L'Associazione ha assegnato prestigiosi riconoscimenti a figure che da sempre portano all’attenzione collettiva l’impegno solidale. Da Massimo Bottura a Javier Bardem, i premiati 2025.
Fra gli eventi più rilevanti del dicembre 2025, quello ospitato dal Palazzo di Vetro per il gala annuale dell'UNCA (l'associazione dei corrispondenti ONU) ha assegnato i suoi riconoscimenti a figure di rilievo per l’impegno civile, premiate in diretta davanti a una platea di diplomatici e giornalisti internazionali.
Palpabile l’emozione di organizzatori ed ospiti di fronte ai temi d’attualità: “Senza stampa libera non c’è accountability e senza accountability non c’è giustizia”, le parole della presidente dell’UNCA Valeria Robecco, che ha evidenziato insieme alla presidente dell’Assemblea Generale Annalena Baerbock il rischio corso dagli inviati nei paesi di guerra. Riflessioni che, a loro volta, si legano alla promozione di cause umanitarie decisive: è in questo contesto che sono stati premiati lo chef Massimo Bottura e l'attore Javier Bardem. L'Associazione ha infatti assegnato due dei riconoscimenti più prestigiosi a figure che da sempre portano all’attenzione collettiva l’impegno solidale.
I premi speciali
-Massimo Bottura (Global Advocate of the Year): lo chef e patron dell’Osteria Francescana di Modena è stato omaggiato del premio per il grande lavoro svolto negli anni con la sua Onlus Food for Soul. Una realtà tale da trasformare le eccedenze alimentari in pasti utili per i meno abbienti, promuovendo un modello di cucina basato sulla responsabilità sociale e la dignità umana. Bottura fa parte dal 2020 della “famiglia Onu” in qualità di ambasciatore del programma per l’ambiente Unep, funzionale alla lotta agli sprechi e all’inclusione sociale. Dal 2024 figura, inoltre, tra i difensori degli Sdgs, gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile che l’Onu intende conseguire entro il 2030.
-Javier Bardem (Global Citizen of the Year): L'attore premio Oscar ha ricevuto il riconoscimento per il suo attivismo a favore dell'ambiente e della pace nel contesto globale. Durante l'evento, Bardem ha richiamato l'attenzione sulle crisi e i conflitti diffusi, dal dramma di Gaza all'emergenza climatica.
La serata ha celebrato anche la cucina italiana, da poco entrata nel Patrimonio Unesco. Come vi abbiamo raccontato qui, il menù è stato firmato dallo chef bolognese Michele Casadei Massari (a capo del Lucciola di New York), che ha proposto piatti simbolici come il "Pane del mondo" per favorire il dialogo tra le diverse nazioni presenti.
Alla cerimonia hanno partecipato alte cariche istituzionali, tra cui il Segretario Generale dell'ONU António Guterres e la già citata Presidente dell'Assemblea Generale Annalena Baerbock.
Le dichiarazioni di Massimo Bottura
"Stasera non voglio parlare del passato o di tutto ciò che abbiamo fatto finora, ma del futuro. Il futuro non riguarda solo l'avanzamento tecnologico, ma un nuovo tipo di consapevolezza: culturale, sociale ed emotiva. Chi crede nel futuro sa che la conoscenza è nulla senza la coscienza, che la creatività implica responsabilità e che cucinare non significa solo dar da mangiare alle persone, ma nutrire idee, comunità e speranza.
Il nome del futuro è il coraggio - e coraggiosi sono i suoi cittadini: coloro che costruiscono ponti invece di mura, che immaginano invece di imitare, che agiscono invece di aspettare un permesso. Perché il futuro non è un luogo, è uno stato mentale. E inizia nel momento in cui riconosciamo noi stessi negli altri. Quando comprendiamo che ogni scelta che compiamo nelle cucine, nelle comunità, nelle istituzioni, ha un volto umano. Il futuro vive nell'empatia, nella dignità, nel coraggio di prendersi cura. Vive quando scegliamo di ascoltare prima di parlare."
