenuto la promessa fatta lo scorso maggio di portare il marito a gustare i piatti del ristorante. In un gesto di cordialità, il Presidente ha anche promesso di tornare presto a Sistina durante i suoi futuri viaggi a New York City, lasciando un’eco di entusiasmo e gratitudine tra il personale e gli avventori presenti.