Bar coffee & tea

Chi è Daniele Ricci, il 25enne italiano eletto 2° miglior barista del mondo

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina daniele ricci

È italiano il secondo miglior barista del mondo: si chiama Daniele Ricci, ha 25 anni e arriva da Brescia. “In ogni gara ho portato un po’ di innovazione, dalle esplorazioni polisensoriali a nuovi tipi di tazza. Tanta gente ancora non rispetta questo lavoro, che invece mi ha dato l’opportunità di viaggiare e scoprire sempre cose nuove”.

Nel momento in cui lo contattiamo, Daniele Ricci si trova in Brasile. Non a Copacabana con un drink in mano, ma per piantagioni. Miglior barista italiano nel 2020, questo ragazzo bresciano di 25 anni avrebbe dovuto gareggiare al Mondiale di Melbourne nel maggio dello stesso anno. Ma tutti sappiamo come è andata. La competizione è stata cancellata e poi riorganizzata per l’ottobre 2021 a Milano, dove si è classificato ottavo. Non male, ma neppure abbastanza. Dopo aver allenato il campione olandese per il Mondiale di Melbourne del 2022, ha quindi deciso di rimettersi in pista: secondo titolo italiano nel 2023 e straordinario argento ai Mondiali di Atene quest’anno. Il record per l’Italia, a un passo dalla vittoria.

daniele ricci
 

Come ti sei avvicinato all’universo bar?

Frequentavo l’alberghiero e sono sempre stato appassionato di cibo di qualità, così come di bevande quali il vino e la birra. Un giorno ho saputo di un corso sul caffè, organizzato da una torrefazione locale che fa tutt’oggi formazione per gli studenti delle scuole alberghiere lombarde, ed è stata una folgorazione. Nessuno in famiglia aveva mai avuto legami col mondo del caffè, anche se mio zio lavora negli Stati Uniti, importando vino italiano. Inizialmente mi sono formato in questa torrefazione locale, chiamata Trismoka. Poi, visto l’interesse che cresceva, ho deciso di affrontare corsi individuali presso il Bugan Coffee Lab di Bergamo, dove poi ho lavorato due anni.

daniele ricci 2
 

Dove operi attualmente?

Mi trovo a Zurigo, dove mi sono trasferito nel dicembre 2020 dalla bellissima Amsterdam. Lavoro in una torrefazione specialty e sono responsabile del team, del controllo qualità e della formazione di baristi e appassionati di caffè. Svolgo consulenze anche in Italia e all’estero e ho diverse collaborazioni in corso.

Qual è la tua specialità?

Nel corso degli anni le competizioni mi hanno portato a spingere la mia curiosità e i miei studi sempre oltre. Ho cercato di portare un po’ di innovazione in ogni gara, partendo dall’esplorazione dei cinque sensi durante l’assaggio dell’espresso, con l’aiuto di cuffie e materiali specifici da toccare per valutare meglio il mouthfeel. Fino alla creazione di nuove tazze, con lo scopo di migliorare l’esperienza sensoriale. È successo quest’anno al Mondiale per l’espresso e nel 2018 per il milk beverage.

Daniele Ricci Matteo Pavoni Arianna Peli credits Luca Rinaldi
@Luca Rinaldi

Quello del barista viene oggi considerato da tanti giovani come un lavoro di sacrifici. Tu cosa rispondi?

Si tratta di un lavoro faticoso, soprattutto perché la gente non lo rispetta e spesso non capisce quello che c’è dietro a una semplice tazzina di espresso (o filtro). Io ho scelto di intraprendere questa strada perché mi dà l’opportunità di viaggiare molto, di studiare sempre cose nuove e mi spinge a stare al passo con i tempi, visto che è in continua evoluzione. Nel settore caffè spesso i turni possono essere dalle 8 alle 17, sia per alcuni coffee shop, che per gli orari da ufficio e il controllo qualità o tostatura, quindi personalmente non mi sembra difficile da conciliare col tempo libero.

Daniele Ricci coffeeandlucas myMediaStudio
@Coffeeandlucas

Progetti?

Dopo il Mondiale sto avendo molte richieste e mi fa davvero piacere, perché ripaga questi anni di sforzi e studi, in cui non tutti hanno creduto in me, con la scusa che ero troppo giovane. Nel breve termine sicuramente ci sono un po’ di viaggi ed eventi, poi continuerò a lavorare con le collaborazioni attuali e alcune nuove. Vorrei aiutare anche le persone che si approcciano alle gare, perché si scopre un mondo bellissimo e infinito, dove si lavora molto sui propri limiti.

Che qualità deve avere un barista per sfondare?

Umiltà, determinazione e ambizione. Il talento non basta senza queste tre caratteristiche: le relazioni con le persone sono molto importanti in un settore di nicchia come lo Specialty Coffee.

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