Chef fautori del cambiamento con LIFE Climate Smart Chefs: dopo il ciclo di corsi di alta formazione, rivolti ai cuochi di tutta Europa, arriva anche l’Award, il concorso a riconoscimento dell’impegno di chef e associazioni no profit nel promuovere pratiche alimentari rispettose dell’ambiente.
La notizia
Contribuire allo sviluppo e all’attuazione della strategia EU Climate Policy e Farm to Fork (F2F) coinvolgendo gli chef e facendoli diventare fautori di un cambiamento importante legato alla sostenibilità: questo è LIFE Climate Smart Chefs il progetto europeo triennale che punta a formare chef provenienti da tutta Europa, fornendo loro conoscenze e strumenti per generare trasformazioni nello studio delle ricette, nella strutturazione del menù e anche nella comunicazione con i clienti, promuovendo la consapevolezza su questioni climatiche e ambientali.
E oggi, dopo otto edizioni dell’High Level Course dedicato agli operatori della ristorazione, per un totale di 160 chef provenienti da tutti i 27 diversi paesi europei, il progetto ha celebrato la conclusione di questo percorso con un evento esclusivo nella scenografica location del Davines Group Village, da sempre realtà concretamente impegnata sul fronte della sostenibilità d’impresa, insieme ad ALMA, La Scuola Italiana di Cucina Italiana, partner e titolare della didattica delle lezioni in presenza del corso, e ai player coinvolti: Fondazione Barilla, ENAIP NET, l’Università finlandese JAMK e l’azienda irlandese NUTRITICS. Un’occasione per evidenziare numeri e risultati ottenuti, ma anche per rilanciare l’apertura delle candidature all’Award che premierà chef e associazioni no profit virtuose. “In queste 8 edizioni Climate Smart Chefs ha formato oltre 160 chef, provenienti da tutta Europa, ricevendo più di 500 candidature ed erogando in totale oltre 250 ore di formazione – spiega Andrea Sinigaglia, Direttore Generale di ALMA- È stato un percorso caratterizzato dal coinvolgimento di grandi figure del settore, dai docenti accademici, agli chef, ai produttori che ogni giorno lavorano la terra e realizzano materie prime d’eccellenza.
Abbiamo messo in campo la tecnologia con Nutritics, che ha realizzato il software “FoodPrint”, usato oggi da oltre 1300 chef per calcolare l’impatto di un menu e renderlo il più sostenibile possibile. Abbiamo creato una piattaforma di e-learning per gli allievi grazie anche all’expertise di partner come Enaip. Infine abbiamo potuto raccogliere un feedback concreto sulla qualità del corso grazie alla survey condotta da Jamk, che ha messo in luce quanto e in che ambiti sia migliorata la capacità dei partecipanti di essere, in concreto, dei Climate Smart Chefs”.
IL CORSO – HIGH LEVEL COURSE
Un percorso didattico composto da 36 ore di lezione, suddivise in 6 moduli, tra incontri online e in presenza presso ALMA, che ha coinvolto attivamente i partner, insieme a docenti ed esperti del settore, guidando i partecipanti nella conoscenza di una nuova frontiera della ristorazione. L’obiettivo era condurre gli aspiranti climate smart chef a identificare le principali tematiche per realizzare un sistema alimentare maggiormente attento e consapevole verso le sfide che oggi il professionista della ristorazione è chiamato ad affrontare, anche attraverso soluzioni di matrice tecnologica.
Ed è qui che entra in gioco il software “FoodPrint”, un tool digitale per la progettazione di menu sostenibili, che analizza l’impatto ambientale, sociale ed economico della proposta gastronomica di un ristorante. Ma c’è di più, perché dal progetto LIFE Climate Smart Chefs scaturirà ‘Vision 2030’, un documento strategico volto a fornire raccomandazioni e sostenere gli obiettivi EU di mitigazione del cambiamento climatico, ispirando un maggiore coinvolgimento degli chef per trasformare in maniera tangibile i sistemi alimentari in Europa.
CLIMATE SMART CHEFS AWARD
Un premio, ma soprattutto l’espressione di una scelta verso la volontà di dare un contributo nei confronti dell’ambiente. Il Climate Smart Chefs Awards è una iniziativa indirizzata non solo al mondo della ristorazione, ma anche a iniziative locali impegnate ad agire secondo i principi della sostenibilità. È Marta Antonelli, direttrice della ricerca di Fondazione Barilla e coordinatrice del progetto LIFE Climate Smart Chefs, a illustrare finalità e funzionamento dell’Award: “Questo è ora il secondo grande obiettivo del progetto, per dare valore a chef e iniziative locali che operino davvero secondo i dettami della sostenibilità. Non solo dando loro visibilità ma riconoscendo per loro anche un premio che possa, come un volano, incrementare le loro best practice attraverso un ulteriore corso di formazione, per gli chef, o attraverso un sostegno economico per le associazioni, ma sempre e comunque con l’intento di diffondere e replicare questo modello di ristorazione che contribuisca alla mitigazione del cambiamento climatico”.
Climate Smart Chefs Awards è aperto a partecipanti maggiorenni residenti in uno stato europeo, che avranno la possibilità di candidarsi a partire fino al 10 giugno 2024, scegliendo tra due diverse sottocategorie: “Il Ristorante sostenibile dell’anno”, rivolto agli chef più esperti, già a capo di una cucina professionale, e “La ricetta sostenibile dell’anno”, a cui potranno partecipare i cuochi più giovani in formazione o impiegati in una cucina. Al vincitore di ciascuna categoria andrà un corso specialistico presso ALMA, la possibilità di diventare ambasciatori del progetto in tutta Europa e la licenza gratuita per un anno del software “FoodPrint”.
Il riconoscimento per le “iniziative locali” è, invece, rivolto a quelle associazioni locali e organizzazioni no profit che, coinvolgendo attivamente uno o più chef, pongono in essere progetti e iniziative legate a cibo, clima, acqua, nutrizione, spreco. In palio, un premio in denaro dal valore di 10.000 euro per il primo classificato, 5.000 per il secondo e 2.500 per il terzo. A decretare i vincitori per entrambe le categorie dell’Award sarà una giuria internazionale di esperti nel settore food, guidata dalla chef Chiara Pavan, mentre i premi saranno assegnati durante la Conferenza finale del progetto a settembre 2024.