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Carlotta Delicato, da Hell’s Kitchen al mini-borgo del Lazio: il nuovo locale

di:
Marco Colognese
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copertina carlotta delicato

Una giovane cuoca classe ’94 che non perde il gusto per le sfide: dopo la vittoria a Hell’s Kitchen e l’ascesa in Spagna, Carlotta Delicato apre un ristorante in un minuscolo borgo ai piedi delle montagne. A Contigliano la sua nuova avventura.

Ristorante Carlotta Delicato

Il ristorante


Arrivare a Contigliano per chi ama i luoghi un po’ fuori dal mondo garantisce un piccolo spettacolo. Si tratta di un piccolo borgo della Sabina, ai piedi delle montagne che da questa zona di confine tra le provincie di Rieti e Terni prendono il nome. Pace, tranquillità e natura, pochissimo turismo se non quello religioso e poi il ristorante Delicato. Delicato come Carlotta, giovanissima cuoca classe 1994 che dietro un’espressione sorridente e un fisico minuto nasconde un carattere da leader.



Non a caso nel 2016 vince l’edizione italiana di Hell’s Kitchen e inizia a mettere a segno collaborazioni di rilievo fino a diventare executive chef del FIRE all’Hotel W di Barcellona. Come mai, allora, la ritroviamo ora in questo delizioso angolo sperduto? Ce lo racconta il marito Gabriele Tarquini: “La cosa è nata per necessità (sorride): abbiamo messo in cantiere Federico Maria durante il lockdown e il piccolo è arrivato immediatamente. Ci siamo comprati un casale che ristruttureremo e sarà pronto chissà quando. Ci siamo sposati e abbiamo deciso di rallentare la carriera e far crescere il bambino in un ambiente più familiare, non con una tata o solo con me. Lavoravamo lontano in due strutture differenti, io in Hilton e lei per W. Stava fuori dalle 14 alle 16 ore al giorno, questo non era conciliabile con la vita familiare che volevamo.”


E aggiunge Carlotta: “Abbiamo cercato una dimensione, la nostra. E l’abbiamo trovata qui, senza smettere di fare quello che ci piaceva fare e dover rinunciare al lavoro.” Questo accade a febbraio del 2022, quando Carlotta e Gabriele creano Delicato in quella che era stata la vecchia farmacia del paese prima e un negozio di alimentari poi.


Racconta Gabriele: “Passavamo sempre di fronte a questo posto abitando a 200 metri da qui, così ci siamo chiesti: ma perché non aprirci un ristorante?” Gli spazi, ricavati da un bel palazzo di origine medievale la cui ultima ristrutturazione risale al XVII secolo, sono molto suggestivi. Continua Gabriele: “Abbiamo aperto terrorizzati, non volevamo neanche fare pubblicità, ci dicevano tutti ‘fallirete, chi ci viene lì sopra?’” Carlotta sorride e aggiunge: “Fino adesso ci hanno portato fortuna, perché stiamo lavorando bene. Cerchiamo di farci conoscere, siamo alla terza carta e pian piano stiamo aumentando il livello della cucina.

Lei ha le idee chiare: “Con questo posto ci dobbiamo vivere e non ci possiamo permettere sia vuoto, così abbiamo deciso di collocarci in una fascia media tra trattoria e ristorante stellato, un luogo che vuole catturare quel pubblico a cui piace mangiare bene ma che non si può permettere o comunque non ha voglia di andare tutte le settimane in un fine-dining. Lo definirei contemporaneo, non da grandi abbuffate perché ci siamo voluti spostare totalmente da quel contesto, anche se almeno per un paio d’anni non alzeremo troppo il tiro.” Qui da Delicato si mettono a sedere al massimo 24 persone e ogni ospite deve sentirsi a casa.


Mancava un ristorante che abbracciasse tutte le esigenze alimentari e Carlotta ha sviluppato un menu pensando che chiunque deve poter essere a suo agio e sentirsi il benvenuto, con qualunque intolleranza e preferenza alimentare. Dal vegano al carnivoro, tutti si possono sedere a tavola senza timore.”



Anche se Carlotta è piuttosto pragmatica: “Non voglio esagerare con il vegetale, che in questo momento è molto di moda. Secondo il mio punto di vista non bisogna classificare le persone che vengono a trovarci, dobbiamo essere aperti e con la massima libertà nel menu: se fai solo carne, solo pesce o solo vegetariano secondo me è una limitazione. Noi cerchiamo di non porne.”


I piatti


Si sta e si mangia bene, qui, coccolati da questa coppia che contagia con il suo entusiasmo. C’è una buona selezione di vini, in crescendo. A questo proposito Gabriele ci confessa che con i vini naturali ci avevano provato ma “in questa zona non vanno, così diamo spazio sia a qualche grande nome sia a piccoli produttori che conosciamo e sostituiamo velocemente perché non vogliamo diventare accumulatori seriali e avere la cantina piena.” E Carlotta ridendo: “Tanto lui non riuscirebbe a tenere una bottiglia senza venderla”.


Non ci sono menu degustazione e si può scegliere da una carta più che ben assortita: i piatti hanno un ottimo denominatore comune, quello spiccato senso del gusto fondamentale per mettere in sintonia diversi palati, sia quello più raffinato sia quello meno pronto ad affrontare idee impervie. La tecnica, va da sé, è rodata e precisa, indizio inequivocabile il fungo cardoncello su un perfetto fondo bruno con emulsione di funghi e bietoline.


Cosa c’entra un vitello tonnato a Contigliano? Semplice, è buonissimo e con quel tocco di pimenton che regala al piatto una suadenza ineccepibile. Ancora, un ecumenico, confortevole classico di stagione come l’uovo barzotto con crema di Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi e tartufo bianco.


Tra i primi sono squisiti i quasi opulenti bottoni ripieni di patate Leonessa e tartufo, serviti su una bisque di crostacei di notevole concentrazione. Non si scende di tono con l’eccellente cottura della lingua di manzo caramellata servita con topinambur, saba e zucca all’aceto e neppure con un’altra portata importante come la pantagruelica quaglia disossata farcita con maiale, funghi, spinacino e uva passa leggermente reidratata.



Ben realizzato anche lo spazio dedicato ai dessert, con la raffinata madeleine al prezzemolo e crema alla nocciola che ormai è diventato un classico di Carlotta, che l’ha pensato quando aveva solo 19 anni. Lasciate uno spazio, se siete golosi, anche per la tartelletta al cioccolato con mascarpone e caffè. Si astengano gli amanti degli azzardi gastronomici, corrano a Contigliano tutti quelli che cercano una cucina spensierata e di grande soddisfazione. Un bel debutto, non c’è che dire.



Foto di Francesco De Marco

Indirizzo


Delicato Ristorante

Via Umberto I, 2, 02043 Contigliano RI

Telefono: 0746 249202

Sito web

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