Germania, pub in via di estinzione, molti potrebbero non farcela: i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire

Il ministro dell’economia bavarese Aiwanger, preoccupato per la crisi dell’industria dell’ospitalità, e in particolare per i pub, propone di strutturare in tempi brevi un calendario per la riapertura.

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Il ministro dell’Economia della Baviera Hubert Aiwanger ha chiesto di strutturare un calendario per la riapertura di ristoranti e hotel e consentire quindi all’industria dell’ospitalità di poter ripartire per lasciarsi alle spalle la crisi legata all’emergenza COVID-19. Ma il governo federale non è intenzionato a prendere in considerazione decisioni a riguardo fino al 6 maggio.

Molte le ipotesi al vaglio per quel che concerne le disposizioni che ristoratori e albergatori dovranno seguire: distanza di due metri tra i clienti, mascherine per il personale, rigide norme igieniche e di accesso ai locali dovrebbero consentire a molte attività di poter tornare ad una prima normalità per fronteggiare le difficoltà economiche.

La Bavarian Hotel and Restaurant Association ha richiesto l’istituzione di un fondo di salvataggio che consenta a tutte le imprese di poter accedere ad un concreto aiuto finanziario diretto, perché “Nessuna azienda è in grado di gestire la perdita del 100% del fatturato per diversi mesi”, ha dichiarato la presidente dell’associazione Angela Inselkammer, che ha aggiunto “i Pub sono stati i primi ad essere chiusi e probabilmente saranno gli ultimi a riaprire, per il loro modello incentrato sulla convivialità in spazi non ampi, spesso seduti gomito a gomito davanti a un bancone o nei tavoli. A peggiorare le cose c’è la mancata possibilità di recuperare il fatturato perduto in questo periodo”.

Le disposizioni, fin qui ipotizzate, da rispettare per ristoratori e albergatori potrebbero in qualche modo essere almeno rispettate per le birrerie all’aperto, in modo da dare un primo segnale di ripresa ad un movimento che sta registrando a livello nazionale una vera e propria “estinzione” dei pub, a detta di Franz Bergmüller, presidente dell’Associazione per la conservazione della cultura bavarese, che ha avuto parole dure nei confronti del Primo Ministro Markus Söder: “È pazzesco che i nostri politici si stiano rendendo responsabili del massacro di un intero settore”.

L’industria del turismo e dell’ospitalità bavarese può contare su 600.000 dipendenti e registra un fatturato annuo di 34 miliardi di euro, rendendola un settore economico di rilievo. Il Ministro Aiwanger si è augurato che gli alberghi possano riaprire nel più breve tempo possibile e ha proposto una riduzione al 7% dell’aliquota di imposta sul valore aggiunto nel settore della ristorazione da parte del governo federale.