Chef

Iniziativa solidale: Alessandro Dal Degan reagisce alla crisi donando i suoi piatti ai più bisognosi

di:
Sara Favilla
|
alessandradeldegan

La notizia ha fatto il giro dei social per tutto lo scorso weekend, rimbalzando sui social e creando un’eco inaspettata. Di questi tempi, con la ristorazione sacrificata e un’economia piagata, sia per questo settore come per molti altri, non è facile imbattersi in messaggi e iniziative di solidarietà, ché spesso sono la rabbia e il malcontento a farsi spazio nell’agorà virtuale.

La Notizia

La notizia ha fatto il giro dei social per tutto lo scorso weekend, rimbalzando sui social e creando un’eco inaspettata. Di questi tempi, con la ristorazione sacrificata e un’economia piagata, sia per questo settore come per molti altri, non è facile imbattersi in messaggi e iniziative di solidarietà, ché spesso sono la rabbia e il malcontento a farsi spazio nell’agorà virtuale.

Poi però compaiono dei barlumi di luce, ed è quello che in moltissimi abbiamo avuto il piacere il leggere grazie allo chef Alessandro Dal Degan e i suoi ragazzi de La Tana di Asiago.


Ecco il testo del post:

LETTERA APERTA A TUTTI, CLIENTI, AMICI E NON

È un momento storico di enorme difficoltà. Lavorativa, sociale ed economica.

Abbiamo ricevuto testimonianze di molte persone che non riescono a portare un pezzo di pane in tavola. E molte di queste persone non lo vogliono far sapere per vergogna.

La vergogna, a nostro avviso, è tutt’altra cosa.

Quindi, senza vergogna alcuna, se qualcuno ad Asiago o zone limitrofe, si trovasse in questa situazione ci scriva in privato.

non importa che sia conosciuto o meno, non importa che sia o sia stato mai nostro cliente, non importano razza, età, colore della pelle, religione, sesso o orientamento politico.

Abbiamo magazzini pieni di pane, pasta, riso e farina che possono diventare un piatto caldo, molti dei quali non possiamo vendere ed andrebbero buttati via.

Rimarrà un segreto tra noi e te, nessuno lo verrà mai a sapere.

Non siamo ricchi, mai stati e mai lo saremo probabilmente, non abbiamo grandi possedimenti, ma abbiamo il modo di donare un sorriso, che magari diventerà anche il nostro sorriso in questo momento triste.

Se siete nelle condizioni di aver bisogno scriveteci. Fatelo solo se realmente ne avete bisogno, consci che se non fosse vero sarebbe come rubare.

Non fatevi problemi a chiedere aiuto, magari un giorno noi avremo bisogno di chiederlo a voi e ci piacerebbe poter contare su qualcuno.

La Tana

 


Sono ancora incredulo per la risonanza che ha avuto questo post, ma credetemi, non l’ho fatto certo per farmi pubblicità. Abbiamo deciso di fare quest’azione di aiuto dopo che la scorsa sera un cliente è venuto all’Osteria a ritirare il suo ordine e ci ha raccontato che una parte del suo acquisto era destinata in aiuto a una famiglia in difficoltà. Per me, Enrico e i ragazzi è stato automatico pensare che avremmo potuto dare un contributo più diretto a questa situazione drammatica. Abbiamo magazzini pieni di scorte di pasta, riso e pane, perché non donarli a chi ne ha bisogno? Non sappiamo quando riapriremo i nostri ristoranti, siamo anche piuttosto stanchi di queste aperture a intermittenza che non riteniamo risolutive, ma non perdiamo il contatto con la realtà e ci sentiamo parte di una comunità che è tutta messa in ginocchio, visto che qui in montagna la stagione sciistica, il momento clou dell’anno, non è mai partita.”

I messaggi di condivisione e i commenti di encomio sono arrivati da tutta Italia, anche da parte di personaggi dello spettacolo: “Mi sono arrivate richieste di aiuto da ogni parte d’Italia, ma purtroppo non possiamo accontentare tutti, ci limitiamo alla zona vicina a noi, sempre in assoluta segretezza e rispetto delle persone. Però mi hanno sorpreso molto i messaggi di supporto da parte di amici e non solo, persino personaggi dello spettacolo come Marco Giallini, che pur non conoscendomi mi ha inviato dei messaggi in privato molto belli.


Beninteso, il nostro obiettivo non è assolutamente quello di farci autopromozione, né di sembrare dei benefattori. L’eco dei social network ha spostato l’intento della nostra iniziativa che era quello di offrire un piccolo aiuto concreto, e non siamo neanche dei Robin Hood! Semplicemente credo che il mio ruolo di far da mangiare comprenda anche lo spirito di umanità e mi è sembrato naturale in un momento come questo mettermi a disposizione di chi sta vivendo in difficoltà.”

Fotografie di Lido Vannucchi

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