Verso i quarant’anni ha smesso di bere, ma oggi analizza punto per punto quella che sembra esser stata una dipendenza “da stress” per la troppa pressione ai fornelli. La verità di Tom Kerridge lontano dai riflettori.
La storia
“Non bevevo mai durante il giorno, fino a quando non era arrivato al pass l’ultimo piatto principale. Poi mi lasciavo andare e bevevo un’infinità di birre”, ha esordito Tom Kerridge in una puntata del podcast High Performance, riporta il The Independent. Nel corso dell'intervista a cuore aperto, il celebrity chef britannico, proprietario di ben sei ristoranti -di cui alcuni stellati- ha confidato di avere avuto in passato una forte dipendenza da alcool. In quegli anni, per Kerridge, l’alcol era l’unica valvola di sfogo, nonché la sola soluzione per riuscire a sopravvivere all’elevatissima dose di stress a cui era sottoposto.
La quantità di alcol che consumava era diventata davvero allarmante. È stato lui stesso ad ammettere di essere arrivato a bere mezza bottiglia di gin, vari Negroni, da 12 a 16 pinte al giorno-e di trangugiarle persino sotto la doccia. “L’alcol è stata la fuga dalla pressione che mi sono messo addosso per ottenere risultati. Dal caos, da quella mentalità caotica e sbagliata, è nato il mio successo", ha raccontato in un’altra intervista al Times. Da un lato, dunque, la confessione di una dipendenza a tutti gli effetti; dall'altro, lo straniante effetto delle bevande acoliche sulle performance ottenute e sulla compensazione dei ritmi di lavoro.
Le parole di Kerridge, tuttavia, non vogliono assolutamente essere un’apologia dell'alcolismo, ma semplicemente il racconto della sua esperienza e la testimonianza di come certi ritmi e ambienti professionali portino a soccombere alle dipendenze. Ora che vanta una carriera ricca di successi e riconoscimenti, ha capito l’importanza di uno stile di vita sano ed equilibrato. Quando si stava per avvicinare ai quarant'anni, infatti, ha deciso di stravolgere le sue abitudini eliminando l'alcol, facendo esercizio fisico, cambiando la dieta, arrivando a perdere ben 12 chili. In passato c’è stato chi, dietro all’inversione di rotta di Kerridge, ha ipotizzato problemi di salute, assolutamente smentiti dallo chef: “Non si trattava di problemi di salute, ma arrivato ad una certa età mi sono detto: “Sai una cosa? Forse ho bisogno di trovare un po’ di equilibrio e un po’ di controllo”.
Se Kerridge non esita ad ammettere che l’alcol, in passato, è stata la valvola di sfogo per riuscire a resistere a tutte le pressioni, quello di cui è ancora più sicuro è che la vera chiave del suo successo -nel lavoro e nella vita- è la forza di volontà. “Posso fare qualsiasi cosa se mi impegno. Ne sono convinto. Proprio questo aspetto del mio carattere fa parte del processo di perdita di peso, di rinuncia all'alcol, di problemi di dipendenza e di dirmi ogni giorno semplicemente: questa è la strada che devo perseguire”.
