A Grottammare c’è un ristorante che impreziosisce l’offerta del territorio piceno. Oggi Attico sul mare è un fine dining di grande eleganza e il menu del cuoco Tommaso Melzi rappresenta una matura espressione gastronomica di una cucina territoriale in chiave contemporanea.
Il locale
Il casato antico di Grottammare, che affaccia sul mare, è uno dei borghi più belli d’Italia e da quando nel ‘500 qui si è affermato un Papa, Sisto V, è diventato sede di scultori, architetti, scrittori e poeti. Nella parte bassa della cittadina, al centro del suo lungomare, c’è un ristorante con terrazza che racconta i sapori dell’Adriatico con grande eleganza.
Da Porto S. Giorgio a Pescara, secondo la Guida Michelin, salvo un paio di segnalazioni non c’è neanche un ristorante in cui valga la pena una sosta gastronomica. Secondo me però a Grottammare, in uno spazioso piano attico che guarda con eleganza la spiaggia che ha di fronte, c’è un ristorante che impreziosisce l’offerta del territorio piceno.
Siamo ai confini con San Benedetto del Tronto e il borgo di cui parliamo, nel suo cuore storico che si sviluppa in collina, è stato dichiarato uno dei più belli d’Italia. Grottammare, viene definita la “Perla dell’Adriatico”. Spiaggia dorata, lungomare pedonale e cilcabile, turismo e vacanze di qualità se si cerca la bellezza senza troppa confusione. Dentro questa cornice, Sara e Simone Marconi hanno nel tempo sempre di più affermato il loro progetto ristorativo.
Oggi, Attico sul mare è un fine dining di grande eleganza e la cucina del cuoco Tommaso Melzi, con i Marconi da sedici anni, è più che mai quest’anno una matura espressione gastronomica di una cucina territoriale in chiave contemporanea.
L’ingresso del ristorante parte dalla base della torre del Palazzo Kursaal di Grottammare, si entra e si prende un ascensore riservato a porte scorrevoli di alluminio, di quelle che poi quando si aprono ti lasciano di fronte all’evidenza di un attico sul mare. L’ambiente unico è davvero grande e modulato negli spazi da oggetti di arredo mai fuori contesto, come un pianoforte a coda e dei pass di servizio, i tavoli sono ampii e le sedute spaziose, con una mise en place classica su tovaglia bianca.
Tutta la sala è costeggiata sul suo lato lungo da ampie vetrate sul mare e una parte di tavoli, in stagione estiva, può apparecchiarsi anche all’esterno. Come tutti gli attici che si rispettino, anche qui c’è un super attico e la terrazza a cielo aperto che si trova al piano superiore, accessibile con una scala esterna, diventa uno spazio esclusivo per piccoli eventi o per cene riservate. In un contesto di luminosa eleganza, Sara Marconi è la femminilità che restituisce colore alle cose. Sommelier “atipica” come le piace definirsi, guida chiunque siede al tavolo verso percorsi di abbinamento vini sempre diversi e centrati sulla cucina, dalla Borgogna all’Etna passando per le Marche.
Simone dal canto suo è un padrone di casa affabile e si dimostra anche fedele custode delle tradizioni gastronomiche ricevute in dote dalla sua famiglia. Sorride, accoglie, racconta la cucina dello chef Tommaso e non tralascia mai niente al caso. Gli piace pensare che la forma, nella relazione coi suoi ospiti, sia fatta di sana fiducia e gentilezza.
I piatti
Il menu di Attico sul Mare prevede (anche) dei percorsi degustazione, da 9 portate tra mare e terra a 90€ e un estratto di 5 con solo mare a 65€. Infine, c’è un percorso dedicato ai grandi classici della cucina di mare da 6 portate a 70€ che va dall’Insalatina tiepida di mare al Rombo con patate, olive e pomodirini, chiudendo poi con il dessert. Come detto, c’è possibilità di wine pairing, ma è completamente a cura di Sara e potrete disegnarlo con lei scegliendo tre calici, anche su una selezione al Coravin. Io ho mangiato alla carta e superato un amuse bouche su cui ha troneggiato un tacos con carciofo arrosto e ricotta salata, l’Insalatina di mare tiepida è stato un antipasto recuperato alla memoria.
Il plateau è un crudo esibito per l’intero tavolo composto da scampi, totanetti, seppie e mazzancolle, che poi viene cotto in una vaporiera per il tempo di una clessidra capovolta al tavolo. Olio di oliva e misticanza all’arancio Biondo Piceno, a condimento per un piatto ormai quasi impossibile da trovare, in dedica al mare nella sua purezza. Buono anche lo Sgombro con maionese di alloro, un piatto dedicato a uno dei prodotti caratterizzanti della zona che è proprio l’alloro.
Al tempo dei primi piatti ho spaziato tra un Cavatello alla quintessenza di mare e dei Tortellini ripieni di ciauscolo, verza e mela rossa dei Sibillini. I cavatelli sono mantecati con un concentrato di brodetto che spinge forte sull’intensità del gusto, accompagnati da una tartara di crudo di scampo che ammorbidisce la sapidità del piatto. I tortellini di ciauscolo a seguire sono un’esplosione di sapore equilibrato e goloso. In questo piatto le componenti di gusto principali vanno dalla dolcezza del ciauscolo all’acidità controllata della mela, rendndo il risultato finale in bocca prima appagante e poi pulito e persistente.
Il Rombo dalla testa alla coda è il secondo piatto prescelto. Viene servito con la sua maionese e dei ciccioli di rombo ad accompagnare uno scoltellato cotto alla brace. Materia prima nobile dalle carni morbide e succose, indispensabili per andare a supportare la parte vegetale nell’opera di equilibrio con il fondo. Gustoso senza riserve. Anche perché a seguire la granita di cetriolo su meringa all’italiana, con capperi e lime, è davvero un’ondata di freschezza.
A chiudere, il Soffice di yogurt con gelato di pere, muesli, mirtilli e caramello salato, sembra una colazione internazionale che ti riporta indietro nel tempo. Yogurt acido fatto in casa di grande livello, a controllare gli zuccheri di un dessert che risulta appagante e non eccessivo. Il bere è stato un divertimento costante e continuo. Se la cucina di Tommaso Melzi convince, la carta dei vini conquista e si dimostra una delle migliori in circolazione. Centrata sulla cucina, ricercata nelle selezioni, ampia nella scelta e magistralmente convertita in calici da Sara.
Il rapporto qualità/prezzo è assoluto. Il mare di fronte, l’eleganza intorno e l’accoglienza di una famiglia che crede nel valore delle proprie origini, sono il valore aggiunto di questo ristorante. Un pianoforte, i sorrisi e la tavola bianca di quella cucina che nei piatti sa farti sentire tanto esclusivo quanto appagato, nei sapori dell’Adriatico, sono la misura di un’esperienza che vale la sosta.
Contatti
Attico sul Mare
Piazza Kursaal 6
63064 Grottammare AP
Telefono +39 0735 73 63 94
E-mail info@atticosulmare.it