Ha restaurato un’intera villa del ‘500 con 30.000 mq di parco, trasformandola in meta di gusto: Guglielmo Di Somma guida insieme alla sua famiglia Villa Ca’ Diedo. Dalle suite alla cantina in pietra, ecco quali sorprese riserva.
Villa Ca’ Diedo, tra memoria e rinascita: l’arte dell’ospitalità incontra la storia
Nel cuore della provincia di Vicenza, a Cusinati, sorge Villa Ca’ Diedo, un gioiello architettonico del Cinquecento che oggi si rinnova come luogo di incontro tra gastronomia, cultura ed eventi. Dichiarata Monumento Nazionale, la villa rappresenta un perfetto equilibrio tra eredità storica e nuova visione contemporanea, grazie al progetto dello chef Guglielmo Di Somma e della sua famiglia, che hanno avviato un attento intervento di restauro, riportando alla luce il piano terra della dimora e restituendole parte del suo antico splendore, in attesa che anche le altre ali tornino a nuova vita.



La storia e il locale
Le origini di Ca’ Diedo risalgono al XVI secolo, quando un ramo della famiglia patrizia veneziana Diedo la fece edificare, imprimendo nel tempo il proprio nome e la propria impronta nobiliare. Nei secoli successivi, la villa divenne custode di un patrimonio botanico unico: nel XIX secolo il celebre naturalista Alberto Parolini, originario di Bassano del Grappa, ne acquisì la proprietà, arricchendola con un parco di oltre 30.000 metri quadrati, popolato da specie rare di alberi, un laghetto con collinetta e scorci paesaggistici che fondono scienza, bellezza e armonia naturale.

Nel Novecento, la villa passò alla famiglia Favaretti, trasformandosi in un raffinato teatro di feste e ricevimenti, prima di chiudere le sue porte per lunghi anni di silenzio. Oggi, Ca’ Diedo rinasce come spazio esperienziale, dove l’amore per la cucina e la natura dialoga con la storia, restituendo vita a un luogo che non smette di raccontare la sua eredità. Con questo restauro, la dimora ritrova parte della sua antica bellezza e si trasforma in Villa Ca’ Diedo – Il Delicato Resort, dove Guglielmo Di Somma firma la proposta gastronomica in continuità con il suo storico ristorante “Il Delicato”, fondato nel 2000 a Mussolente (VI).



Lo chef e la cucina
Originario di Castellammare di Stabia, Di Somma porta con sé le radici mediterranee e un profondo legame con il mare, che si riflettono in una cucina elegante e sincera, capace di unire raffinatezza e semplicità. La sua filosofia si fonda sulla massima qualità degli ingredienti, sull’attenzione al rispetto delle materie prime e su una visione gastronomica che privilegia il pesce come protagonista, in un dialogo costante tra memoria e creatività. Ci viene spesso ricordato che la cucina racconta molto di chi la crea. Nel caso di Guglielmo Di Somma, la mano dello chef si riconosce nella raffinatezza e nell’equilibrio di ogni piatto, in un percorso degustazione dove eleganza e misura diventano cifra stilistica.

L’esperienza inizia con un aperitivo di benvenuto accompagnato da un calice di Champagne Henriot Blanc de Blancs: un perlage fine e persistente, al naso un intreccio di freschezza minerale, note agrumate e fiori bianchi, preludio perfetto alla delicatezza che seguirà. Gli antipasti crudi e cotti di mare, abbinati a vini selezionati, rivelano la purezza del pescato e la ricerca nella materia prima, in un equilibrio di consistenze e sapori che esalta la freschezza del prodotto.


Il percorso prosegue con trofie fresche al filetto di ricciola, un piatto armonioso e bilanciato, dove la delicatezza del pesce incontra la morbidezza della pasta. Segue un branzino alla griglia con contorno di patate, un piatto solo all’apparenza semplice: la carne del pesce è tenera e succosa, le patate, morbide e profumate, amplificano il gusto con naturale eleganza. In abbinamento, il Jermann Vintage Tunina, dal colore paglierino brillante con riflessi dorati, regala al naso note di miele e fiori di campo, e al palato un sorso morbido, asciutto e persistente, perfetto equilibrio tra eleganza e struttura.


A chiudere, una sfogliatella in stile costiera sorrentina, reinterpretata dallo chef: friabile, dorata, dolce al punto giusto, con una crema delicata che non sovrasta ma accompagna. Il tutto abbinato al Maculan Torcolato, vino dal colore dorato brillante e dal bouquet intenso, dove si intrecciano miele, vaniglia, fiori e legni nobili; al palato, dolce ma bilanciato, con un eccellente equilibrio tra acidità e zuccheri. Il finale è affidato al limoncello artigianale dello chef, un ultimo sorso che racconta il sole e la tradizione della sua terra.


La cucina di Guglielmo Di Somma è una danza tra i sapori mediterranei e il territorio veneto, un’esperienza sensoriale che unisce memoria, tecnica e passione. Un percorso dedicato a chi cerca una cucina di mare raffinata, autentica e senza compromessi, dove ogni piatto è racconto e rivelazione.
Contatti
Villa Ca' Diedo
Via Cà Diedo, 63, 36027 Rosà VI
Telefono: 0424 429460