“Il grosso problema non sono i figli, ma i genitori. Insistere affinché i bambini mangino cose semplici non è educazione; ciò che dobbiamo fare è lasciare che abbiano la loro opinione”. La lezione di due grandi ristoratori sul tema dei piccoli ospiti al ristorante.
Foto di copertina: Alfredo Caliz
La notizia
Nel mondo dell'alta cucina, portare i bambini al ristorante può sembrare una sfida impossibile. Tra menù raffinati e spazi non sempre pensati per i più piccoli, spesso le famiglie si trovano in difficoltà. Eppure, alcuni ristoranti gourmet hanno deciso di accogliere i più piccoli con proposte gastronomiche ad hoc, dimostrando che anche i palati giovani possono apprezzare l’eccellenza culinaria.
Persino VelascoAbellà, insegna guidata da Óscar Velasco e la moglie -regina dei dessert- Montse Abellà, ha creato una proposta pensata su misura di bambino. Scopriamo insieme alcuni ristoranti che, secondo la puntuale ricostruzione di El Paìs, hanno abbracciato questa filosofia, rendendo l'esperienza di alta cucina più accessibile alle famiglie.
Come detto, nel ristorante VelascoAbellà a Madrid, gestito da Montse Abellà e Óscar Velasco, i bambini sono accolti a braccia aperte. Qui, i piccoli ospiti possono muoversi liberamente in uno spazio appositamente pensato per le famiglie, dove la cucina si trasforma in un gioco educativo. I piatti vengono talvolta adattati ai gusti dei bambini, senza perdere di vista la qualità degli ingredienti: “Se qualcuno non ama il coriandolo, semplicemente lo omettiamo”, afferma Abellà. Ma attenzione, niente esagerazioni: occorre preparare i piccoli all’esperienza e consentir loro di sperimentare. “Abbiamo un’ampia schiera di bimbi inclini alla degustazione: il grosso problema non sono loro, ma i genitori. Insistere affinché mangino cose semplici non è educazione; ciò che dobbiamo fare è lasciare che abbiano la loro opinione, lasciarli provare, divertirsi con noi." Il menù è versatile e stagionale, con prezzi a partire da 26 euro per piatto.
Altro esempio: nel ristorante Arrels di Sagunto, premiato con una stella Michelin, la chef Vicky Sevilla non ha dubbi: i bambini sono ospiti benvenuti. "Ho un bambino piccolo, sarebbe assurdo se non lo facessi", afferma. Nel suo locale, i piccoli clienti vengono invitati a provare piatti sani, riadattati dal menù per adulti. "Non vogliamo cadere nel cliché del pollo e patatine," spiega, sottolineando l’importanza di educare i più giovani al buon cibo. Il costo di questi piatti varia tra i 15 e i 30 euro, a seconda delle scelte di carne o pesce. Per il resto, il ristorante offre un menù degustazione con opzioni che partono da 65 euro, mantenendo un ambiente accogliente anche per chi si avventura con bambini al seguito.
Ancora: a Casa Solla, lo chef Pepe Solla accoglie i bambini con un approccio pragmatico. Non esiste un vero e proprio menù dedicato ai più piccoli, ma lo staff è pronto ad adattare i piatti del degustazione o a preparare qualcosa di speciale, come un hamburger su richiesta. "Non ha senso creare un percorso per bambini se le richieste sono sporadiche," spiega Solla, che vede la flessibilità come chiave per soddisfare le famiglie. Il ristorante propone due menù degustazione, Trasmallo e Piobardeira, a partire da 148 euro, con un'offerta che celebra il mare e la terra della Galizia.
In questi ristoranti, l’idea di educare i bambini al buon cibo è centrale. Non si tratta solo di soddisfare una necessità, ma di coinvolgere i piccoli clienti in un’esperienza culinaria unica, aprendo loro le porte di un mondo fatto di sapori, profumi e tradizioni. Questi chef, con passione e dedizione, dimostrano che l’alta cucina non ha età, rendendo i loro ristoranti luoghi dove le famiglie possono godere di momenti indimenticabili.
