Consisteva in un compendio di informazioni generali, come indicazioni stradali, officine, distributori e hotel. In quell’anno le auto circolanti erano solo 3000 e le copie stampate solo 999.
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Una copia della prima guida Michelin di Spagna e Portogallo, pubblicata nel 1910, è stata rivenuta a Burgos, capitale della provincia autonoma di Castiglia e León, alla fine di agosto dall’antiquario José Ramón Hernández. Questa edizione della guida, di cui solo una dozzina di copie sono oggi conservate in buone condizioni, vale oggi 18.000 euro. Si tratta infatti di uno dei pochi esemplari sopravvissuti della stampa originale del 1910, meno di 999 copie in totale, anno in cui i mezzi motorizzati in Spagna erano circa 3.000. «Secondo Antonio Cancela, il più grande esperto e collezionista di Guide Michelin in Spagna, questa edizione è la più difficile da trovare», lo dichiara Ignacio del Valle, portavoce di todocoleccion.net, il portale dove è stato pubblicato l’esemplare ritrovato.
La guida, messa in vendita da José Hernández in buone condizioni, è stampata con una copertina rigida gialla, stampata con doppio inchiostro nero e rosso solo su alcune delle 164 pagine di cui è composta. All’interno, con un lavoro di layout meticoloso per quel tempo, è possibile rinvenire sei annunci; gli indirizzi di 61 hotel, di cui cinque sono ancora aperti oggi, come l'Hotel Paris a León; 34 mappe della città e tre grandi mappe di Madrid, Barcellona e Lisbona.
Per aiutare gli intrepidi automobilisti dei primi del Novecento, la guida Michelin all'inizio consisteva in un compendio di informazioni di interesse generale per rendere confortevole e sicuro il viaggio, su strade in cui era facile forare per quanto erano disagevoli. Quindi, indicazioni stradali, mappe, tutorial grafici per cambiare gli pneumatici con illustrazioni raffinate per l’epoca, un elenco di rivenditori di ruote, officine, distributori di benzina "essence" e un elenco di hotel e luoghi importanti per il viaggiatore.
Come sottolinea Antonio Cancela, che ha creato anche un blog per gli appassionati della Rossa (cancela.org), la collezione delle guide Michelin in Francia «è molto prossima ad essere uno status symbol, oltre che una passione senza limiti». E non ha tutti i torti visto che il 24 luglio scorso, all'incontro dedicato all'universo Michelin a Royat, una cittadina vicino a Clermont Ferrand, un collezionista sconosciuto ha pagato all'asta 33.549 euro per una prima edizione della guida Michelin del 1900, relativa alla Francia. Di quella prima edizione francese furono stampati in totale 32.909 esemplari e ne rimangono davvero pochi in buone condizioni.
Antonio Cancela dubita comunque che siano state rilegate più di 850 copie della prima edizione di Spagna Portogallo, quella appunto pubblicata nel 1910. Sarebbe infatti questo il motivo per cui sono arrivate così poche guide originali fino ad oggi e sarebbero anche più costose delle coetanee francesi. L'ultima guida di Spagna e Portogallo del 1910, con caratteristiche simili a quella ritrovata nei giorni scorsi, era stata venduta per 8.000 euro il 10 ottobre 2015 su todocoleccion. Ma da allora il suo prezzo è continuato a salire.
Il ritrovamento fortuito di questo almanacco per il viaggiatore, tra le carte in un loft, è stato possibile grazie a Jose Ramón Hernández, proprietario di Antiquo Netón de Burgos, che ha individuato l’esemplare tra alcune pile di libri e carte, destinati alla discarica. Dopo aver esaminato attentamente la copia, ha compreso di avere tra le mani una guida originale, invece di un'edizione in facsimile. Antonio Cancela lo considera «un pezzo di grande valore» e ha consigliato di «dare sempre un'occhiata attenta agli scantinati o alle soffitte dei nonni, dove potrebbero essere seppelliti altri esemplari, «anche se sta diventando sempre meno frequente trovarne» .
Dal 1900, anno della sua ideazione e prima pubblicazione, al 1920 fu offerta come omaggio pubblicitario, per promuovere i viaggi in auto. Nel 1920 il suo ideatore André Michelin mise in vendita la prima guida a pagamento al prezzo di sette franchi con la famosa frase: «L'uomo rispetta veramente solo ciò per cui paga». Oggi è la bibbia della gastronomia.
