Hannah Jackson racconta l’avventura intrapresa nel settore della pastorizia, esortando i giovani a seguirla. Il suo lavoro è appagante, vitale e stimolante, ma soprattutto non conosce genere ed età.
La storia
Nonostante i pregiudizi, le “idee sbagliate e gli stereotipi” che colpiscono il settore, una semplice pastorella inglese negli ultimi anni ha rivoluzionato completamente la branca dell’allevamento, dimostrando come questa occupazione possa essere in realtà “assai appagante”. Hannah Jackson è nata e cresciuta in città, a Wirral, ma ha sempre saputo di voler lavorare con gli animali. Fu solo quando vide nascere un agnello durante un viaggio nel Lake District che decise di dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento in campagna.
Per gli outsider che non sanno molto della professione, il lavoro può sembrare “non-stop”, ma secondo Hannah è invece molto flessibile. In un'intervista a Liverpool Echo ha affermato che "finalmente i tempi stanno cambiando. Quando ho iniziato, la gente mi chiedeva se mio padre fosse un agricoltore: non avrebbero mai pensato che io potessi ricoprire il ruolo a pieno titolo, ma oggi le persone hanno maggior consapevolezza e capiscono che chiunque può farlo, se lo desidera. L'agricoltura è la mia passione e per fare il contadino non devi essere necessariamente un uomo scontroso con la barba. Anni fa era diverso, c'erano tanti stereotipi da superare. Entravo da ingenua pensando che sarei stata accettata subito. In ogni caso il settore comprende che abbiamo bisogno di altra manodopera, si tratta di un cambiamento enorme. Dall’esterno, è difficile capire che non è necessario essere cresciuti in una fattoria per diventare un agricoltore. Dobbiamo cancellare queste idee sbagliate. Non sapevo dove sarei arrivata, ma ora il mio obiettivo è essere un modello per gli altri.”
Hannah ha detto che la sua giornata cambia di volta in volta; per dire, durante il periodo più impegnativo -la stagione degli agnelli- potrebbe alzarsi "alle prime luci dell'alba" e vedere oltre 1.000 pecore nascere. La 30enne, che ora vive in Cumbria, ha dichiarato: “Ci sono idee sbagliate secondo cui lavoriamo tutto il giorno, ma non è così, puoi gestirti il lavoro con la massima libertà. La cosa migliore è che ogni giorno è diverso dall’altro. Un giorno sono una pastora, un altro una veterinaria, a volte ingegnere e persino elettricista. Non avevo mai realizzato quanto le mie capacità si sarebbero ampliate. Ho imparato così tanto.” I vantaggi? “Ho cambiato vita. Mi dedico all'agricoltura -un mestiere ‘che non muore mai’- lavoro a stretto contatto con gli animali e sono passata dal trambusto della vita cittadina all'essere tutt'uno con la natura.”
Una recente ricerca pubblicata da McDonald’s ha rivelato che il 60% dei giovani non prende in considerazione la carriera nel settore agricolo a causa della mancanza di modelli di riferimento e di percezioni negative sulla crescita nel settore. D’altra parte, circa il 75% degli agricoltori afferma che esiste una significativa carenza di competenze nel ramo agricolo. Questa ricerca dimostra che i giovani non vedono l’agricoltura come una scelta attraente o praticabile. Ma Hannah ha detto che è necessario fare di più per affrontare il problema. “Non hai le giuste competenze quando inizi, è vero, ma impari man mano che procedi. La gente non pensa che ci sia soddisfazione sul lavoro, ma adoro svegliarmi ogni mattina e affrontare certe sfide.”
"La mia esistenza ha preso una strada che non mi aspettavo, ed è bellissimo. La vita è così diversa adesso, apprezzo tutto di più e naturalmente ho trovato il mio posto nel mondo. Poi la pandemia mi ha fatto sentire super fortunata per il lavoro che ho. Sempre più persone si sono interessate alla provenienza del cibo, quindi è stato un punto di svolta".
Foto dal profilo social di Hannah Jackson
