Sommelier russa con oltre sei anni di esperienza nell’hôtellerie di lusso, Valeriia Bobyleva guida oggi il wine program del ristorante Gaa a Bangkok. La sua filosofia unisce precisione tecnica, apertura culturale e una sensibilità capace di esaltare la cucina contemporanea indiana attraverso pairing sorprendenti.
La carriera di Valeriia Bobyleva inizia a San Pietroburgo, in un ristorante di fine dining dedicato alla cucina russa contemporanea. Qui scopre la passione per il servizio gastronomico d’eccellenza e per il vino come strumento di narrazione sensoriale. L’ingresso nella squadra di pre-opening del Lotte Hotel come junior sommelier segna il debutto nel mondo dell’ospitalità di lusso e la spinta verso un percorso internazionale.
Nei tre anni successivi affina le proprie competenze come sommelier del Four Seasons Moscow, consolidando una visione fondata su rigore tecnico, conoscenza delle etichette globali e attenzione al dettaglio. Il desiderio di nuove sfide la porta poi a trasferirsi a Doha, dove partecipa all’apertura del primo La Méditerranée by Joël Robuchon come head sommelier. In questa esperienza, Bobyleva amplia la propria prospettiva sul servizio e sulla gestione di una cantina internazionale, maturando una profonda comprensione dei gusti globali.
Oggi, con oltre sei anni di esperienza nel settore, è responsabile del programma vini del ristorante Gaa di Bangkok, dove interpreta la sommellerie come un linguaggio creativo e personale. La carta dei vini da lei curata trova un equilibrio tra classico e moderno: varietà e regioni iconiche si affiancano a produttori emergenti e vitigni meno esplorati, con un approccio versatile e inclusivo, capace di soddisfare sia gli amanti dei vini naturali sia chi predilige stili più tradizionali.
Molte etichette sono importate direttamente, frutto di relazioni dirette con i vignaioli. Questa scelta consente di offrire agli ospiti bottiglie rare, spesso introvabili altrove, e di costruire un racconto autentico sul lavoro e sulla personalità dei produttori.
Il suo approccio al pairing sfida l’idea, ancora diffusa, che la cucina indiana sia difficile da abbinare al vino. Secondo Bobyleva, il giusto accostamento può esaltare entrambi gli elementi, trasformando il piatto e la bevuta in un’esperienza completa. La ricerca del match perfetto richiede numerosi test e un gusto aperto alla sperimentazione, perché spesso è una bottiglia semplice e inaspettata a dare nuova vita a un piatto.
Al Gaa, la proposta non si limita al vino: Valeriia ha introdotto sake e Champagne come compagni ideali dei sapori indiani contemporanei, fino a ideare un intero menu di pairing a base di Champagne, espressione della sua curiosità e della sua volontà di superare i confini convenzionali della sommellerie.
La sua filosofia si fonda sulla fiducia reciproca tra sommelier e ospite: una conversazione aperta che invita alla scoperta e celebra la diversità come forma di lusso autentico.