Nasce il Metodo Niko romito: sette tecniche di cucina avanzata per migliorare resa e qualità del cibo servito nelle strutture ospedaliere.
La Notizia
Niko Romito: l'alta cucina entra negli ospedali
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Sembra un'utopia e invece è realtà, grazie a un progetto fortemente voluto da Niko Romito e imbastito mediante il supporto dell'Università La Sapienza, GioService, e Analysis.
Sette tecniche di cucina avanzata per migliorare resa e qualità del cibo servito nelle strutture ospedaliere, con l'obbiettivo di curare i pazienti a partire dei pasti e rendere più piacevole un'esperienza già di per sé delicata come quella del ricovero.
E' nato così il Metodo Niko Romito, costruito attorno ad alcuni perni fondamentali: il recupero degli scarti, la cucina a vapore, la tecnica del sottovuoto, quella della bassa temperatura, quella del “freddo”, quella della salamoia e quella dell'alta temperatura con pellicola di amido.
Quest'ultima viene eseguita cospargendo gli alimenti con un gel di maizena, preparato con farina di maizena e olio, creando così uno strato protettivo che resiste anche ad alte temperature di cottura e consente quindi cuocere carne e pesce in poco tempo mantenendo le fibre intatte.
Il giusto fine dell'alta cucina, ovvero sperimentare tecnologie e tecniche avveniristiche per poi metterle a disposizioni della gente comune. Chapeau, Niko.
Tutte le fotografie sono di Francesco Fioramonti