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Baccano: il locale a 100 m da Fontana di Trevi che fa vera cucina romana creativa

di:
Giovanni Angelucci
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copertina baccano

Da pranzo a mezzanotte, un locale con vitalità da vendere che offre il meglio dei classici locali, riletti con arguzia dallo chef Nabil Hadj Hassen dopo un ventennio trascorso da Roscioli. Baccano porta la qualità nell’hotspot del turismo capitolino.

Baccano

Il locale


Un luogo da tutti giorni, dove quotidianamente si può godere una piacevolissima seduta sui divanetti retrò in un’ambiente ampio, frequentato ma mai eccessivo in nessuna forma. Sono ormai dieci anni che Baccano propone qualità e interesse, incuriosendo i romani ma soprattutto i tanti che si trovano a percorrere il passeggio nel cuore di Roma, nella storica Via delle Muratte che collega Fontana di Trevi a Via del Corso.



Baccano è uno di quei locali che può piacere per più motivi e mettere facilmente d’accordo anche tavolate dai gusti diversi: stili e tendenze convivono e si incontrano sotto forma di un salotto internazionale da vivere dal pranzo fino a tarda notte.


Vitale e solare, l’accoglienza si palesa subito all’ingresso, l’allure intrigante e avvolgente della Parigi d’inizio secolo si mescola alla contemporaneità metropolitana newyorkese, ma si è a Roma con il suo fascino eterno e storico, cosmopolita ed internazionale, dove tutto il mondo arriva e in qualche modo contamina sempre. Non a caso sono molteplici le mongolfiere a corredare Baccano, quella forma di leggerezza e invito a seguire la natura che si ritrova nella fluidità di servizio e di menu.



La cucina


Ad occuparsene e a dirigere la cucina c’è l’executive chef tunisino Nabil Hadj Hassen, per quasi un ventennio dall’insegna storica Roscioli e ora da un paio d’anni qui, dove ha portato la sua proposta di cucina golosa, di sostanza, ben fatta e soprattutto in grado di soddisfare tutti i gusti e voglie.


I sapori e le scelte nel piatto vanno oltre la tradizione romana, che però resta e compare attraverso cavalli di battaglia di alta godibilità come il carciofo romanesco fritto secondo l’antica ricetta giudaica, i rigatoni “Cavalieri” alla carbonara con uovo di Marans, Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano 36 mesi, guanciale e pepe Sarawak realizzati egregiamente, e di cui lo chef è uno dei maggiori interpreti in città, le mezze maniche “Mancini” all’amatriciana con pomodoro San Marzano, guanciale, Pecorino Romano; grandi e intramontabili classici che richiedono polso per essere degni dei nomi che portano.




Ma da Baccano si va ben oltre la romanità, i capisaldi ovviamente sono presenti e richiestissimi, però l’offerta è davvero ampia e punta ad essere il più gaudente possibile. Un inizio immancabile è affidato al croissant salato con porchetta calda di Ariccia, burro della Loira e riduzione di acciughe del Cantabrico, succulento e notevole apripista prima della parmigiana di melanzane ai fiori di zucca, il pluri assaggio di foie gras di cui lo chef tunisino è fan ed esperto: la versione con croque monsieur, mele Annurche al pain d’épices e scalogno glassato al timo, o la terrina con pere glassate e pistilli di zafferano con pane ai fichi, oppure ancora il tortello ripieno di baccalà mantecato con salsa di foie gras e mosto d’uva.



Per gli amanti del genere, nel menu c’è un’intera sezione dedicata ai crudi dal mare con una buona selezione di ostriche, anche in versione gratinata allo champagne con burro allo yuzu. Molta dell’anima mediterranea che Baccano vuole proporre prende forma attraverso spigole, orate, sogliole, rombi, gallinelle, astici e gamberi, serviti senza snaturarli e innalzandone il più possibile l’essenza; ci è piaciuta la gallinella al guazzetto.


In sala compare una squadra attenta, sorridente e preparata di professionisti che conoscono il mestiere e che offrono un’attenzione puntuale verso il cliente, riuscendo a non essere mai invadenti o di troppo. Un plus notevole di Baccano è la pregevole carta dei vini gestita dal sommelier Daniele Vespa, con etichette di grande valore e che raggruppa alcuni dei più grandi produttori vitivinicoli italiani e francesi in primis, con uno spazio apposito dedicato allo Champagne, perfetto per molte delle proposte in menu.


C’è anche un cocktail bar che vive di anima propria, frequentato da chi entra per accomodarsi al bancone vintage, dove però il dialogo drink-cucina non ha ancora trovato posto. Il fermento è tuttavia tangibile e non si esclude che il pairing con le miscelazioni del bartender Simone Pandolfi possa presto trovare la sua vocazione tra le decine di proposte pensate e create dalla squadra di Baccano.


Foto: @Alberto Blasetti

Indirizzo


Baccano

Via delle Muratte 23, Roma

Tel: 0669941166

Sito web

Email: info@baccanoroma.com

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