6 coperti, 0 tavoli e niente posate: il duo che sfida i locali tipici di Bologna con lo street food 2.0

Non chiamatelo gourmet: ODD BITE rifugge le etichette. Il suo focus è ridefinire il concetto di street food, dimostrando che veloce e informale non significa sacrificare ricerca, sperimentazione e creatività. Un format snello ma pensato, dove ogni dettaglio racconta una visione precisa della cucina contemporanea.

LA STORIA

In un panorama saturo di cliché, questo Street Food alternativo era un’incognita affascinante. Considerata la posizione, Bologna, pieno centro, farei un torto alla verità se dicessi che non mi aspettavo il classico locale bolognese giovane e alla mano. In realtà, ODD è sì una realtà giovane e informale, ma dove la semplicità, la scelta estetica e la cura dei dettagli racconta un’identità più vicina alla Mitteleuropa che all’Emilia. A due passi dalla zona universitaria, ODD si presenta come un laboratorio di cucina contemporanea: un progetto che fonde sperimentazione e spirito street con l’obiettivo dichiarato di superare le etichette del food gourmet. Il nome “ODD”, che in inglese significa “strano”, è già una dichiarazione d’intenti. Riassume l’identità del progetto: esplorare territori poco battuti, sperimentare senza timori con curiosità e rigore.

ODD nasce come progetto di street food d’autore con l’obiettivo di proporre una visione alternativa e originale del cibo di strada. A dare forma e sostanza all’idea sono Lorenzo Coccovilli, chef e proprietario, e Diego Taurisano, anima della sala. Lorenzo, valdostano di origine, si trasferisce a Bologna per rincorrere il sogno di ogni universitario con slanci artistici, frequenta un anno di DAMS, sufficiente per fargli capire che la sua strada era un’altra: la cucina, il vero fuoco che lo anima. Dopo una formazione accademica e aver acquisito un’esperienza a tutto tondo nelle cucine stellate di diverse nazioni, Lorenzo torna in Italia e si stabilisce a Bologna. Qui opta per un percorso professionale lontano dai riflettori delle haute cuisine, scegliendo locali più popolari ma ricchi di potenzialità, di “emozioni,sentimenti e ricordi”, come racconta.

Un passo che lo prepara alla sfida successiva: il progetto ODD, la sua grande scommessa. Diego, brindisino di nascita e con un curriculum consolidato nel mondo della mixology, ha attraversato l'Italia e il mondo della ristorazione ricoprendo diversi ruoli. La sua carriera è guidata dalla passione per un'ospitalità autentica e curata, un valore che ha portato con sé anche in questa nuova avventura.

L’ATMOSFERA E L’ESPERIENZA

All’arrivo, qualche panchina e seduta sotto i portici introducono ODD in modo discreto. Ma è una volta varcata la soglia che il locale si svela davvero: uno spazio raccolto di pochi metri quadrati, con sei coperti disposti lungo un bancone in legno. L’ambiente richiama l’atmosfera di un salottino contemporaneo, con sgabelli comodi e colorati, tra giochi di luce e contrasti cromatici. Nessun tavolo, niente posate: si mangia con le mani, in pieno spirito street food. Ma dietro l’apparente semplicità si cela un’attenzione meticolosa per l’impiattamento e la presentazione, segno distintivo della cucina di Lorenzo Coccovilli: “L’estetica è fondamentale” sottolinea lo chef, a conferma di un approccio in cui rigore e ricerca non vengono meno.

Il menu di ODD è concepito come un vero e proprio viaggio nel tempo, articolato in tre sezioni: Past, Present, Future è costruito seguendo la stagionalità. “Io vorrei cambiare spessissimo perché sono dell’idea che più c’è varietà e più c’è curiosità da parte del cliente, senza contare che per me è sempre stimolante cambiare, la noia è morte.” L’idea di suddividere i piatti secondo una scansione temporale nasce dal desiderio di rompere gli schemi: “Le etichette mi pesano in tutti i sensi, abbiamo deciso di fare questo gioco per raccontare i piatti che sono legati alla memoria, come il Bombolone, oppure quelli legati al presente, come Sentiero. Per quanto riguarda il futuro, l’idea è quella di avvicinarci al mondo vegetale in modo creativo, accessibile e l’emblema è la Tartelletta: floreale, erbacea, un qualcosa che riporta alla freschezza della natura.”

DAL MENU DI ODD BITE

Lascio carta bianca a Lorenzo e Diego con l’idea di assaggiare le proposte meglio rappresentative del loro mindset. L’apertura è affidata a un amuse-bouche ideato da Diego: una sferificazione inversa di un drink a base di gin, pompelmo e limone candito.

Una sfera che esplode in bocca sprigionando un equilibrio netto tra le note botaniche del gin, l’acidità agrumata e la dolcezza della canditura del limone. Un assaggio che sorprende e alza subito le aspettative. Il Bombolone salato al Ragù, Parmigiano Reggiano, è un omaggio all’Emilia autentica, quella delle azdòre, dei sapori tradizionali che raccontano l’identità profonda di un territorio, vere e proprie "categorie protette" del gusto. Scendiamo nei dettagli: la sorprendente leggerezza del bombolone mi ha fatto sorgere un dubbio, fritto o al forno? La risposta è arrivata chiara: fritto, ed è proprio ciò che speravo di sentire.

Il primo morso è evocativo di ricordi, il ragù si rivela di “sostanza”, come da tradizione, completa il piatto una grattugiata di Parmigiano Reggiano 36 mesi, ulteriore conferma della scelta accurata delle materie prime. L’inizio conferma le aspettative e rafforza la sensazione che ODD fosse una tappa obbligata. Dopo questa incursione nella sezione Past del menu, il viaggio prosegue nel Present con Sentiero: pan brioche tostato, tartare di manzo, gelato salato all’alloro e fichi. È forse il piatto meno riconducibile all’idea classica di street food, ma resta una scelta imprescindibile del menu, cavallo di battaglia di Lorenzo Coccovilli. La croccantezza del pan brioche non contrasta la scioglievolezza della tartare ma l’accompagna in perfetto equilibrio. A suggellare questo gemellaggio, il gelato salato all’alloro e fichi, che con la nota aromatica e rinfrescante prepara il palato per un nuovo morso.

Un piatto che lascia spazio all’interpretazione: le tre consistenze possono essere assaggiate singolarmente, ma è nella loro combinazione che emerge l’equilibrio pensato dallo chef. Il consiglio? Provarle insieme, per coglierne pienamente il concetto. È il momento di volgere lo sguardo a Future, ultima tappa del menu, con la Tartelletta salata al Parmigano Reggiano, ricotta e asparagi, caprino fresco alla camomilla, insalatina cruda di asparagi e fave, polvere di limone. Un inno alla primavera, ai suoi profumi e sapori vegetali. In questo piatto, le consistenze sono perfettamente equilibrate: la tartelletta accoglie la cremosità della ricotta e del pecorino, mentre la croccantezza degli asparagi e delle fave aggiunge un contrasto perfetto. Ogni ingrediente, pur mantenendo la propria identità, si amalgama in bocca, compresa la delicata nota di camomilla, creando un'armonia di sapori avvolgenti e freschi. ODD si rivela una piacevole scoperta: un’interpretazione originale dello street food, dove tecnica, creatività e una selezione attenta delle materie prime si uniscono a un servizio essenziale ma curato. Un esempio riuscito di ristorazione contemporanea, capace di tenere insieme tradizione e sperimentazione con autenticità, equilibrio e qualità rara, una sana dose di umiltà.