Nata in Mozambico da una famiglia indiana, la trentatreenne Shamia Hajat ha conquistato il Portogallo partecipando all’edizione locale di Masterchef. La sua vittoria dimostra che a volte il successo può arrivare in maniera totalmente inaspettata.
La notizia
Raviolo vegetariano con tuorlo cotto a bassa temperatura e daal con salsa al tamarindo, Korma di gamberi (un piatto tipico della tradizione indiana) e halwa di carote con mousse di cardamomo (un dolce tipico del mondo arabo) sono i tre piatti che hanno fatto sì che Sahima Hajat fosse incoronata vincitrice di MasterChef Portogallo 2023. 33 anni, di origine indiana ma nata in Mozambico e trasferitasi in Portogallo 13 anni fa, Sahima fa sul serio: con le sue ricette intrise dei sapori e degli ingredienti delle origini ha infatti conquistato i palati di Pedro Pena Bastos, Noélia Jerónimo e Ricardo Costa, i tre giudici di questa edizione.Una vittoria del tutto inaspettata e per questo estremamente preziosa. Già madre di tre figli, proprio a uno di loro, quello di mezzo, deve la sua partecipazione. “Mio figlio di otto anni ha visto la pubblicità del programma in televisione e mi ha detto: “Dovresti partecipare, sono sicuro che vinceresti”. Quella sua convinzione ha finito per motivarmi. Ho iniziato, quindi, a cercare su Internet cosa avrei dovuto fare per candidarmi. Richiedevano la foto di un piatto e io non le faccio mai; poi mi sono ricordata della foto di una ricetta scattata tempo fa. Nessun impiattamento, il cibo era in una padella, ma l’ho inviata comunque su insistenza dalla mia famiglia. Contro ogni aspettativa mi hanno chiamato per un casting.
Due prove dopo mi hanno comunicato che ero stata selezionata. In quel momento sono andata nel panico, perché non avevo mai visto 'MasterChef', e ho guardato tutte le puntate per capire le dinamiche del gioco e il tipo di prove; tutto ciò mi ha messo un po' di timore, perché c'era molta preparazione e la mia cucina è più intuitiva. Ho deciso, tuttavia, di andare avanti: la mia intenzione è sempre stata quella di imparare. Prima che tutto iniziasse, c'è stato un allenamento molto intenso: ci hanno insegnato varie tecniche, molte legate a come trattare il pesce. Ho scoperto, infatti, che il tema dell'edizione era l’oceano, il che mi ha reso più fiduciosa. Mangio la carne, tranne il maiale, ma ci sono restrizioni nella cultura islamica. Mangiamo solo carne halal, ma dato che il pesce era l'obiettivo principale, mi sono sentita più a mio agio”, racconta.
Al momento della selezione, del resto, Sahima aveva specificato ai produttori la sua necessità di rispettare alcuni principi come quello della carne halal (considerata legale per i musulmani), in più, non poteva usare carne di maiale o bevande alcoliche. La più grande preoccupazione per la giovane mozambicana, però, riguardava la reazione della sua comunità.
“Come musulmana temevo che le persone della mia comunità avrebbero reagito male: non è così comune per le donne essere esposte in questo modo. Ma era il mio sogno. Ho sempre fatto la domestica. L'anno scorso, poi, ho deciso di lavorare fuori casa anche se non sapevo proprio da dove cominciare, perché non l’avevo mai fatto prima; mi sono sposata a tredici anni. Quando mio figlio mi ha parlato di Masterchef, ho pensato che potesse essere l’occasione per andare oltre, quindi ho corso il rischio”.
L’unica cucina che Sahima conosceva era quella di casa, prima al fianco della mamma e della nonna, poi quella che preparava per i suoi figli. Ora frequenterà il corso di specializzazione e perfezionamento delle tecniche culinarie presso il Basque Culinary Center; poi sarà il momento di realizzare uno, o forse più, dei suoi tanti sogni, dal lavorare accanto a grandi chef all’aprire un locale in proprio.
Fonte: magg.sapo.pt
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