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Fiumicino hotspot della gastronomia: i nuovi progetti di Periferia Iodata

di:
Redazione
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copertina periferia iodata

Più che una cena a 30 mani, un laboratorio per il territorio. L’associazione Periferia Iodata il 7 novembre mette sulle pizze di Luca Pezzetta il fermento di un distretto gastronomico travolgente.

La notizia

Saranno protagoniste della reunion dell’associazione, quale base per topping cui hanno lavorato praticamente tutti i cuochi di Periferia Iodata, a cominciare dal presidente Gianfranco Pascucci e dal vicepresidente Lele Usai. Di fatto la cena, del costo amichevole di 80 euro, bevande incluse, troverà nel format pizza il suo filo conduttore. A partire dall’antipasto italiano, con 4 tipi di focacce da diversi grani abbinate a salumi di pesce. A seguire pizze tutte da assaggiare: la “marinalghe”, marinara alle alghe; il padellino con pesce crudo di stagione e carote di Maccarese, la pizza con pesce spada in porchetta alle erbe spontanee delle dune e quella con le alici in cotoletta.



Una delle portate che accompagnerà la serata sarà l’“infuso di mare”, realizzato con le erbe del Mediterraneo e le telline locali. Non da meno l’abbinamento a cura di un altro socio, Dario Araneo del bistrot Al Chiosco: lo “spritz” alla genziana con vermouth alle foglie di fico, marmellata di capperi ed erbe spontanee; il bloody mare con acqua di pomodori fermentati, alghe rosse, succo di peperone e carota di Maccarese; la finta birra simulata con distillato a base di segale, spezie e luppolo di un birrificio locale, spuma allo zenzero con limone e lime. Prima del finale dolce firmato dalla pasticceria di Clementina e Arcangelo Patrizi.


L’intenzione è sempre quella di promuovere il territorio del litorale laziale e i suoi prodotti, facendo il punto sui progetti anche sociali in itinere, dalla lotta contro la plastica in mare e per la salvaguardia del delicato habitat delle dune, ai corsi di formazione lanciati insieme all’amministrazione, fino alle denominazioni di origine comunale, in un’ottica che con lessico alla moda si può ben definire di “sovranità alimentare”. Il marchio è finora toccato a dieci fra prodotti e ricette, tutti sottoposti a rigorosi disciplinari: la tellina di Passoscuro e il Cannolicchio, il pinolo di Fregene e la caciotta Palidoro, ma anche la pizza alla marinara con le alici fresche, il risotto alla pescatora e la minestra di broccoli e arzilla.


Non mi stanco di ripetere che ogni morso è una scelta politica”, commenta Pascucci. “Sono entusiasta di quello che sta accadendo a Fiumicino e che non mi sarei mai aspettato di vedere. Attorno al forno si sono riuniti 15 ragazzi, coinvolti in quello che è un vero e proprio laboratorio. E poi i produttori, che lavorano per noi e iniziano a vendere anche a Roma. Magari qualcuno prima dava via il latte e ora lo elabora in proprio ed è passato al biologico, come il caseificio Ammano. Tutto questo significa fare ‘moda’ in senso positivo”.

 

Periferia Iodata

L’associazione, senza scopo di lucro, è nata con uno scopo preciso: promuovere il territorio e i suoi prodotti. Fondatori sono stati due chef stellati di Fiumicino, Gianfranco Pascucci e Lele Usai, insieme a Marco Claroni e Benny Gili, rispettivamente per i ristoranti Pascucci al Porticciolo, Il Tino e 4112, l’Orologio di Fiumicino e La Baia di Fregene. Si sono poi aggiunti per Fiumicino Luca Pezzetta (Clementina), Alessandro Capponi (Host), Alessandro Pietrini (La Marina), Franco Di Lelio (Pizzeria Sancho), Arcangelo Patrizi (Pasticceria Patrizi), Marco Fiorucci (Gina al Porto Romano), Marco Fedeli (Angoletto) e Dario Araneo (Barman Heppi); per Fregene Andrea Salce (Il Riviera), Fabio Di Vilio (La Scialuppa Di Salvatore) e Maria Cristina Sebastiani (Rosario).


“Periferia Iodata nasce con l’intento primario di voler raccontare e promuovere un territorio, di valorizzare i prodotti della nostra terra, del nostro mare e dei nostri artigiani”, spiega il presidente Gianfranco Pascucci. “Un progetto dal tratto inclusivo che intende accogliere tutti coloro che lavorano con standard di qualità alta, a prescindere dalla tipologia di ristorazione del singolo”. 

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“Il fine è quello di fare rete con chi vuole tutelare e promuovere il patrimonio eno-gastronomico e la cultura agro-alimentare locale in tutte le sue forme, valorizzandone i prodotti tipici, le tecniche di lavorazione, i piatti della tradizione e le ricette peculiari che caratterizzano il territorio del litorale laziale e del Comune di Fiumicino in particolare”, aggiunge Lele Usai, vicepresidente dell’associazione. “Per farlo ci proponiamo di organizzare eventi, partecipare a fiere nazionali e internazionali di settore e promuovere ogni altra attività utile a perseguire gli obiettivi prefissati. Valorizzare, tramandare alle nuove generazioni e promuovere insieme la cultura enogastronomica territoriale sarà una delle nostre priorità”. 

 

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Lunedì 7 novembre ore 19:30

Clementina

Via della Torre Clementina, 158, Fiumicino

Prenotazioni al numero: 328 8181651

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