Il fascino argentino dal bancone al tavolo rivive a Milano, tra parrilla e tango, fino al cocktail bar stile anni ‘30: lo show è servito al Porteño Prohibido.
Un luogo “segreto”, che porta a Milano il fascino di tangerias e milongas
Location defilata rispetto al fulcro della movida cittadina, arredi dal gusto vintage, carne cotta sull’autentica parrilla e spettacoli di vero tango argentino (diretti dal Maestro Miguel Angel Zotto): El Porteño Prohibido è il luogo ideale in cui immergersi nell’atmosfera della Buenos Aires più autentica, che dalla seconda metà dell’Ottocento esercita sugli italiani un’“attrazione fatale” nei confronti dell’Argentina e che oggi, per uno strano meccanismo di affinità elettive, spinge a importarne il fascino da 11mila chilometri di distanza.
Nato nel 2019, il locale è una costola della catena El Porteño, di proprietà della Dorrego Company (fondata nel 1995 da Alejandro Bernardez, Fabio Acampora e Sebastian Bernardez) che crea e sviluppa format ristorativi innovativi e di tendenza. Dal 2010 il marchio è una garanzia di qualità e autenticità, che emerge fin dal nome (i porteños sono “quelli del porto”, che vengono dalle barche e vivono la città con lo spirito forte forgiato dal mare) e, al tempo stesso, testimonia una volontà di innovazione in termini sia di offerta enogastronomica sia di “cornice architettonica”, con layout ricercati e studiati, in cui l’interior-design con arredi originali (importati da Oltreoceano) e dal gusto retrò, contribuisce a evocare la tipica atmosfera argentina più sincera e profonda, permettendo di vivere un viaggio multisensoriale a ogni cena.
Molto più che un “locale folkloristico”
Tra luci soffuse e profumo di brace, in una Milano sempre più cosmopolita e internazionale, affamata di novità e suscettibile al fascino delle mode, El Porteño Prohibido è ormai un punto di riferimento per chi vuole coniugare un’esperienza enogastronomica di livello con l’immersione nelle tradizioni ed espressioni artistiche e culturali più vive e sentite a Buenos Aires.
Non è solo un ristorante in cui gustare il meglio della cucina sudamericana, bensì un luogo in cui immergersi nell’atmosfera misteriosa, affascinante, passionale e a tratti malinconica della capitale argentina. Qui si può rivivere ogni sera lo spirito autentico di quel “calore latino” che in Europa è un po’ decaduto e che invece, Oltreoceano, ancora anima interi quartieri, come Palermo, Almagro e Abasto, dove sopravvivono i luoghi caratteristici, eredi dei primi postriboli e delle bettole in cui il tango ha preso forma, che ospitano il meglio delle ricette locali e soprattutto mantengono vivo il “fuego” del tango, con esibizioni estemporanee, improvvisate all’aire libre.
Il menu: carnivoro ma non solo
El Porteño Prohibido è un luogo esperienziale, in cui gustare il meglio della cucina argentina e assaporare il brio del cibo da strada (come le empanadas) in versione raffinata, ma soprattutto riscoprire il piacere della convivialità favorita da un’atmosfera elegante e insieme sensuale. Il menù è autentico, ma non rifiuta qualche rivisitazione innovativa per rendere la proposta gastronomica più accattivante e di classe.
Protagonista resta sempre l’immancabile parrilla, la tradizionale griglia orizzontale con braci incandescenti sulla quale vengono arrostite varie tipologie di carne (dal pollo al manzo di razza Angus) nei loro tagli più o meno nobili (dal pregiato lomo o filetto, alle costine di vitello, fino alle interiora, che includono mollejas o animelle, riñones o rognone, entraña o diaframma e perfino chinchulines, urbe e creadilla, ovvero intestini, mammelle e testicoli), ma anche salamelle di maiale (chorizos) e vegetali (tra cui il choclo o mais tenero).
Accanto alle succose grigliate che traducono in sapori inimitabili l’anima e la passione di un popolo intero, non mancano altri tipici piatti argentini (come le empanadas o il pollo en escabeche, cotto in umido con verdure varie e aceto), ma neppure proposte pensate per i vegetariani (come le empanadas di verdure, la cotoletta di tofu e la cipolla rossa caramellata in pasta sfoglia), sempre preparate da chef attenti alla tradizione e alla qualità delle materie prime.
A mettere d’accordo tutti ci pensano i dessert (dal protagonista dulce de leche, un dolce cremoso a base di latte e zucchero, ai panqueques, le mousse, fino alle torte fatte in casa) e la cantina, che vanta vini argentini tra i più raffinati come il Malbec e il Torrontes, ma anche prestigiosi rossi e bianchi nazionali ed esteri, più alcuni selezionati spumanti e Champagne.
Gli spettacoli: cenare a ritmo di tango
A distogliere l’attenzione degli ospiti dalla splendida cucina a vista e dai lampadari sontuosi, c’è il palcoscenico sul quale, per tre giorni a settimana (martedì, mercoledì e giovedì) vanno in scena performance che trasformano il ristorante in un locale in cui cenare a ritmo di tango, un ballo popolare sensuale e raffinato, basato sull’improvvisazione, sulla capacità di ascoltare l’altro attraverso l’abbraccio e di esprimere una molteplicità di emozioni in un intenso dialogo musicale e corporeo.
Esotica, erotica e quindi, in qualche misura, afferente all’ambito del “proibito”, questa danza si è affermata come codice comunicativo, lingua identitaria, strumento di integrazione culturale e forma di espressione dalla forte valenza umana e sociale, tanto da essere dichiarata Patrimonio Intangibile dell’Umanità dall’Unesco nel 2009.
Oggi, sotto la direzione artistica del maestro Miguel Angel Zotto (tra i più autorevoli rappresentanti e promotori del tango argentino nel mondo) questa danza particolare e coinvolgente può andare in scena al El Porteño Prohibido nella sua forma più ricercata e coreografica, trasformando il locale nella prima “Casa de Tango” in Europa, con cene-spettacolo che si alternano nel corso delle serate e cambiano ogni trimestre.
Spirito caliente… non solo al tavolo
Dal 2022, l’esperienza proposta dal ristorante El Porteño Prohibido è anticipata e amplificata dalla possibilità di sostare al bar Flores Cóckteles: un cocktail bar in stile anni Trenta, separato dalla zona ristorante da una tenda rossa, che non perde di vista la vocazione elegante dell’intero concept firmato El Porteño, ma ormai rappresenta di per sé una realtà di indiscusso successo nel panorama della mixology milanese.
Qui, tra specchi, lampadari di cristallo che sormontano il bancone e divanetti di velluto situati sotto una copertura che si può aprire creando un dehors, ci si può trattenere per un aperitivo o per l’after dinner, degustando i drink di una carta che propone i grandi cocktail internazionali, rivisitandoli stagionalmente con contaminazioni floreali (sotto forma di essenze, profumi, gocce o petali) e servendoli all’interno di flower cloque (campane di vetro), tra composizioni botaniche che sono ovunque tra i tavoli, e permettono di sentirsi fuori città.
Insomma, che si intenda gustare il meglio della griglia argentina o della mixology internazionale, o ci si voglia immergere anima e corpo nella sensualità del tango, nella passionalità e nel vociare delle strade che si trasformano nel palcoscenico di spettacoli estemporanei, rituali improvvisati e momenti unici, le proposte nostrane provenienti da oltreoceano possono soddisfare i desideri di chiunque. Non è obbligatorio essere carnivori né ballerini provetti: l’unica condizione è dimenticare ogni rigore formale ingessato e decadente, abbandonarsi al ritmo e all’istinto, per riappropriarsi di quella legittima peccaminosità dei sensi che porta a cedere al richiamo “della carne”, sulla parrilla o in un caldo abbraccio che sa di autenticità, di terre lontane e di sentimenti “proibiti”... a chi non sa gustarli.
Contatti
El Porteño Prohibido
Via Macedonio Melloni, 9, 20129 Milano MI
Tel: 02 2506 2491
